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Umberto Eco: funerali laici al Castello Sforzesco di Milano

Marco Valerio 8 anni fa
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Sarà Milano a ospitare l’ultimo saluto a Umberto Eco, il grande intellettuale, filosofo, semiologo e scrittore deceduto nella sua casa meneghina il 19 febbraio.

Un funerale laico che sarà celebrato al Castello Sforzesco di Milano, sua città adottiva. La cerimonia avrà luogo martedì 23 febbraio dalle ore 15 nel Cortile della Rocchetta. L’accesso del pubblico al Cortile è consentito a partire dalle ore 14.30 dall’ingresso di piazza d’Armi. Il termine del rito civile è previsto per le ore 16.

“Umberto Eco era un maestro, un genio del sapere innamorato di Milano, un uomo di infinita cultura con una grande passione sociale e politica” ha commentato il sindaco Giuliano Pisapia. “Conoscerlo è stato un grande privilegio per me, per tutti i suoi studenti, per le milioni di persone che hanno letto e amato i suoi libri in tutto il mondo, per chi ha avuto la fortuna di stargli vicino, di ascoltarlo quando parlava e affascinava tutti. A loro, a Renate, ai figli Stefano e Carlotta, a tutti i suoi amici, va la vicinanza e l’abbraccio mio e di tutta la città”.

Nato ad Alessandria nel 1932, Umberto Eco scelse da ragazzo di vivere e lavorare a Milano: “La nostra città è stata protagonista dei suoi saggi e dei suoi romanzi”, prosegue Pisapia, “è sempre stato interessato alla vita di Milano, alla sua vita culturale, alle sue istituzioni, ai tutti i suoi quartieri. Anche per questo Milano ricorderà Umberto Eco come merita uno straordinario intellettuale che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia del nostro Paese e di tutta la cultura contemporanea”.

Oltre alla presenza del primo cittadino milanese, prevista la presenza anche dei ministri dell’Istruzione Stefania Giannini e dei Beni Culturali Dario Franceschini, oltre che di molti personaggi del panorama culturale italiano. Tra gli altri, atteso anche Roberto Benigni.

“Nella grande tristezza per la sua scomparsa, affiora anche la gratitudine per Umberto Eco”, aggiunge l’assessore comunale alla cultura Filippo Del Corno, “il suo sapere altissimo, unito a un grande affetto per le cose di questo mondo, il suo sguardo lucidissimo ma al tempo stesso affettuoso verso gli altri, la sua partecipazione intellettuale ed emotiva alla vita dei suoi e dei nostri tempi, il suo contributo di pensiero nell’interpretazione della realtà in tutti i suoi aspetti, senza limiti e schemi, non ha solo allargato gli orizzonti della sua vita, ma anche ampliato le prospettive della nostra, consentendoci di accedere alla sua saggezza profonda e regalandoci una chiave preziosa per orientarci e guardare, sempre, un passo più in là”.

Nella giornata del 23 febbraio, i Musei della Rocchetta (Museo degli strumenti musicali e Museo delle arti decorative), la Biblioteca Trivilziana e l’Archivio storico civico sono chiusi al pubblico a partire dalle ore 12.

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