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I cimiteri monumentali sono luoghi in cui religiosità e arte si uniscono in un insieme affascinate e di grande respiro. Tra sepolture celebri, statue funerarie e cappelle di pregio, contemplare uno spazio del genere è certamente una preziosa esperienza culturale.
L’Italia è costellata di cimiteri monumentali e, senza ombra di smentita, quello di Milano è tra i più noti della penisola. A poche ore dalla città meneghina vi sono altri posti simili, cimiteri da visitare per un tuffo nel passato e un percorso tra monumenti dal grande fascino.
I cimiteri di Staglieno, Torino e Verona sono sicuramente tra i più belli del Paese. Di seguito una piccola ed essenziale guida sulla storia di questi posti, vere e proprie gemme artistiche e architettoniche.
Cimitero monumentale di Staglieno
Il cimitero monumentale di Staglieno a Genova è uno dei più imponenti d’Italia e d’Europa. Basti pensare che Ernest Hemingway, di passaggio a Genova, la definì “una delle meraviglie del mondo“. Situato nella Val Bisagno, deve il suo nome all’omonimo quartiere genovese.
Vi sono sepolti personaggi illustri genovesi e liguri in generale. Giuseppe Mazzini, Nino Bixio, Michele Novaro, Gilberto Govi, Fabrizio De André, Constance Lloyd (moglie di Oscar Wilde), Fernanda Pivano e altri hanno trovato sepoltura a Staglieno.
Il progetto del cimitero di Staglieno risale al 1835. I cimiteri all’interno delle mura delle città e nelle chiese erano vietati dall’editto napoleonico di Saint-Cloud del 1804. Fu così che l’architetto Carlo Barabino progettò l’imponente, nuovo cimitero della città di Genova. Purtroppo, l’epidemia di colerà che colpì Genova lo uccise proprio nel 1835 e il progetto passò nelle mani di Giovanni Battista Resasco, suo allievo.
I lavori cominciarono nel 1844 e terminarono sei anni dopo, con la solenne inaugurazione il 2 gennaio 1851, giorno in cui furono sepolte le prime quattro persone.
Il cimitero monumentale di Staglieno è uno scrigno di vera bellezza: centinaia di statue funerarie di rara bellezza, molte delle quali realizzate da scultori genovesi come Santo Varni, Michele Sansebastiano e Lorenzo Orengo.
Da segnalare, tra le meravigliose statue che ornano Staglieno, l‘Angelo di Giulio Monteverde. Una statua di straordinario fascino che decora la tomba della famiglia Orneto, al porticato superiore di ponente.
Per maggiori informazioni su orari di apertura e mappa interattiva del cimitero è possibile visitare il sito ufficiale.
Cimitero monumentale di Torino
Il cimitero monumentale di Torino è situato a nord est del centro storico cittadino, a ridosso del parco Colletta, vicino alla Dora Riparia.
Il grandioso cimitero torinese è stato costruito tra il 1827 e il 1829 su impulso del marchese Carlo Tancredi Falletti di Barolo, che donò l’ingente somma di 300.000 lire sabaude per acquistare il terreno e costruire il primo lotto di tombe.
All’interno del complesso del monumentale torinese vi è un tempio crematorio, il secondo mai realizzato in Italia (1882) dopo quello del monumentale di Milano (1876).
Tra i monumenti più celebri presenti all’interno del cimitero monumentale il grandioso Mausoleo Tamagno, dedicato al celebre tenore, la tomba dell’attrice e soubrette Isa Bluette e la tomba del Grande Torino.
Per maggiori informazioni sugli orari e sulle sepolture si può visitare il sito ufficiale.
Cimitero monumentale di Verona
Il cimitero monumentale di Verona è stato realizzato nel 1828 su progetto dell’architetto Giuseppe Barbieri.
Come per gli altri cimiteri monumentali, anche quello di Verona fu reso necessario dall’editto Saint Cloud. Durante la costruzione del grandioso cimitero, i defunti erano sistemati nei cimiteri della chiesa di San Bernardino e della Santissima Trinità in Monte Oliveto.
L’ingresso principale del cimitero monumentale di Verona è contraddistinto da un grandioso viale alberato, perfettamente centrato al ponte Aleardi. Alla fine del viale, il pantheon in stile neoclassico fa da ingresso al vasto cimitero.
Tra i personaggi illustri sepolti sono da ricordare Emilio Salgari, Umberto Boccioni, Ippolito Pindemonte, Berto Barbarani e Carlo Montanari.
Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito ufficiale.