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Lodi Film Festival 2015: il programma completo

Marco Valerio 9 anni fa

lodi-film-festival-2015Dal 2 all’8 ottobre torna il Lodi Film Festival 2015, evento cinematografico che proietta e ospita esclusivamente film e protagonisti del cinema italiano ed europeo del presente e del passato.

Giunto alla diciassettesima edizione, il Lodi Film Festival 2015 si pone l’obiettivo di leggere, attraverso la propria selezione, l’attualità cinematografica del vecchio continente, illuminata dopo molto tempo da una pur piccola ripresa del dibattito critico.

Per un’intera settimana il Lodi Film Festival 2015 animerà la Sala Carlo Rivolta del Teatro alle Vigne con 12 film e il Cinema Moderno altrettanti film: 24 lungometraggi divisi per le seguenti sezioni:

Nella sezione “Contemporanea – il cinema del presente” sono presenti film come Zanetti Story e Eva Braun, che illustrano il secondo Focus dedicato a distanza di qualche anno ad un cineasta indipendente come Simone Scafidi. Il film sul leggendario capitano dell’Inter è codiretto con Carlo A. Sigon; trittico d’eccezione è quello composto da L’odore della notte, secondo e penultimo film di Claudio Caligari con Marco Giallini e Valerio Mastrandrea e dal pluripremiato Anime Nere di Francesco Munzi e dal biopic Pasolini di Abel Ferrara.

Di Pier Paolo Pasolini, a quarant’anni dal barbaro assassinio, si vedranno Teorema e Porcile. La nostra quarantena di Peter Marcias e Io, Arlecchino della coppia Matteo Bini e Giorgio Pasotti, quest’ultimi esordienti dietro la macchina da presa, sembrano adoperare il cinema come registrazione di una realtà che spesso pare più inverosimile della stessa finzione.

Comincia poi un’esplorazione di divi d’importazione che in Italia hanno trovato per periodi brevi o lunghi un cinema costruito su di loro. Il primo di loro, che avrà un seguito il prossimo anno, è Ben Gazzara, l’attore prediletto di John Cassavetes con due film come La ragazza di Trieste di Pasquale Festa Campanile e Figlio mio infinitamente caro di Valentino Orsini con i giovanissimi Sergio Rubini e Valeria Golino.

Previsto un Focus dedicato al Cinema Francese che continua con la riproposta di un capolavoro degli anni 80 di Alain Resnais, La vita è un romanzo, e con Adieu au Langage di Jean-Luc Godard e che si sdoppia anche nello “sguardo sull’Italia” di maestri che hanno usato il cinema come grimaldello politico per comprendere dinamiche di paesi e popoli come Jean-Louis Comolli, lo Dziga Vertov Group e la coppia Straub- Huillet.

Infine, si segnala il secondo appuntamento con gli Jacopetti Files focalizzato sulla “diapsora” avvenuta dopo Mondo cane tra il 1966 e il 1969. Si vedrà con il director’s cut di Africa Addio, capolavoro di Jacopetti e Prosperi, l’edizione restaurata de L’occhio selvaggio di Paolo Cavara e i rari Mal d’Africa di Stanis Nievo e Africa segreta film del trio Angelo e Alfredo castigliani e Guido Guerrasio.

Ad ampliare lo sguardo sul continente nero si è chiamato a raccolta un dittico denominato Herzog in Africa, in cui il grande regista tedesco esplora da par suo territori e politica di quei contraddittori paesi.

Tra le riscoperte film anche recenti di Lamberto Lambertini, Fuoco su di me, che ha come protagonista l’indimenticabile Omar Sharif. L’epilogo è affidato il 14 ottobre a Janos Szaz con Il grande quaderno, tratto dai romanzi della scrittrice ungherese naturalizzata svizzera Ágota Kristóf.

Il programma completo del Lodi Film Festival 2015

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