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Il futuro di Declan Rice e gli inevitabili trasferimenti

News Partner 3 anni fa
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Il West Ham United è uno dei club più antichi e illustri della storia del calcio. Non sorprende, pertanto, che abbia una lista di trofei tale da non aver nulla da invidiare a qualsiasi altra istituzione calcistica del mondo.

Nel corso degli anni, moltissimi calciatori eccellenti hanno indossato la maglia degli Hammers. Tanto per fare alcuni nomi: i tre campioni del mondo Bobby Moore, Geoff Hurst e Martin Peters; poi Billy Bonds, Trevor Brooking e Alan Devonshire; fino ad avvicinarci ai giorni nostri, con giocatori del calibro di Paolo Di Canio, Julian Dicks e Joe Cole.
Quanto ai membri attuali del club, l’unico che presenta tutte le carte in regola per arrivare ai livelli dei campioni appena menzionati è Declan Rice (eccetto Mark Noble, che ha già un posto assicurato fra i grandi).

Un futuro molto promettente

Membro della rinomata West Ham Academy sin dall’età di 14 anni, il talento di Decal Rice si è fatto notare non solo nella squadra, ma in tutta la Premier League.

Rice è perfettamente a proprio agio nel ruolo di difensore centrale, ma è come centrocampista che dà il meglio di sé: la sua abilità con i passaggi è eccellente, così come è ottimo il suo senso della posizione e forte il suo attacco. Questo giocatore inglese di livello internazionale ha un grande talento e lo ha dimostrato più e più volte in azione.

Oltre alle sue evidenti doti in campo, Rice è esattamente quel tipo di giocatore e di persona attorno al quale si desidera costruire una squadra: è bravo, si impegna, si tiene lontano dalle polemiche.

Le uniche volte in cui lo abbiamo visto coinvolto in notizie negative sul suo conto, infatti (e comunque non riguardavano il mondo del calcio), sono state quelle in cui Rice è diventato bersaglio di critiche da parte degli attivisti anti-gioco d’azzardo.

Ci riferiamo in primo luogo allo spot di Betway, poi vietato, dove Rice figurava come testimonial, infrangendo in questo modo le regole che vietano di comparire in questo tipo di pubblicità prima dell’età di 25 anni. Sicuramente si è trattato di un vero e proprio passo falso per l’azienda (che comunque, a detta degli esperti, ha un’ottima reputazione), mentre non ha molto senso attribuire grandi colpe al calciatore.

L’inevitabilità della partenza

Nonostante la giovane età (21 anni), Rice ha sia il talento che il carattere per affermarsi come uno dei giocatori migliori della sua generazione. In teoria, qualsiasi tifoso degli Hammers non può che esserne entusiasta.

In realtà, però, le doti di questo giocatore comportano anche che, prima o poi, il West Ham riceverà un’offerta più che allettante da parte di un club più facoltoso e, quindi, che Rice sarà fuori dalla squadra.

Stando alle voci che circolano, è il Chelsea a volersi portare Rice allo Stamford Bridge. Probabilmente tutto dipende dalla situazione con Frank Lampard (ques’ultimo, ricordiamolo, altro “prodotto” ben riuscito della Hammers Academy), ormai ex tecnico della squadra: è proprio di queste ore, infatti, la conferma del suo esonero.

Ad ogni modo, che si tratti del Chelsea o di un’altra squadra, il semplice fatto che il futuro di Rice sarà probabilmente via dal West Ham è un triste segno dei tempi nel calcio di oggi.

Il West Ham deve spendere in modo oculato

Alla vetta di un’ipotetica piramide calcistica stanno pochissimi club: quelli capaci di superare finanziariamente tutti gli altri e costruire squadre piene di giocatori eccellenti, in modo da poter regolarmente essere in grado di ambire ai trofei più prestigiosi. In questo contesto, è inevitabile che i giocatori più talentuosi siano soggetti a trasferimenti.

Qualunque sarà la sua squadra di arrivo, sicuramente Rice assisterà a un vertiginoso aumento di stipendio e, inoltre, opererà in un ambiente con prospettive decisamente più ambiziose: tutti i migliori giocatori ambiscono a conseguire titoli e a vincere la Champions League; per quanto Rice possa desiderare di raggiungere questi traguardi con il West Ham, diventando una leggenda di questo club, è più probabile che tutto ciò si verifichi altrove.

Quando i tempi saranno maturi per un trasferimento di Rice, il West Ham dovrà fare in modo di non sperperare il denaro ricevuto, a differenza di quanto fatto finora: gli ultimi risultati della squadra sono stati catastrofici e, negli ultimi anni, sono stati commessi troppi errori con gli ingaggi (dal 2010 a oggi, infatti, il club ha ingaggiato 38 attaccanti, che hanno totalizzato appena 203 gol in 957 partite).

Perdere Rice sarà già un duro colpo e non rafforzare la squadra in seguito a quest’evento non farebbe che peggiorare la situazione.