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Niente può fermarci recensione: un’occasione sprecata per il film di Luigi Cecinelli

Valentina Fumo 11 anni fa

Nelle sale da domani, 13 giugno, Niente può fermarci racconta di un insolito viaggio di formazione on the road con protagonisti quattro ragazzi speciali: Mattia (Guglielmo Amendola), Leonardo (Federico Costantini), Augusto (Emanuele Propizio) e Guglielmo (Vincenzo Alfieri).

Mattia è narcolettico, mentre Augusto è internet dipendente; Leonardo è rupofobico, cioè ha paura dello sporco ed evita per questo ogni contatto umano, infine Guglielmo è affetto dalla sindrome di Tourette, che lo porta a soffrire di tic e a proferire all’improvviso insulti e parole imbarazzanti.

Incontratisi a Villa Angelika per curarsi, decidono di rubare la macchina del direttore e partire alla volta di Ibiza per dimostrare che possono superare i propri limiti a se stessi e ai propri genitori. Inseguiti da quest’ultimi, interpretati da Serena Autieri, Paolo Calabresi, Massimo Ghini e Gianmarco Tognazzi, durante il viaggio incontreranno una ragazza che fugge da una storia d’amore finita male, Regina (Maria Chiara Augenti).

Niente può fermarci sembra strizzare l’occhio a Una notte da leoni e al primo American Pie, dato che anche i protagonisti della commedia all’italiana di Luigi Cecinelli sono ancora tutti vergini e soffrono per questa condizione: il film si sforza di trattare gli interessanti temi della diversità, della voglia di autoaffermazione, del viaggio di formazione, del rapporto con i genitori, dei primi amori, ma purtroppo il risultato è deludente.

Il grande limite di Niente può fermarci, che partiva da una buona caratterizzazione dei protagonisti e del lato comico dei loro problemi di salute, è la trama prevedibile e piena di luoghi comuni: il viaggio parallelo dei genitori all’inseguimento dei figli non viene debitamente sottolineato, mentre avrebbe potuto fornire a nostro parere diversi spunti comici; decisamente poco edificante e poco funzionale alla narrazione è il modo in cui viene caratterizzato il personaggio di Regina.

Tra i personaggi femminili si distingue in positivo Linda, la sexy infermiera sadomaso interpretata da Lucia Ocone che conferma le sue doti comiche.

Globalmente non eccelso il livello della recitazione nel film.

Il nostro voto: 4

Una frase:

Ippolito: “Ma è narcolettico!”

Alceste: “Sì, ma quando è sveglio è micidiale!”

Per chi: Per gli irriducibili della commedia all’italiana senza ma e senza se.