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Cinque spettacoli teatrali da vedere a Milano nel weekend 6-8 maggio

Marco Valerio 8 anni fa
Il giardino dei ciliegi - Foto: Luca Piva

Un’offerta sempre ricca e eterogenea, rivolta alle più disparate e diverse fasce di pubblico: Milano è la città del teatro, d’altra parte. Ma quali sono gli spettacoli da non perdere assolutamente, specie nel corso del fine settimana?

Come ogni lunedì Milano Weekend vi segnala cinque opere da vedere in cartellone nei principali stabili della nostra città. Nuovo appuntamento, dunque, con #lospiegoneteatri.

Ecco dunque nel dettaglio cosa vedere a Teatro a Milano nel weekend che va dal 2 all’8 maggio:

L’opera da tre soldi (Piccolo Teatro Strehler, 19 aprile-11 giugno)

Bertolt Brecht e Kurt Weill la crearono nel 1928 e in quello stesso anno la misero in scena a Berlino. Il primo ad allestirla in Italia, nel 1956, fu Giorgio Strehler, presente lo stesso Brecht che sarebbe morto sei mesi dopo. Parliamo de L’Opera da tre soldi, rappresentata in tutto il mondo e che al Piccolo Teatro viene allestita con la regia di Damiano Michieletto.

La storia dei Peachum, di Jenny delle Spelonche, di Macheath detto Mackie Messer e di tutta la varia umanità protagonista dell’Opera da tre soldi è tratta dalla Beggar’s Opera, L’opera del mendicante che l’inglese John Gay scrisse nel 1728. Fu Elisabeth Hauptmann, storica collaboratrice di Brecht, a tradurla dall’inglese al tedesco e a suggerirne allo scrittore la riscrittura in chiave contemporanea.

ORARI:

Martedì, giovedì e sabato ore 19.30; mercoledì e venerdì ore 20.30; domenica ore 16.

Giovedì 21 aprile ore 15 (riservata Touring Club); domenica 1 e lunedì 2 maggio RIPOSO; giovedì 2 giugno RIPOSO; lunedì 6 giugno ore 20.30

BIGLIETTI:

Platea: Intero € 40; Ridotto card Giovani/Anziani € 23

Balconata: Intero € 32; Ridotto card Giovani/Anziani € 20

La Fanciulla del West (Teatro alla Scala, 3-28 maggio)

Riccardo Chailly, direttore musicale scaligero, prosegue nel ciclo dedicato a Puccini inaugurato nel 2015 con Turandot nella prospettiva di presentare al Teatro alla Scala nuove produzioni di tutte le opere del compositore entro il 2022. L’intero progetto sarà registrato in audio e video proponendosi come punto di riferimento per l’interpretazione pucciniana nel nuovo secolo.

Fondamentale da questo punto di vista sarà il lavoro del Maestro Chailly sulle partiture originali alla luce degli studi pucciniani più recenti. Nel caso de La Fanciulla del West, che manca dal Teatro alla Scala dal 1995, questo significa rifarsi al manoscritto pucciniano eliminando le numerose modifiche apportate da Toscanini in occasione della prima al Metropolitan nel 1910.

Per questa produzione de La Fanciulla del West torna al Teatro alla Scala il regista Robert Carsen che ha regalato al pubblico scaligero una memorabile versione della Tetralogia del Reno di Richard Wagner.

Informazioni e disponibilità biglietti a questo indirizzo.

Il giardino dei ciliegi (Teatro Elfo Puccini, 3-22 maggio)

Versione aggiornata del capolavoro teatrale firmato da Anton Cechov.

Un’enorme tenuta che va alla malora, un frutteto che una volta all’anno si copre di fiori bianchi e diventa “giardino”, simbolo di rimpianti, speranze e sogni. A contemplare questo miracolo per l’ultima volta, riuniti nella grande casa dell’infanzia, i personaggi della commedia non possono che scorgere su di sé i segni del tempo che passa, l’approssimarsi di una resa dei conti col proprio destino.

Dodici attori, sotto l’attenta direzione di Ferdinando Bruni, mettono in gioco la coralità, la sensibilità e la maturità di un gruppo e delle sue singole personalità, nell’allestimento di una commedia rarefatta, buffa e disperata che ha per protagonista il tempo e il suo trascorrere nella vita degli individui e del mondo.

ORARI:

Martedì – sabato 20:30/ domenica 16

DURATA:

120′ + 15′ intervallo

PREZZI:

Intero € 30.50 / martedì posto unico € 20 / rid. <25 anni – >65 anni € 16 / rid. 6-10 anni € 11.50 / scuole € 12

Per strada (Teatro Franco Parenti, 4-15 maggio)

Lo spettacolo Per strada, torna a grande richiesta, dopo il debutto nazionale di gennaio 2016. Raphael Tobia Vogel, per questa sua prima regia teatrale, sceglie un testo inedito di Francesco Brandi, qui protagonista insieme a Francesco Sferrazza Papa, nei panni di Jack e Paul, due uomini che si ritrovano bloccati in una bufera di neve.

Entrambi non possono permettersi di fermarsi, perché hanno fretta e urgenza di camminare. E allora la strada, il cammino, le ore che passano inesorabili, trasformano questo scontro di solitudini casuali in un incontro che modificherà per sempre le loro vite.

Francesco Brandi classe 1982, si diploma in recitazione al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma sotto la direzione di Giancarlo Giannini. Negli anni successivi prosegue la carriera dividendosi tra cinema, televisione e teatro, lavorando tra gli altri con Nanni Moretti, Paolo Virzì e Pupi Avati. Nel 2014 il pubblico del Parenti lo ha scoperto e applaudito per la sua interpretazione di Tommaso Purgon ne Il Malato Immaginario.

ORARI:

Lunedì riposo; martedì 20; mercoledì, venerdì 19.15; giovedì 20.30; sabato 21; domenica 16

PREZZI:

Intero 25 €; under 26/over 60 14 €

Lisistrata (Teatro Carcano, 4-15 maggio)

Lisistrata è un colto e fantastico viaggio nella poetica di Aristofane, commediografo tra i maggiori del teatro classico. La particolarità della messa in scena sta nella contaminazione fra cabaret e burlesque, evidenziata nelle musiche, nelle atmosfere e nei costumi. Nella storia la guerra non fa da sfondo alla commedia, ma la penetra in tutta la sua drammaticità divenendone protagonista.

Lo spettacolo è un omaggio a tutti i caduti per la Patria, in tutte le guerre, che per la bandiera non hanno esitato a sacrificare in silenzio la propria esistenza nella speranza di un domani migliore.

Il filo conduttore è il personaggio di Lisistrata, che con lo stratagemma dello sciopero del sesso ricatta i guerrieri spartani ed ateniesi a trattare la pace per porre fine alla guerra del Peloponneso. Proprio la sua fermezza ed arguzia favoriscono il gioco comico ma anche polemico e riflessivo nella commedia. Lisistrata non è solo una donna che convince le altre a negarsi e negare le gioie dell’amore, ma è lei che si fa motore di un dolore universale: “Sciagurate siamo noi donne a portare il peso della guerra, partoriamo i nostri figli e li mandiamo a fare i soldati!”.

ORARI:

Martedì, mercoledì, giovedì, sabato 20.30; venerdì 19.30; domenica 16

PREZZI:

Balconata – Intero € 25; Platea – Intero € 34