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Cinque mostre da vedere a Milano dal 15 al 21 dicembre

mostre milano dicembre 2016

Inizia uno dei periodi più turbolenti dell’anno ossia quei 10 giorni prima di Natale in cui si corre per chiudere tutti i lavori prima delle vacanze, si corre per scegliere i regali, si corre per decidere cosa preparare per il pranzo di Natale o per la viglia (per chi la festeggia). E ancora, se vivete al Sud, correte per chiudere tutto prima di poter prendere finalmente aereo/treno/macchina e andare a trovare la vostra famiglia per le feste.

E se invece, tra una corsa e l’altra, volete trovare il tempo di rilassarsi e magari assaporare la magia del Natale dedicandovi anche all’arte? Milano ha come sempre tanto da offrire.

E visto che avete poco tempo, a selezionarvi cosa vedere in questo weekend ci pensiamo noi con #lo spiegonemostre con 5 esposizioni tutte in città, “natalizie”, ma non solo. Perché, in fondo, non tutti amano questa festa e bisogna pensare anche a loro.

Mostre al Museo Diocesano

Per il Museo Diocesano la ricorrenza non è solo il Natale, quest’anno ne compie 15 e per festeggiare il compleanno come si deve, ha fatto arrivare direttamente dagli Uffizi di Firenze L’Adorazione dei Magi di Albrecht Dürer.  Fino 5 febbraio 2017 potrete ammirare il capolavoro che il pittore tedesco dipinse durante il suo secondo viaggio in Italia nel 1504, quando ebbe l’occasione di conoscere da vicino le meraviglie de l Rinascimento italiano. Le dimensioni dell’opera vi stupiranno fin da subito: l’opera è grande 199 x 113,5 cm, e pare fosse stata commissionata da un cliente facoltoso, ma non si sa quale fosse la sua posizione originaria: c’è chi ipotizza facesse parte di un grande polittico destinato alla Cappella Palatina di Wittmberg. Il tema è di quelli che più natalizi non si può:   la Madonna che mostra Gesù ai Re Magi, che forse è stata ispirata dall’Adorazione dei Magi di Leonardo da Vinci.

Con questa mostra, avrete anche l’occasione di vedere meglio la Basilica di Sant’Eustorgio, dove sono custodite le reliquie dei Re Magi (all’interno di un altro capolavoro, un reliquiario espressione dell’oreficeria lombarda di inizio secolo), che, secondo la leggenda, sono state donate dall’Imperatore di Costantinopoli al vescovo di Milano Eustorgio nel IV secolo, trafugate da Federico Barbarossa nel XII secolo e ritornate a Milano solo nel XX secolo grazie al Cardinal Ferrari. E se non lo sapete: proprio alla Basilica di Sant’Eustorgio arriva la processione dei Re Magi che parte dal Duomo il 6 gennaio.

L’Adorazione dei Magi di Albrecht Dürer
22 novembre 2016 – 5 febbraio 2017
Museo Diocesano
Per ulteriori informazioni: www.museodiocesano.it

Mostre a Palazzo Marino

Non solo la prestigiosa Madonna della Misericordia di Piero della Francesca, se di atmosfera natalizia non siete ancora sazi, se già avete visto il presepe degli artisti all’Albergo Diurno sotto Piazza Oberdan, vi tocca fare un salto in un’altra piazza, quella della Scala dove Palazzo Marino ospita il presepe monumentale del maestro Francesco Artese.

L’artista vanta un’esperienza trentennale come ideatore e realizzatore di presepi lucani, in cui trova rappresentazione l’ambiente dell’antica civiltà contadina della Basilicata, basata sul lavoro nei campi e sugli antichi mestieri, e il paesaggio dei Sassi di Matera, iscritta nel 1993 dall’Unesco tra i Patrimoni dell’Umanità.

L’immagine della Vergine che offre al mondo il figlio di Dio si ispira alla Madonna in Bronzo dell’artista Daphné du Barry, protesa sulle valli del Pollino dal santuario mariano di S. Severino Lucano. L’abbraccio dei personaggi al centro della scena incarna il perdono e la misericordia, che è stato anche il tema fondante del Giubileo del 2016 e che è anche al centro anche dell’opera di Piero della Francesca.

Il progetto vede per la prima volta la collaborazione e la promozione reciproca tra Milano, città di Expo 2015, e Matera, eletta a capitale della Cultura Europea per l’anno 2019. Un motivo in più, se magari venite da quelle zone, per vedere questo presepe in mostra gratis fino al 6 gennaio.

Orari: tutti i giorni dalle 9.30 alle 20.
giovedì ore 9.30-22.30.
Ultimo ingresso 30 minuti prima della chiusura.

Presepe Monumentale
5 dicembre 2016 – 6 gennaio 2017
Palazzo Marino
Per ulteriori informazioni: Comune di Milano

Mostre allo Spazioborgogno

E se invece siete stanchi di opere “natalizie” e vorreste immergervi nel mondo della fotografia contemporanea? Allora, fa per voi la mostra Chinascape: from Rural to Urban, che allo Spazioborgogno in Ripa di Porta Ticinese 113,  espone 40 opere di 16 fotografi cinesi, che raccontano attraverso le immagini le trasformazioni culturali, economiche, sociali e politiche della Cina contemporanea senza tralasciare i riferimenti al passato.

La mostra, ideata e realizzata dal CAEG, China Arts and Entertainement Group, con l’IGAV, Istituto Garuzzo per le Arti Visive di Torino, è aperta al pubblico fino a sabato 7 gennaio 2017.

Il curatore cinese, Wang Chunchen capo del Department of Curatorial Research alla Central Accademy of Fine Art Museum (CAFA) e critico ben noto per i suoi studi sugli aspetti dell’arte contemporanea cinese, in merito afferma: «Dalle opere esposte si può percepire il paesaggio di una Cina in evoluzione, che cambia e si trasforma, ma anche una Cina immaginaria, arricchita dalle capacità e dalle possibilità della fotografia come mezzo artistico. “China-scape” è il prodotto delle trasformazioni del tempo e dello spazio sulla scena contemporanea cinese; è la storia della Cina, come si presenta ai nostri occhi e come potrebbe diventare».

Questi gli artisti in mostra: Chen Weiqun, Fu Wenjun, He Chongyue, Huang Qingjun, Jia Youguang, Liu Bolin, Liu Ren, Ma Liang, Miao Xiaochun, Shao Zenong & Mu Chen, Wang Chuan, Wang Gongxin, Yan Yongliang, Yao Lu, Yang Yong, Zhang Dali. L’esposizione ha anche il patrocinio del  Ministero della Cultura della Repubblica Popolare Cinese; Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese in Italia.

Orari di apertura: da martedì a sabato 15:00 – 19:00. Lunedì e domenica chiusa.

Chinascape: from Rural to Urban
Spazioborgogno, Ripa di Porta Ticinese, 113
30 novembre 2016 – 7 gennaio 2017
Per ulteriori informazioni: spazioborgogno.com

Mostre a Palazzo Morando

E in questo periodo di “rinascita”, magari può interessarvi quella della nostra città, dopo i bombardamenti e il suo coraggio nel ricostruirsi e nel diventare, con pregi e difetti, la città che vediamo adesso. A testimoniare questo periodo delicato per la città c’è una mostra dal titolo Milano, storia di una rinascita che, attraverso 160 immagini, racconta il capoluogo meneghino dal 1943 al 1953, anni in cui il volto della città è davvero cambiato.

Foto d’epoca, documenti, reperti bellici, oggetti di design, cimeli: tutto serve a raccontare quel decennio fatto di sofferenza, lotta e inclusione. Una mostra in cui si alternano sentimenti di dispiacere e nostalgia per le opere che, distrutte dalla guerra, vennero cancellate per sempre, come il Palazzo Trivulzio, il Palazzo Visconti e quelle che videro la nascita proprio in questi anni come il quartiere QT8. Un salto nel passato che permette di capire meglio la Milano attuale e anche di conoscerla un poco di più.

Milano, storia di una rinascita. 1943-1953 dai bombardamenti alla ricostruzione
10 novembre 2016 – al 12 febbraio 2017
Palazzo Morando
Per ulteriori informazioni: www.costumemodaimmagine.mi.it

Mostre a Villa Necchi Campiglio

Last but not least, la nostra ultima segnalazione è per chi è appassionato di bella architettura ma anche di moda. Però non quella delle passerelle, ma una vera e propria Moda di Carta, così si intitola la mostra organizzata dal FAI a Villa Necchi Campiglio, una delle ville più belle nel quartiere di Porta Venezia. In questa splendida cornice progettata da Piero Portaluppi, sono di scena degli abiti degli anni ’30 che sono delle vere e proprie opere d’arte. Trenta abiti realizzati interamente in carta da Isabelle de Borchgrave, artista e scultrice di origine belga, che ha richiamato i modelli in voga tra fine ‘800 e la metà del secolo scorsotailleur di Dior, kimono giapponesi, vestiti da sera di Lanvin e vestiti da giorno di Chanel, solo per dirne alcuni. Ma anche tanti altri che hanno fatto la storia della moda: dalla fitta plissettatura dell’abito Delphos, disegnato da Mariano Fortuny ispirandosi alle tuniche delle sculture greche, al tailleur Bar, modello manifesto della collezione New Look del 1947 di Christian Dior.

E in più nel sottotetto c’è la riproduzione del laboratorio dove questi abiti hanno preso forma.

Moda di Carta
20 ottobre – 31 dicembre 2016
Villa Necchi Campiglio
Per ulteriori informazioni: www.visitfai.it/villanecchi

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