Pubblicato in: News

Multe a Milano: salme, pecore e bucato, le contravvenzioni piĆ¹ strane dei milanesi

Oriana Davini 10 anni fa

Milano

Le multe a Milano a volte hanno motivazioni strane, quanto meno originali.

Non si tratta di essere o meno d’accordo col vigile urbano che sta infilando il fatidico foglietto rosa sotto il tergicristallo dell’auto, ma delle contravvenzioni piĆ¹ strambe prese dai Milanesi.

Repubblica oggi dedica un articolo proprio a questo argomento: il risultato ĆØ un elenco esilarante di multe piombate sui cittadini per le motivazioni piĆ¹ assurde.

Secondo quanto riportato dal quotidiano, girare con un cadavere in macchina potrebbe costarvi caro: oltre al cattivo gusto, infatti, il prontuario comunale 2013 in dotazione alla polizia locale riserva la multa piĆ¹ salata (3mila e 98 euro) proprio a chi porta in auto una salma priva dell’idoneitĆ  sanitaria.

I Milanesi dovrebbero fare attenzione anche a dove espongono il bucato: stendere mutande, calze e gli altri panni sui balconi o i davanzali delle facciate condominiali, quindi in un luogo esposto al pubblico, potrebbe far scattare una multa di 40 euro.

La stessa cifra riservata a chi espleta i propri bisogni ‘oper air’ anzichĆ© in un gabinetto!

Multe piĆ¹ salate, invece, per chi sceglie di far pascolare il gregge a Milano: portare le pecore a pranzo al Parco Sempione, per esempio, potrebbe costare 50 euro, esattamente ciĆ² che vi toccherebbe pagare se un vigile vi sorprendesse a lavare la macchina in pubblico.Ā 

Chi ha l’abitudine di girare in bicicletta deve prestare attenzione a non lasciarla sugli spazi erbosi (in tal caso, 15 euro e 49 centesimi di multa): se invece venite sorpresi sul marciapiede con oggetti troppo voluminosi, sporchi o che rischiano di imbrattare i passanti, un vigile particolarmente zelante potrebbe infliggervi 40 euro di multa.

Va da sĆ© anche la questione del decoro personale: mostrare ‘nuditĆ , piaghe o deformitĆ  ributtanti’, cosƬ come sdraiarsi alla pubblica vista, ĆØ vietato, esattamente come uscire da un gabinetto pubblico con gli abiti in disordine (40 euro di multa).