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Da Nastro Azzurro a The Fork, le iniziative a sostegno di bar e ristoranti

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Prosegue la fase 2, e mentre vengono annunciate le riaperture di musei e teatri, per ristoranti e bar il riavvio resta un’incognita, specialmente in Lombardia.
In molte regioni le aperture dei locali sono state fissate definitivamente al 18 maggio, ma per Piemonte e Lombardia si parla della prima settimana di giugno, almeno finché i contagi non cominceranno a scendere.

Per sostenere il mondo della ristorazione in questo momento, tantissime aziende hanno deciso di avviare iniziative e raccolte fondi per tutelare un settore che rischia di veder chiudere definitivamente circa 50 mila locali, con 350 mila posti di lavoro persi (dati Fipe).

Le startup italiane a fianco dei ristoratori

Le startup italiane legate al mondo della ristorazione si attivano per sostenere i ristoranti della zone più colpite dalla pandemia.
Soul-K, società legata al mondo del Food-Tech, ha lanciato Lombardia Re.Start, un piano che prevede investimenti fino a un milione di euro dedicato a bar, ristoranti e hotel, le realtà più colpite dalla quarantena. Il programma prevede anche un piano strategico e formativo, per ripartire con consapevolezza e pronti per affrontare la Fase 2.

Anche The Winesider, piattaforma nata per semplificare la compravendita di vino per i ristoranti, ha deciso di aiutare i ristoratori italiani attraverso pacchetti di consulenza dedicati.
Insieme ai servizi di digitalizzazione delle operazioni di rifornimento e monitoraggio della cantina, sono comprese la formazione del personale di sala e la riorganizzazione della cantina dei vini.

The Fork sostiene i ristoranti italiani con un voucher

La celebre app di prenotazioni online ha avviato un programma di prenotazione tramite voucher, spendibili nel ristorante scelto dopo la riapertura.
Il sistema, già attivo sulla piattaforma, permette di acquistare un voucher seguendo le istruzioni a schermo, o invitare il ristorante selezionato ad aderire all’offerta, nel caso non fosse ancora attiva.

Nastro Azzurro dona 500 mila euro per la ripartenza di bar e ristoranti

Il marchio di birra italiano ha raccolto tramite crowfounding 500.000 euro, devoluti alla Fipe per l’acquisto di kit di protezione individuale per il personale di bar e ristoranti.
A partire dal 14 maggio i locali potranno candidarsi per ricevere il kit, del valore di 2.000 euro.

La raccolta fondi, terminata domenica 10 maggio, ha avuto il sostegno di personalità del mondo dello spettacolo e della ristorazione, tra cui il pizzaiolo Gino Sorbillo.

La stessa azienda produttrice della birra ha devoluto 250.000 il 26 marzo.
I 250 kit saranno donati ad altrettanti ristoranti e bar di proprietà di giovani imprenditori con meno di 39 anni.

“50 World’s Best Restaurant” congela la classifica e apre le donazioni

L’organizzazione della prestigiosa classifica che premia i 50 ristoranti migliori del mondo ha deciso di non assegnare alcun premio quest’anno e di non svolgere alcun evento correlato.
Ha deciso invece di avviare “50 Best for Recovery”, un programma di aiuti finanziari verso il mondo della ristorazione, piegato dall’emergenza sanitaria.
I fondi saranno raccolti tra i partner commerciali dell’evento, indirizzandoli sia al sostegno vero e proprio sia alla ricerca di soluzioni per affrontare le nuove necessità dei ristoranti (“50 Best Recovery Hub”).
In parallelo è stato organizzato un summit virtuale, fissato nel mese di settembre, per discutere insieme del futuro della ristorazione e della gestione post Coronavirus.