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La Cineteca di Milano omaggia il grande Philippe Noiret

Marco Valerio 10 anni fa
Massimo Troisi e Philippe Noiret in una scena de Il Postino

Dal 4 al 27 luglio, presso il Museo Interattivo del Cinema – MIC di viale Fulvio Testi, la Fondazione Cineteca Italiana presenta Omaggio a Philippe Noiret, una rassegna di otto film con protagonista il carismatico attore francese scomparso nel 2006.

Nato a Lille nel 1930, Noiret fece il suo esordio sul grande schermo con una piccola parte in Gigi di Jacqueline Audry, e da quel momento interpreta circa centoquaranta pellicole, per una carriera lunga più di mezzo secolo. Noto per la sua mimica facciale da uomo pigro e disilluso, che ricorda vagamente il muso di un cane (animale che Noiret amava moltissimo), e caratterizzato da una corporatura ingombrante, l’attore francese fu particolarmente a suo agio nei ruoli di uomo qualunque di mezza età, lontanissimo com’era da ogni idealizzazione da eroe romantico.

Il primo appuntamento di Omaggio a Philippe Noiret è venerdì 4 luglio alle ore 17 con il controverso capolavoro di Marco Ferreri La grande abbuffata, dove l’attore francese interpreta, in compagnia di Marcello Mastroianni, Michel Piccoli e Ugo Tognazzi, uno dei quattro suicidi “edonisti” del film (prevista una replica venerdì 25 luglio, di nuovo alle 17).

Sempre per la regia di Ferreri viene poi proposto il surreale Non toccate la donna bianca (domenica 13 luglio alle 16), una rivisitazione sui generis della battaglia di Little Big Horn nella Parigi dell’epoca.

La rassegna continua con Il testimone (domenica 6 e domenica 27 luglio alle 16) di Jean-Pierre Mocky, atto d’accusa verso la pena di morte in cui Noiret si confronta con un grande del cinema italiano come Alberto Sordi. Con il cult Amici miei (domenica 6 alle 18), di Mario Monicelli, emerge invece tutta la verve comica dell’attore francese; mentre in Il deserto dei tartari (venerdì 11 alle 17) di Valerio Zurlini è un vecchio colonnello di un esercito austro-ungarico in declino.

L’andamento pigro e l’espressione disillusa sono sfruttate a meraviglia da Bertrand Tavernier in Colpo di spugna (domenica 13 e domenica 20 alle 18), dove l’attore francese fa emergere il suo lato più cupo. È invece estremamente commovente la prova di Noiret in Gli occhiali d’oro (domenica 20 alle 16 e domenica 27 alle 18) di Giuliano Montaldo, dove interpreta un vecchio medico omosessuale alle prese con i pregiudizi dei suoi concittadini.

Uno dei titolo più attesi di Omaggio a Philippe Noiret non mancherà: stiamo parlando de Il postino (venerdì 18 alle 17) di Michael Radford, una delle ultime e più apprezzate prove del grande interprete transalpino, in questo caso nei panni di un Pablo Neruda in esilio nel Sud Italia, affiancato da Massimo Troisi, di cui proprio quest’anno ricorre il ventennale della scomparsa.

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