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Cattivi Vicini 2, recensione in anteprima e trailer italiano

Cattivi Vicini 2 recensione

Cattivi Vicini 2 recensione

Quando guardi un sequel, lo sai, è sempre un terno al lotto, specie se è di una commedia che due anni prima aveva avuto particolare successo. Può capitare che sia meglio del primo e non lo faccia assolutamente rimpiangere o che viva continuamente di paragoni con il primo e ne esca perdente. Nel caso di Cattivi Vicini 2, se ti eri avvicinato con un animo piuttosto scettico, sei pronto a ricrederti. Nel complesso è un film godibile che fa ‘scoppiare’ delle risate e che sotto sotto, ma neanche così sotto, ha anche un suo significato sociale. Ma procediamo per ordine.

La versione 2 del film che negli USA incassò 155 milioni di dollari vede ancora protagonisti Zac Efron e Seth Rogen (The Night Before) che si uniscono a Chloe Grace Moretz per un film che inizia con appunto Mac (Rogen) e la moglie Kelly Radner (Rose Birne) in attesa di un secondo bambino. Una coppia singolare che avevamo già visto nel primo film e che in questo sta cercando di vendere la loro casa per trasferirsi finalmente in periferia. Solo che la coppia che la comprerà, che va a vedere la casa e trova la figlia dei due con in mano un vibratore (e non sarà l’unica volta in cui lo vedremo) ha firmato una clausola per cui concluderà l’acquisto solo dopo avere monitorato la situazione della casa e del vicinato per un mese.

E sarebbe tutto tranquillo se non si trasferisse accanto ai due una “sorellanza”, versione femminile di confraternita che guidata appunto da Shelby (Moretz). Shelby e le sue due amiche infatti scoprono, una volta arrivate all’università, che alle donne non è consentito organizzare feste, ma possono andare solo a quelle organizzate dagli uomini che hanno un obiettivo neanche tanto nascosto: portarsi a letto tutte le partecipanti che vengono selezionate già all’ingresso.

Shelby e le sue amiche, per altro appassionate di canne e con una idea di festa molto diversa, decidono così di fondare la loro sorellanza e di darle sede proprio nella casa accanto a Mac e Kelly. Ed è qui che incontrano Teddy (Efron) che le aiuterà nella fondazione della sorellanza, Kappa Nu, e a rendere la vita dei due vicini sempre più difficile con feste a ogni giorno e ora della notte e tanto altro, in un susseguirsi di dispetti, sia da parte dei più giovani che della coppia che ha come obiettivo quello di mandare via le ragazze il prima possibile.

Il personaggio di Teddy non è così statico come può sembrare: da acerrimo nemico dei Cattivi vicini e in preda a una crisi d’identità crescente, finirà con il cambiare prospettiva e passare dalla parte del nemico. Ma in fondo, con quegli addominali, gli si può perdonare (quasi) tutto.

Al di là di Efron, quello che emerge nel film è – come dicevamo – una cultura, quella universitaria, in cui la donna, nonostante studi, non ha gli stessi diritti dell’uomo. Come racconta lo stesso Rogen (il cattivo vicino padre) “durante lo sviluppo del progetto abbiamo scoperto che in realtà le confraternite femminili non hanno il permesso di fare delle feste. Così abbiamo controllato, abbiamo scoperto che era vero e la cosa ci ha fornito l’idea di base per la trama del film”.

Film a tratti divertente, e con le donne tutto sommato protagoniste del loro riscatto sociale (sebbene all’interno del mondo universitario americano), Cattivi Vicini 2, diretto da Nicholas Stoller, riesce quasi ad avere lo stesso tono del primo. Sebbene forse più che adatto al grande schermo, è da apprezzare di più a casa in compagnia di amici riuniti per vedere un film non troppo impegnato.

Voto per noi: 6+