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Tra i robot, i paninari e il cubo di Rubik: gli Anni Ottanta invadono lo Spazio Wow

Anni Ottanta mostra Milano

 

Anni Ottanta mostra Milano

Cartoni animati e tormentoni, moda e fumetti, personaggi e giocattoli. Avviso ai nostalgici: sta per arrivare a Milano una mostra che, se avete in qualche modo vissuto gli anni 80 – da bambini, ragazzi o già adulti – promette di non lasciarvi indifferenti. Si chiama Ottanta Nostalgia e la dedica al decennio amato/odiato il Museo del Fumetto – Spazio Wow. Una non-mostra la definiscono in realtà, un omaggio ai mitici anni Ottanta, decennio che ha influenzato, con i suoi eccessi e le sue mode, i nuovi quarantenni e che sta vivendo in questo periodo un’autentica (ri)scoperta anche da parte delle nuove generazioni. Giochi, giornali, dischi, manifesti cinematografici, modellini, fumetti, giochi in scatola, memorabilia, videogames e tutto quello che rese, nel bene e nel male, indimenticabili quei dieci anni, si ritroveranno qui a raccontare, anche per chi l’ha visto e per chi non c’era, quel decennio pop, eccessivo per alcuni, superficiale per altri.

Sono stati gli anni del boom dei videogames e dei cartoni animati giapponesi, del trionfo delle tv private e delle hit parade, dei paninari e del cinema fantasy. Prima, molto prima dei social, degli smartphone e delle conversazioni virtuali. Ottanta nostalgia sarà visitabile dal 20 maggio all’1 ottobre (chiusa in agosto). Perché una non-mostra? Perché l’esposizione – con la locandina disegnata appositamente da Claudio Sciarrone, non intende proporre un autentico approfondimento storico-sociologico-culturale di uno dei decenni più controversi della seconda metà del Novecento, ma solo un viaggio divertente alla (ri)scoperta di passioni, icone e simboli. Per tutta la durata della mostra saranno organizzate visite guidate e incontri con proiezioni, musica, videogames e ospiti.

Grazie all’esposizione di autentici cimeli provenienti da collezioni private e dall’archivio della Fondazione Franco Fossati, sarà possibile passeggiare di anno in anno approfondendo gli aspetti più singolari del periodo 1980-1989. Tra un’icona e l’altra, tra un cubo di Rubik (con 100 milioni di pezzi venduti nel solo 1982) e un walkman (con tanto di musicassetta con penna bic utilizzata per riavvolgere il nastro senza consumare le batterie), grandi pannelli dedicati ad ogni anno propongono approfondimenti su fatti di cronaca (dalla tragedia di Vermicino all’attentato a Giovanni Paolo II, da Ustica a Bologna, dall’arresto di Tortora alla caduta del muro di Berlino, da Chernobyl alla morte di Enrico Berlinguer) e di costume (dal matrimonio di Lady Diana ai Mondiali dell’82), parlando anche di cinema e musica. Per ogni anno si possono ammirare testimonianze importanti tra giocattoli, console di videogames, pagine di giornali, dischi, manifesti e locandine cinematografiche originali, riviste, tavole originali di fumetti, giochi da tavolo, modellini, robot e tante altre sorprese.

Anni Ottanta, i cartoni animati

Molto spazio è dedicato alle serie animate con l’esposizione di rodovetri originali delle serie più amate provenienti dalla collezione di Simone Caradonna. Per mettere ordine in un universo vastissimo i cartoni sono rigorosamente suddivisi nelle canoniche categorie “senza famiglia”, da Candy Candy fino a Remì e Spank, “sportivi” (Jenny la tennista, Mimì, Mila e Shiro e due cuori nella pallavolo, Holly e Benji), “maghette” (Bia, Creamy, Lamù, Emi), fino ai robottoni (da Goldrake, il primo ad arrivare in Italia, a Mazinga, da Daltanious a Daitarn 3 e Gundam), senza dimenticare autentici protagonisti dei pomeriggi come Lady Oscar o i Puffi, con le immancabili sigle cantate dai Cavalieri del Re e Cristina D’Avena.

Anni Ottanta, la tv e i giocattoli

E proprio la Tv svolge un ruolo importantissimo: provenienti dalla collezione privata di Carlo Emanuele Lanzavecchia si possono ammirare i giochi da tavolo più popolari ispirati proprio ai programmi con maggior ascolto, da “Il pranzo è servito” (cult condotto da Corrado) a “Bis” (con Mike Bongiorno), ma anche vere e proprie chicche come il gioco e il flipper ispirato al programma “Help” condotto da Stefano Santospago e Fabrizia Carminati. Ai giochi da tavolo, vera e propria moda degli Ottanta, è dedicato molto spazio con l’esposizione di classici come Brivido, Indovina chi?, Forza 4, L’allegro chirurgo e Cluedo.

Gli Ottanta sono anche gli anni del grande boom dei videogiochi: grazie alla collaborazione di VideoGame Mermorabilia in mostra si potranno vedere le console più famose, dal Nintendo Nes all’alternativo Sega Master System. Sul fronte dei giocattoli anni ’80, chi era bambino in quegli anni ricorderà sicuramente i Masters of The Universe, i Transformers, i GI Joe, oltra alla Barbie, i Popples e i Mio Mini Pony. Per i bambini più creativi, desiderosi di costruire e inventare, c’erano invece i LEGO e i Playmobil, protagonisti di uno dei tanti “scontri” generazionali che hanno caratterizzato il decennio.

Il cinema sarà rappresentato da manifesti e locandine originali scelte seguendo le classifiche italiane e straniere di ogni anno: da Indiana Jones a ET passando per I Goonies, Ritorno al Futuro, Ghostbusters, ma anche i mitici film nostrani come quelli di Adriano Celentano e della coppia Benigni/Troisi.

Anni Ottanta, i fumetti

Al centro del decennio, e quindi della mostra, l’anno 1986 che per il fumetto si rivela fondamentale: negli Stati Uniti escono “Watchmen” e “Il ritorno del Cavaliere Oscuro”. Ma il 1986 è anche l’anno di Dylan Dog, che arriva in edicola rivoluzionando il fumetto italiano. Ma già nel 1982 aveva visto la luce Martin Mystère in casa Bonelli. C’è spazio anche per la satira: nel 1980 nasce Totem, mentre dall’86 all’88 l’Unità pubblica un inserto umoristico chiamato Tango, ideato da Sergio Staino, proprio negli stessi anni in cui Bobo arriva in tv nel Drive In.

Anni Ottanta, i paninari

Non può poi mancare un focus dedicato ai Paninari, autentico fenomeno di costume che travolse i ragazzi degli Ottanta imponendo vestiario e slang: in mostra si potrà ammirare un’accurata ricostruzione dell’abbigliamento tipico del vero “gallo” e numeri originali della rivista a fumetti Il paninaro, vera Bibbia del movimento che arrivò a vendere oltre un milione di copie. I nostalgici sono avvisati.

Riassumendo

Ottanta nostalgia – dal 20 maggio all’1 ottobre (chiusa in agosto) 2017
Wow Spazio Fumetto, viale Campania 12
Ingresso intero 5 euro, ridotto 3 euro

Per ulteriori informazioni: www.museowow.it

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