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Expo 2015: riapre al pubblico la Sala delle Asse con un Leonardo inedito

Marco Valerio 9 anni fa
Foto: Comune di Milano

Riapre al pubblico martedì 28 aprile, nel percorso del Museo d’Arte Antica al Castello Sforzesco, la leonardesca Sala delle Asse che si presenta come una delle principali attrazioni di Expo 2015.

La Sala delle Asse apparirà ai visitatori nella sua nuova veste multimediale per raccontare la sua storia, il ruolo di Leonardo da Vinci e il restauro in corso.

La Sala delle Asse, nella quale Leonardo lavorò durante il dominio degli Sforza, si trova nel percorso del Museo d’Arte Antica del Castello, e sarà visitabile tutti i giorni da martedì a sabato, dalle ore 9 alle 19,30 (giovedì fino alle ore 22,30). Non è necessaria la prenotazione. Biglietto d’ingresso ai Musei del Castello: intero 5 euro, ridotto 3,50 euro.

La riapertura della Sala delle Asse rientra nel ricco palinsesto di Expo in Città.

La sala è nota per il suo soffitto, decorato da Leonardo da Vinci con un motivo arboreo, ma i recenti lavori di restauro hanno portato alla scoperta di un paesaggio abbozzato al carboncino e alcuni disegni di motivi floreali che lasciano intuire la presenza di un progetto vinciano ben più complesso e articolato. Stando a questa recente scoperta, quindi, l’artista di casa a Milano avrebbe infatti curato la decorazione delle pareti dell’intera sala.

Un Leonardo inedito e ritrovato, dunque, che dà nuovo valore alla Sala delle Asse e porta inevitabilmente a una sua rilettura. Il disegno ritrovato richiama in modo evidente la tecnica del genio toscano, che ritroviamo nel “non finito” di molte sue opere, come l’Adorazione dei Magi degli Uffizi.

La Sala delle Asse è stata ritrovata nel 1898 sotto diversi strati di scialbo (imbiancatura) e solo durante i restauri del biennio 1954-55 è stato scoperto il cosiddetto Monocromo ovvero una decorazione che ritrae, sulla parete est della stanza, una radice che spacca una roccia. Con le nuove scoperte seguite ai recenti restauri il Monocromo viene quindi riconsiderato da opera a sé stante, come si è sempre pensato sin dagli anni Cinquanta, a disegno preparatorio del progetto di decorazione della Sala delle Asse, un abbozzo destinato ad essere ricoperto dal colore in un secondo momento.

La Sala fu scoperta da Luca Beltrami (architetto, storico dell’arte e conservatore del Castello) sulla scorta di due documenti dell’Archivio di Stato di Milano, che la “camera grande da le asse” nella quale “Magistro Leonardo” lavorava presso il Castello degli Sforza, era proprio quella al pianterreno della Torre nord-est, ribattezzata da allora Sala delle Asse proprio in virtù di quei fogli d’archivio.

La complessità degli interventi di restauro ha trasformato la Sala delle Asse in un grande cantiere, rendendola visibile solo attraverso un passaggio ridotto, ma in occasione di Expo 2015 i lavori di restauro saranno sospesi e la Sala delle Asse verrà resa nuovamente accessibile grazie a un parziale disallestimento dei ponteggi che consentirà la vista del Monocromo a distanza ravvicinata.

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