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Memoriale della Shoah: Paolo Rumiz inaugura la rassegna gratuita contro il pregiudizio

memoriale shoah milano

Presidiare la memoria contro l’indifferenza. E proprio indifferenza è la parola, scolpita a caratteri cubitali nel grigio, che dà il benvenuto ai visitatori del Memoriale della Shoah di Milano. Un luogo simbolico ma anche concreto – da qui dal 1943 partirono venti convogli diretti verso i campi di concentramento e sterminio nazisti, anche in Italia – che oltre a tenere in vita la memoria dell’Olocausto e di come fu vissuto proprio nella nostra città, vuole essere assolutamente d’attualità, perché, come hanno detto il presidente della Fondazione Memoriale della Shoah di Milano Roberto Jarach e il responsabile eventi e programmi Marco Vigevani: “E’ necessario approfondire i temi non solo legati alla Shoah, ma anche a tutti i rischi e i rigurgiti di intolleranza e pregiudizio a cui stiamo assistendo oggi, nonostante gli antidoti che forniamo anche ai giovani”.

Per questo da oggi il Memoriale della Shoah si aprirà ancora di più alla città e al pubblico, con una stagione di eventi e mostre. Una è in corso ed è quella tematica “1915-1918 Ebrei per l’Italia” (ve la raccontiamo anche nel nostro spiegone mostre); l’altra inizierà il 15 novembre e sarà di arte contemporanea “Ricordi futuri 4.0. Cosa c’è in fondo al binario”, tra gli artisti che contribuiranno alla mostra, Emilio Isgrò, Edoardo Schapira, Bruna Biamino, Vardi Kahana, Francesca Leone, Riccardo Codero, Orna Ben-Ami, Aldo Mondino e Alberto Burri. Ma intanto il 17 settembre, alla vigilia dell’80° anniversario delle leggi razziali in Italia, si dà il via a “Premesso che non sono razzista – come nasce il pregiudizio e come combatterlo”, il primo palinsesto di eventi del Memoriale dedicato ad indagare – per meglio comprendere – pregiudizi e razzismi del passato e del presente.

memoriale shoah milano

Il progetto vede coinvolti protagonisti d’eccezione di diversi ambiti culturali: voci del teatro, della letteratura, del diritto, della psicologia, dell’arte danno vita a riflessioni, proposte, idee, per riflettere, insieme al pubblico, sulle origini del pregiudizio, alla base di ogni razzismo, e sui rimedi per contrastarlo.

La lecture di Paolo Rumiz

Ad aprire la stagione lo scrittore Paolo Rumiz, che terrà la sera del 17 settembre, alle ore 21, la lecture “Memoria oltre il rito”, primo evento del palinsesto.

Lo scrittore e giornalista è da sempre in prima linea nell’impegno civile della memoria e dell’integrazione, “un impegno civile iniziato quando ho sentito per la prima volta scricchiolare l’Europa, a Sarajevo  – ha detto, nel corso della presentazione del progetto -. Di cosa parlerò stasera? Di come la memoria, interpretata in senso evocativo, possa fare breccia“. E di come per riuscirci possano servire alcuni “canali” di comunicazione simbolici ma anche molto concreti, “come quelli che troviamo qui al Memoriale: l’acustica, far risuonare i luoghi in un certo modo (e, aggiungiamo noi di MW, chiunque di voi visiterà il memoriale della Shoah di Milano capirà perché, nel silenzio rotto dai rimbombi dei treni sopra le proprie teste, ndr), il buio, perché la penombra è essenziale al raccoglimento, e la narrazione che evoca”.

Il programma

Tra gli appuntamenti della prima parte della stagione, che si estende da settembre a dicembre 2018, sono previsti poi incontri con lo psicanalista Massimo Recalcati (14 ottobre), il drammaturgo Stefano Massini (30 ottobre), lo storico Adriano Prosperi (18 novembre, all’interno della cornice di Bookcity), il magistrato Gherardo Colombo (25 novembre) e il giornalista Corrado Augias (10 dicembre). In concomitanza con Bookcity, inoltre, al Memoriale si terrà la presentazione di “M. ll figlio del secolo” (Bompiani), romanzo di Antonio Scurati incentrato sulla figura di Mussolini.

Accanto a conferenze, dibattiti e presentazione di libri, il palinsesto di “Premesso che non sono razzista” prevede anche spettacoli e mostre. In particolare, nelle serate del 30 settembre e del 1° ottobre, andrà in scena, in collaborazione con il Piccolo Teatro, la IV edizione dello spettacolo teatrale itinerante “I luoghi della Memoria”.

Tutti gli appuntamenti di “Premesso che non sono razzista” sono gratuiti e aperti al pubblico fino ad esaurimento posti; è consigliata la prenotazione.

A chiudere la prima parte della rassegna saranno le iniziative, in corso di definizione, previste per la Giornata della Memoria, che quest’anno, come avvenuto già nel 2014, vedrà la partecipazione di alcuni “Ciceroni d’eccezione”, volti noti che, per la giornata del 27 gennaio 2019, accompagneranno a sorpresa i visitatori all’interno degli spazi che, tra il 1943 e il 1944, furono teatro delle deportazioni.

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