AGGIORNAMENTO ORE 18.00
Fino al termine del servizio chiudono le linee M1, M2, M3 e M4 (tutti i treni ancora in viaggio dopo le 18 arrivano a destinazione), M5. I treni restano in servizio su tutta la linea.
Tram, bus e filobus: considerate maggiori attese alle fermate e tempi di viaggio più lunghi.
Sarà un San Valentino amaro per i pendolari di Milano. Venerdì 14 febbraio, infatti, i dipendenti di Atm che aderiscono allo sciopero indetto dal sindacato Al Cobas incroceranno le braccia per 24 ore. A rischio, dunque, i servizi metropolitani e quelli di superficie (filovie, bus e tram).
L’azienda non ha ancora confermato ufficialmente lo sciopero, ma generalmente i mezzi sono garantiti dall’apertura fino alle 8.45 e dalle 15 alle 18. Nei prossimi giorni, dunque, si avranno notizie più certe.
L’agitazione dei lavoratori ATM del 14 febbraio, dunque, fa il paio con un febbraio difficile per i pendolari lombardi dopo lo sciopero del personale Trenord di mercoledì 5 febbraio.
Motivazioni dello sciopero
Lo sciopero è stato proclamato “contro la liberalizzazione, privatizzazione e gare d’appalto dei servizi attualmente gestiti dal Gruppo ATM e per la “reinternalizzazione” dei servizi di TPL in appalto e/o sub-appalto; contro il progetto “Milano Next”, per la trasformazione di ATM S.p.A. in Azienda Speciale del Comune di Milano e il conseguente affidamento diretto in house dei servizi, nonché per la loro gratuità; riattivazione del distanziamento tra conducenti e utenti con inibizione della porta anteriore per la salita e la discesa dei passeggeri”.
E poi: “pulizia, igienizzazione e sanificazione delle vetture e degli ambienti; tutela della sicurezza dei lavoratori più esposti ad atti aggressivi, anche con sistemi di protezione passivi; fruizione ferie per il personale viaggiante, piani aziendali d’assunzione e trasformazione dei contratti a tempo parziale; aumento di € 150 netti per tutti i lavoratori, a recupero degli insufficienti aumenti dei contratti nazionali; ulteriori tematiche di carattere aziendale attinenti, tra l’altro a indennità ferie, turni particolari e vestiario”.