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Isola-Garibaldi: aggiudicata la riqualificazione del Cavalcavia Bussa

Marco Valerio 10 anni fa
© Comune di Milano

Aggiudicato anche il progetto per la riqualificazione del Cavalcavia Bussa. Ad aggiudicarsi il concorso-pilota è un gruppo di architetti a capo dei quali è Eliana Saracino, classe 1980.

Al vincitore sarà riconosciuto un importo di 36mila euro a titolo di premio, il secondo e il terzo classificati riceveranno un rimborso spese pari a 3mila euro ciascuno. Agli altri 7 concorrenti verrà riconosciuto un rimborso spese pari a 1.500 euro.

Il cavalcavia Bussa, realizzato nel 1961, collega due quartieri: la zona più centrale di corso Como e il quartiere Isola, che collega via Quadrio e via D’Azeglio con via Pepe, via Borsieri e via De Castillia. Si estende su un’area di 8.400 metri quadri è lungo 240 metri e largo 35 metri.

Il costo massimo dell’intervento da realizzare è fissato nell’importo di 5,5 milioni di euro. Il costo massimo di realizzazione delle opere da progettare è pari a 3,5 milioni di euro.

Secondo la giuria, questo concorso presenta complessità nuove rispetto ad altri perché si tratta di riqualificare e rigenerare uno spazio ora adibito a parcheggio e transito, privo di identità e problematico dal punto di vista della sicurezza. Il progetto doveva raccogliere le esigenze esposte dai cittadini dell’Isola, reclamava un riscatto urbanistico e sociale, e richiedeva un profondo ripensamento in termini di accessibilità, fruizione e recupero. Via parcheggi e transito auto, il cavalcavia Bussa sarà una ‘piazza’ che risolverà diversi problemi sociali e sarà restituito alla cittadinanza per sostare, fermarsi, giocare.

Sono tre i concorsi assegnati dal Comune di Milano in pochi mesi, oltre 500 i concorrenti e tre i progetti acquisiti. Dello scorso settembre l’aggiudicazione per la progettazione del nuovo Centro civico che sorgerà sempre nel quartiere Isola-Garibaldi.

Il progetto primo classificato è il progetto Guardami che attribuisce un’identità e riconoscibilità forte al luogo, attualmente sospeso, senza confini e senza attrattiva, attraverso la realizzazione di un’‘architettura’ leggera, permeabile e comunicativa, evocativa della memoria industriale e coerente con la storia del contesto urbano.

Il progetto si preoccupa di portare nuove funzioni che si affacciano sia sul luogo che sul paesaggio urbano, a loro volta visibili, attraverso una struttura capace con la propria vitalità di generare e consolidare nuove relazioni. Esso propone, inoltre, una superficie disponibile per la definizione di usi diversi, da definirsi nel percorso partecipato, che coinvolge molteplici attori e portatori d’interessi.

Apprezzate le soluzioni per le due testate del cavalcavia, in particolare l’idea di creare una nuova piazza urbana in prossimità della scuola materna sulla testata sud. Nella testata nord è apprezzata l’idea di creare uno spazio pubblico, attualmente marginale, davanti alle abitazioni esistenti, che integra anche l’area attualmente a parcheggio.

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