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Palazzo Rocca Saporiti: dove architettura e teatro si uniscono

palazzo rocca saporiti

Siete mai stati a spasso per Corso Venezia? Certo tutti conoscono i meravigliosi Giardini Indro Montanelli e la bellissima Villa Reale di Milano, per non parlare del Quadrilatero del Silenzio coi suoi particolari abitanti rosa.

Ma avete mai passeggiato a naso in su ammirando i palazzi? Oggi vogliamo raccontarvi proprio di una di queste meraviglie architettoniche: Palazzo Rocca Saporiti.

La storia di Palazzo Rocca Saporiti

Il bellissimo e illustre palazzo Rocca Saporiti fu realizzato nel 1812 per un losco biscazziere, divenuto ricco grazie all’appalto dei tavoli da gioco che trovavano posto nel foyer della Scala: Gaetano Belloni. Dopo pochi anni, non essendo abituato a quel lusso, il Belloni vendette ai marchesi Rocca Saporiti di Genova.

Ma furono diverse le persone illustri che passarono dal palazzo nel corso negli anni. Tra questi anche Umberto I ospite dei coniugi Camilla e Marcello Rocca Saporiti durante un ballo, come testimonia la targa di marmo collocata all’interno del cortile.

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L’architettura di Palazzo Rocca Saporiti

L’edificio, come testimonia il Manzoni nei Promessi Sposi, sorge su un’area che un tempo era occupata da un convento di frati cappuccini. Fu solo nel 1812 che sorse il Palazzo quando lo scenografo Giovanni Perego lo realizzò col supporto dell’ingegnere Innocenzo Giusti. Nacque così una delle facciate più belle di Milano.

La facciata esterna deriva proprio dall’esperienza teatrale del Perego e da spunti presi dal vicino Palazzo Serbelloni. Si alternano alla vista una loggia con colonne ioniche, un fregio, realizzato da Pompeo Marchesi, che raffigura scene di storia milanese e sulla cima diverse statue di divinità opera del Marchesi e di Grazioso Rusca.

Superato il piccolo ingresso ci si trova davanti a un cortile d’onore porticato a pianta quadrata che porta a due cortili più piccoli e all’ampio giardino. All’interno invece, è ancora presente un grande Salone da Ballo con affreschi e stucchi.