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Viaggio in Puglia: la Notte dei Cento Falò illumina Castellana Grotte

Puglia eventi Castellana Grotte

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Le feste più suggestive in Puglia sono quelle che nascono dalla devozione popolare e ci uniscono folclore e tradizione. Sono diffuse e seguite, tante quanti sono i borghi e le cittadine del Tacco d’Italia e i santi amati dalla popolazione. Ma tra le figure più celebrate in queste occasioni c’è sicuramente la Madonna. Proprio a lei è dedicata una delle prime feste che arrivano in Puglia nell’anno nuovo e ve la raccontiamo. Vi portiamo in provincia di Bari, vi portiamo a Castellana Grotte.

Gennaio è un mese importante per Castellana, la cittadina conosciuta per le sue grotte. Proprio loro furono scoperte sul finire di quel mese, nel 1938. Ma gennaio è un mese importante anche perché dal XVII secolo si ripete una festa di folclore e devozione che fa risplendere Castellana di luce. E’ quella delle fanove, ovvero la Notte dei Cento Falò, e l’appuntamento è per il prossimo 11 gennaio 2017.

Si fa festa per ricordare un miracolo, l’intercessione della Madonna della Vetrana che salvò Castellana dalla peste. Successe nel 1691. Non si sa bene come l’epidemia arrivò in queste campagne. Forse attraverso un carico infetto sbarcato a Monopoli. Ma la Madonna apparve in visione a due sacerdoti, garantendo la guarigione grazie all’olio della sua lampada votiva.

Da quel lontano ultimo scorcio del ‘600 il rito si ripete. Già verso la fine dell’anno precedente, tra le luminarie e gli addobbi del Natale, si possono notare i primi tocchi di legna che si cominciano ad accatastare, per esempio davanti al Santuario che custodisce la statua di Maria.

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Poi si ricomincia all’alba della domenica precedente l’11 gennaio. Nel 2017 l’appuntamento sarà quindi tra il 7 e l’8 del mese. Sulle note della Diana, una musica che sa di nenia suonata dalla banda, una processione si snoda per i frantoi del territorio: viene offerto l’olio che alimenterà la luce in onore della Madonna. Poi, la sera dell’11 gennaio, al termine della messa, comincia un’altra processione, per le vie della città: si accendono le fanove (è il termine dialettale per indicare queste grandi pire di legna) e le più grandi arderanno tutta la notte.

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E’ un’occasione per lasciarsi affascinare dal fuoco, passeggiando per le vie e i vicoli della città ad ammirare falò grandi e piccoli. E, naturalmente, lo spettacolo viene accompagnato da qualche specialità, come i taralli e le frittelle, spalmate di ricotta forte o di conserva di peperoni rossi. Un gusto che parla di cucina contadina e di tradizione.

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