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Mashable Social Media Day diventa Digital Innovation Days Italy. Il racconto della tre giorni di ottobre

digital innovation days italy 2019
Credit photo: Sara Soldano

È uno degli eventi che ogni anno attira gente da ogni parte d’Italia e che dedica al marketing, al mondo social media e dell’innovazione digitale ben 3 giorni. Parliamo del Mashable Social Media Day + Digital Innovation Days che dopo l’ultima edizione che si è tenuta nell’ottobre scorso allo IULM di Milano, arriva con una novità di quelle importanti e che non si possono non comunicare.

Si abbandona il brand “Mashable” e l’evento ideato e progettato da Eleonora Rocca diventa Digital Innovation Days Italy. E questo già a partire già dalla sesta edizione, prevista per l’ottobre prossimo (per sapere la data, scorrete fino in fondo l’articolo), ma che gli organizzatori stanno già predisponendo. Cambio di nome, ma non solo: nuovi social, nuovi handles e ovviamente nuovo logo.

Una scelta che è nata dall’evoluzione che l’evento ha preso nel corso degli ultimi 5 anni e che l’ha portato dal parlare di social media e dintorni a trattare i temi legati all’innovazione a 360 gradi ossia digital marketing, Digital Transformation, Open Innovation, social media marketing, imprenditoria e Trend Tecnologici del futuro.

“La prima novità in vista della sesta edizione è proprio il rebranding” ha dichiarato Eleonora Rocca founder, che vive a Londra, “siamo cresciuti e continuiamo a crescere tanto, il team che ho scelto è sempre più affiatato e professionale, le idee e i progetti da sviluppare sono moltissimi, ed è giusto a questo punto camminare da soli attraverso un percorso che ci identifica totalmente e che non ci lega a nessun altro, se non alla nostra community costruita e nutrita negli anni, alle nostre idee e alla nostra voglia di fare e dimostrare creatività e innovazione a 360 gradi in questo Paese, e perché no? Forse un giorno anche altrove”.

E le novità non riguardano solo l’edizione futura, ma anche quella che si è appena conclusa che è stata più ricca delle precedenti, a partire dalle tematiche che sono state affrontate nella 3 giorni di ottobre.

Blockchain, criptovalute, Influencer marketing, realtà virtuale, realtà aumentata e tanto altro, analizzando il tutto attraverso le testimonianze degli esperti del settore, sia nazionali che internazionali.

I numeri dell’edizione 2018

A testimoniare il coinvolgimento e la partecipazione del pubblico milanese e non solo, sono anche e soprattutto i numeri: oltre 1.400 i partecipanti divisi nelle tre sale, oltre 20.000 contatti presenti sui profili social ufficiali di #DIDAYSIT (questo il nome del nuovo hashtag), oltre 30mila tra tweet, post su Instagram, Facebook, notizie online durante la 3 giorni, con un sentiment molto positivo, questo stando ai dati di Talkwalker, in collaborazione con Inside Marketing, Social Media Days + Innovation Days.

I protagonisti dell’edizione 2018

Tra i vari protagonisti: Matteo Arpe di Tinaba ha presentato le rivoluzioni in atto nel campo del fintech, Marco Marranini di Open Influence ha trattato dell’intelligenza artificiale applicata all’influencer marketing; Andrea Leverano di DriveNow Italy ha spiegato il futuro della connessione tra l’uso degli strumenti di social media marketing e i servizi Mobility as a Service; Andrea Barchiesi di Reputation Science ha trattato la “data fusion”, ossia come la scienza venga integrata per determinare la reputazione; Guido Di Fraia direttore scientifico del master in Social Media Marketing della IULM ha tenuto uno speech su come si possono sviluppare le competenze umane per aumentare l’intelligenza artificiale; Slade Sundar ha proposto una interessante analisi sulla Silicon Valley.

E ancora: Silicon Forest e Europa mettendo a confronto i vari ecosistemi imprenditoriali; Eleonora Chioda caporedattore di Millionaire ha coordinato un panel tra esperti sul tema Blockchain, Bitcoin, ICO e criptovalute. Oltre a questo, momenti anche più “leggeri” con la presenza di Filippa Lagerback che ha raccontato della sua grande passione per la Green mobility e come attraverso i suoi profili social promuovendo sempre più città a misura di persona; Tess Masazza tra le youtuber più seguite che ha svelato il grande lavoro che c’è dietro le quinte per realizzare video da milioni divisualizzazioni; Paolo Liguori direttore di Tgcom24 che portato sul palco la sua personale esperienza quotidiana nel confrontarsi con l’evoluzione continua che sta subendo il settore della comunicazione influenzato dai nuovi canali di diffusione di massa, piattaforme Social ovviamente in primis.

Tecnogiornalismo e mobile journalism

E proprio a proposito di giornalismo e delle sue evoluzioni, l’edizione 2018 gli ha dedicato particolare spazio con due interventi tra tutti: quello di Alessandro Allocca, giornalista anche lui di base a Londra, e Francesca Ferrara, giornalista e newsmaker di rete.

Il primo ha parlato di tecnogiornalismo, la seconda di “Lo smartphone: una pocket multimedia consolle per accedere ai nuovi strumenti del comunicatore digitale”.

Cosa si intende per tecnogiornalismo e in che modo è differenti dagli altri tipi di giornalismo? “Ho portato la mia esperienza di giornalista corrispondente di Repubblica.it”, ci ha spiegato a fine evento, “da svariati anni produco servizi videogiornalistici su tematiche più differenti, anche se gli argomenti principali rimangono la Brexit e la prevenzione agli attacchi terroristici. Oltre all’analisi del contenuto, che deve essere sempre al primo posto nell’attività giornalistica, cio che faccio è quello di sperimentare nuove tecniche di ripresa e montaggio, per poter affiancare un modo nuovo e più coinvolgente di proporlo.

Si parte dai più tradizionali Facebook live realizzati con la tecnica delle riprese a 360 gradi per far avere un ruolo più attivo nella fruizione della notizia all’utente finale; realtà virtuale per rendere più immersiva la fruizione della news sempre da parte dell’utente, passando all’utilizzo di sistemi di intelligenza artificiale per analizzare l’argomento da trattare evitando più possibile rischi di fake news.

Ogni news pubblicata poi “subisce” un processo di monitoraggio continuo per analizzare il grado di interesse e di attenzione, per correggere il tiro nelle successive produzioni, con l’obiettivo di fare in modo che dalla pubblicazione del post sui profili social fino alla pubblicazione sulla piattaforma sorgente l’utente possa sempre essere coinvolto e interessato all’argomento proposto”.

Francesca Ferrara invece ha puntato l’obiettivo sul giornalismo e sulla comunicazione digitale in mobilità.

“Parlare oggi di mobile smart working è importante perché lo smartphone, essendo divenuto un computer tascabile, ci permette di lavorare in mobilità. Ci sono vari applicativi per ogni esigenza e, per fortuna, esistono app anche dedicate al mobile journalism e alla mobile communication. Esssere stata sul palco del Social Media Day Italy + Digital Innovation Days è stata una grande occasione, per iniziare a fare qualche riflessione su come l’avvento di internet e della tecnologia abbia cambiato il workflow di produzione giornalistica e di creazione di contenuti per il content marketing e la comunicazione”,  afferma Francesca Ferrara.

“Oggi, con lo smartphone, si fanno anche i film ed esistono festival dedicati alle produzioni audiovisive realizzate solo con smartphone, tablet e droni sia per il formato orizzontale che per il formato verticale che social network come Instagram ha imposto con la sua IGTV. Quando si lavora con lo smartphone soprattutto in ambito audiovisivo, è importante traslare la tecnica che useremmo con una reflex o videocamera su questo strumento molto più compatto e versatile, sapendo che potremo ottenere un buon risultato usando alcuni accorgimenti tra app ed accessori, anche perché oggi i giornalismi come quello Aerial, Immersive, Augmented con l’impiego di droni, visori e occhiali Spectacles che interagiscono con l’app Snapchat. Si tratta di un vero e proprio storytelling multilivello, una narrazione immersiva e tridimensionale tra applicativi e piattaforme e sempre più condita anche con intelligenza artificiale tra software e device”.

Digital Innovation Days Italy: la nuova data e il crowdfunding

Quando all’edizione 2019, il rebranding è solo un primo step: tra le novità c’è anche un crowdfunding lanciato a ottobre e che darà linfa al finanziamento dei progetti ideati per sviluppare e fare ancora più innovazione in Italia. Si chiama #IStandForInnovation – Sostieni l’innovazione digitale e tutti possono aderire.

Quanto all’appuntamento per il prossimo anno, sarà dal 17 al 19 ottobre 2019.

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