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Abbiamo visitato Scalo Milano: cosa troverete nella nuova cittadella dello shopping

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Scalo Milano

Qui dal 2004 sorgeva un’area industriale dismessa: quella dello storico stabilimento Saiwa nato nel 1969 e poi chiuso definitivamente dodici anni fa. Era un punto di riferimento, e oggi il territorio spera che lo possa diventare anche il nuovo Scalo Milano, sia come bacino di nuovi posti di lavoro che come luogo di attrazione. Siamo a Locate di Triulzi, a sud di Milano, e qui ha appena aperto il nuovo distretto dello shopping nato dalla collaborazione tra il gruppo Lonati e Promos. Siamo stati alla sua inaugurazione e possiamo raccontarvi qualcosa di più di questa nuova cittadella dello shopping alle porte di Milano.

Scalo Milano: i negozi e i brand

Centotrenta negozi: tanti ne ospiterà a regime Scalo Milano a compimento della sua prima fase. Oggi ce ne sono poco più di cento e sono distribuiti su vie e piazze che hanno voluto ricalcare lo spirito industriale del luogo: gli edifici sono ispirati alle forme di fabbrica di un tempo, ma i materiali sono quelli contemporanei, vetro e acciaio soprattutto. Quali sono i segni particolari su cui punterà per attrarre il pubblico? Tre anime riunite insieme (food, fashion, design), gli spazi dedicati all’arte contemporanea e la vicinanza ai mezzi pubblici (la stazione con il passante S13 è qui vicino).

Tra i marchi del design ci sono Alessi, Calligaris, Dada, Kartell, Cassina, Poltrona Frau. L’area dedicata alla moda è organizzata in quattro fili conduttori: lo sport (il primo monomarca in Italia di Converse, Adidas, Freddy tra gli altri). Il jeans & casual (Calvin Kline, Meltin’ Pot, Tommy Hilfiger tre tra i brand già aperti), contemporary & affordable luxury (che comprende a esempio il primo monomarca italiano di Karl Lagerfeld), accessori, gioielli e calzature (Fratelli Rossetti, Moleskine, Piquadro alcuni nomi).

Il Food Village ha il suo cuore in un’arena il cui design è stato realizzato con la stessa tecnologia del Decumano di Expo 2015. Troverete una quindicina di proposte tra caffè e ristoranti (compreso il Mc Donald’s ma anche marchi storici milanesi come Spontini), e arriverà anche Feltrinelli Red.

Scalo Milano: prossime aperture

Quanti brand troverete complessivamente a Scalo Milano? «Al momento abbiamo completato il design district, sono aperti una cinquantina di store moda e sono circa 28 i punti vendita del food», a fare il punto è Carlo Maffioli, presidente di Promos. Gli abbiamo chiesto cosa ci dobbiamo aspettare nel prossimo futuro da questo nuovo villaggio dello shopping: «Da qui a Natale contiamo di aprire altri 14 negozi. Entro tre o quattro mesi pensiamo di aver completato la prima fase con 130 punti vendita aperti. E poi probabilmente in primavera partirà la costruzione per la seconda fase». Perché non si tratta di un progetto finito: la licenza parla di 60mila metri quadri, e nel 2017 dovrebbero arrivare i primi 13mila dell’ampliamento.

L’obiettivo? Renderlo il cuore pulsante della zona a sud di Milano, farne un’estensione naturale della città. Ma, naturalmente, portare qui anche i turisti internazionali che sempre più numerosi scelgono di visitare Milano. La sfida è importante perché Scalo Milano non è propriamente un outlet – solo gli store di moda e accessori propongono, accanto alla linea a prezzo pieno, proposte a cartellino scontato – e dunque manca la leva del prezzo. Si gioca allora sull’arte: una piazza e altri spazi sono dedicati all’arte contemporanea, con installazioni che si alterneranno ogni 6 mesi, dalle performance alla fotografia, dalla street art alle esposizioni.

E per i turisti ci saranno anche servizi dedicati: «Stiamo collaborando con i tour operator esteri per inserire Scalo Milano nei pacchetti che proporranno ai viaggiatori – spiega ancora Maffioli -. E poi da dicembre avremo un pullman con il nostro marchio che servirà gli hotel di Milano convenzionati».

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