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In viaggio per la Festa della donna: 5 storie di donne avventurose

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Credits: Los Angeles Daily News - Wikimedia Commons

Con un po’ di cinismo la Festa della donna può essere vista come un’operazione commerciale senza troppi scrupoli che potrebbe essere appaiata a San Valentino, ma ribaltando la prospettiva si può anche considerare come la festività sia anche un’occasione per celebrare e in qualche modo cercare di ripagare quella metà del genere umano che per varie ragioni ha avuto meno opportunità dell’altra.

Esistono poi molte figure storiche che con le loro gesta hanno smentito la supposta inferiorità femminile, donne protagoniste di grandi avventure al pari di nomi noti come Cristoforo Colombo o Amerigo Vespucci, ma purtroppo non altrettanto note.

Per celebrare degnamente la Festa della Donna, PiratinViaggio, grande community online di viaggi, propone una lista con cinque delle più grandi esploratrici e viaggiatrici della storia.

Cristina Trivulzio di Belgiojoso

Nata a Milano nel 1808, vissuta dunque nel pieno del Risorgimento italiano, Cristiana ebbe contatti con tutti i maggiori protagonisti delle insurrezioni dell’epoca. Nel 1849, stanca della situazione in cui versava l’Italia a causa dei moti risorgimentali, Cristina salpò con la figlia Maria su una nave diretta a Malta ed intraprese un viaggio che la portò dapprima in Grecia e poi in una valle poco lontana dall’odierna Ankara, Turchia. Qui, sola con la figlia Maria e con pochi altri esuli italiani, senza soldi e solo a credito, fondò un’azienda agricola. Sulla sua esperienza scrisse molti articoli, lettere e racconti. Non contenta del successo ottenuto, nel 1855 tornò a Milano,dove iniziò a costruire asili e scuole.

Jeanne Baré

Botanica e navigatrice nel 18esimo secolo, è considerata la prima donna ad aver circumnavigato la Terra. Per poter realizzare il proprio sogno Jeanne è però stata costretta a travestirsi da uomo. Quando il suo compagno Philibert de Commerson fu scelto dal governo francese come membro dell’equipaggio che avrebbe fatto il giro del mondo, i due decisero che avrebbero protetto l’identità di Jeanne usando abbigliamento maschile e un alter ego, Jean Baret. Il loro piano ebbe successo per oltre un anno, fino al momento in cui l’equipaggio arrivò in un’isola del Sud Pacifico e alcuni abitanti dell’isola scoprirono la verità. Nonostante l’inganno, quando Barré tornò in Francia, la marina nazionale decise di premiare l’impresa della donna con una pensione di duecento livre all’anno.

Amelia Earhart

Nata nel 1897 in Kansas e conosciuta come Lady Lindy, nel 1922, superò il record femminile di altitudine raggiunta in volo, toccando i 4,267 metri. Nel corso della sua vita Amelia raggiunse risultati ancora più notevoli, diventando la prima donna ad attraversare l’oceano Atlantico in volo nel 1928 e a farlo in solitaria quattro anni più tardi. La sua morte è avvolta nel mistero: mentre cercava di completare un volo intorno al mondo, Amelia scomparve con il suo aereo. Stando ad alcuni recenti studi il suo velivolo si sarebbe schiantato su un’isola deserta nel Pacifico meridionale, sulla quale l’aviatrice avrebbe vissuto il resto dei suoi giorni.

Annie Cohen Kopchovsky

Nel 1894, già madre di tre bambini, dichiarò di fronte ad una folla di oltre 500 tra amici, famigliari, suffragette e curiosi che avrebbe fatto il giro del mondo in sella alla sua bicicletta, nel contempo guadagnando 5000 dollari durante il tragitto. Non si trattava solo di una prova delle sue abilità atletiche e di orientamento, ma anche della sua capacità di sopravvivere in maniera indipendente. Raggiunse e superò l’importo di 5.000 dollari guadagnati durante il viaggio vendendo immagini che la ritraevano e vendendo spazi pubblicitari su se stessa e il suo mezzo di trasporto.

Lucy Bird

Nonostante le condizioni di salute precarie l’inglese Isabella Bird riuscì a viaggiare per tutto il mondo anche in età avanzata. Nel 1854, all’età di 23 anni, Isabella viaggiò attraverso gli Stati Uniti e scrisse il suo primo libro di successo, The Englishwoman in America. Successivamente scalò due vulcani alle Hawaii, fondò un ospedale in India e visitò le montagne del Tibet. Nel 1892 entrò nella storia in qualità di prima donna ammessa nella Royal Geographic Society. Prima di morire a 72 anni, Lucy Bird aveva visitato anche Malesia, Corea, Giappone, Cina e Marocco.

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