Pubblicato in: Cinema

Film in uscita giovedì 11 dicembre 2014: le novità del weekend

Marco Valerio 9 anni fa
il-ricco-il-povero-e-il-maggiordomo

il-ricco-il-povero-e-il-maggiordomoSono sei i nuovi film in uscita da oggi, giovedì 11 dicembre: un weekend caratterizzato da molte commedie, per la maggior parte di produzione italiana.

È il caso del film più interessante del lotto, ovvero il ritorno del trio comico milanese Aldo, Giovanni e Giacomo, registi e interpreti di Il ricco, il povero e il maggiordomo. Il film racconta la storia dell’incontro fortuito di un industriale e del suo autista con un venditore abusivo. Quest’ultimo porta scompiglio in villa, ma complice un tracollo finanziario, si rivela una risorsa quando il ricco perde il suo patrimonio. I tre si ritrovano a casa della madre del poveraccio e tra un problema di convivenza e l’altro, devono trovare un garante per poter ottenere un prestito da una banca e rimettere le cose al loro posto.

Commedia demenziale e nerissima è Storie pazzesche, film argentino di Damián Szifron prodotto da Pedro Almodovar che ha entusiasmato il pubblico al Festival di Cannes. Vulnerabili a una realtà disturbata e imprevedibile, i personaggi del film attraversano la frontiera che separa la civiltà dalla barbarie. Un tradimento romantico, il ritorno del passato, una tragedia o anche la violenza di un dettaglio di detonatori giornalieri spingono questi personaggi nella vertigine che fornisce la sensazione di perdere le staffe, al piacere innegabile di perdere il controllo.

Divertente e al contempo drammatico è il film Pride di Matthew Warchus con Imelda Staunton, Dominic West e Bill Nighy. Ispirato a un fatto reale, Pride è ambientato in piena era Thatcher, durante lo storico sciopero dei minatori inglesi del 1984. Il movimento gay decide di aderire alla protesta e di raccogliere fondi per gli scioperanti di un villaggio del Galles. I minatori, però, accolgono con diffidenza l’iniziativa, considerando il sostegno di lesbiche e gay inopportuno e imbarazzante. Ma l’incontro fra i due mondi, difficile per non dire esplosivo, si trasformerà in solidarietà e in un’amicizia esilarante e commovente.

Più sul canone del cinepanettone è, invece, Ma tu di che segno 6? di Neri Parenti. L’oroscopo, quarta parola più cliccata sui motori di ricerca, che effetto ha sulla vita degli italiani? Il Maresciallo Augusto Fioretti (Vincenzo Salemme), Toro, gelosissimo, ha una figlia (Denise Tantucci) del Sagittario piena di fidanzatini. Fioretti decide quindi di dare la caccia agli spasimanti della figlia insieme al carabiniere Quagliarullo (Angelo Pintus). Carlo Rabagliati (Massimo Boldi), Pesci fifone e ipocondriaco, pensando erroneamente di essere in fin di vita, si fa ricoverare e per lui inizia un tragicomico calvario tra siringoni, clisteroni e operazioni inutili. Monica (Mariana Rodriguez), Gemelli, è un oroscopo dipendente. Il suo vicino di casa, Andrea Tricarico (Amedeo), con l’aiuto di Piero Lo Muscio – Orion (Pio), falsifica l’oroscopo di Monica per portarsela a letto. L’avvocato De Marchis (Gigi Proietti), Bilancia, non crede nello zodiaco, e non crede alla sua assistente che lo informa dell’arrivo di un oroscopo negativo, anche se gli eventi sembrano dargli torto… Saturno Bolla (Ricky Memphis), Scorpione, pensa che le donne Ariete gli abbiano rovinato la vita, quindi fugge dalla bellissima Nina Rocchi (Vanessa Hessler) che lo concupisce. Ma quando si accorge che lei non è Ariete, è forse troppo tardi…

Nel fine settimana spazio anche al noir Neve di Stefano Incerti. Un uomo in viaggio a bordo di una station wagon verde. Alla ricerca di qualcosa, forse la refurtiva di una rapina dimenticata. Una donna dalla pelle scura, scaricata e poi inseguita da un piccolo gangster, cui forse ha sottratto qualcosa di grosso. Perché Donato decide di soccorrere Norah, e portarla con sé lungo un tratto del suo misterioso percorso? Perché Norah non si allontana da Donato e gli sta addosso fino alla fine, fino a scoprire per intero le ragioni della sua ricerca? L’incontro casuale di due vite “con le spalle al muro”. Sullo sfondo, una provincia italiana che si stenta a riconoscere. Un paesaggio senza luoghi, perennemente imbiancato dalla neve.

Chiude il quadro delle uscite settimanali il dramma La storia di Cino diretto da Carlo Alberto Pinelli. Piemonte, fine ‘800. Il piccolo Cino, nove anni, figlio di poveri montanari del cuneese viene affidato ad un losco carrettiere francese per essere condotto in Francia ed “affittato” per lavorare negli alpeggi estivi del Mercantour. Durante il viaggio, Cino stringe amicizia con Catlìn, una bambina della sua età che, lungo il percorso, si ammala di polmonite e viene abbandonata dal carrettiere. Cino, una volta in Francia è vittima dei maltrattamenti del suo padrone e ben presto scappa in una fuga disperata che tuttavia lo porta a ritrovare inaspettatamente la piccola Catlìn, con la quale decidono di attraversare a piedi le Alpi per ridiscendere in Piemonte e tornare a casa.