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Asfalto: Milano in versi, negli occhi di un siciliano sulle orme di Quasimodo

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Asfalto-Mello-libro-MilanoPuò la metropoli moderna, fatta di palazzi, ritmi frenetici, scorci a volte grigi e, ovviamente, cemento, ispirare versi di poesia? Sì, lo ha fatto con Valerio Mello, giovane poeta che a Milano ha dedicato un libro e, non a caso, lo ha chiamato Asfalto: è una Milano a tocchi di versi quella di cui vi parlo oggi. Il libro, pubblicato da “La Vita Felice”, sarà presentato venerdì 26 settembre nella Sala del Grechetto di Palazzo Sormani, alle 18.30.

L’autore, Valerio Mello, è nato in Sicilia ed è difficile immaginare un paesaggio (anche sentimentale!) più diverso di quello isolano rispetto alle atmosfere e ai colori milanesi. Eppure sono proprio questi ultimi i protagonisti dei versi di “Asfalto”: dal Castello Sforzesco ai cantieri (magari quelli dei nuovi grattacieli che stanno cambiando lo skyline meneghino?), dalla pioggia all’acqua dei Navigli, alle scene di vita urbana. Con una predilezione per il movimento: stazioni, treni, tram fanno spessissimo capolino tra i versi: d’altronde, Milano non è vista come una città frenetica?

Ma c’è anche un nome importante a cui Asfalto rende omaggio con una poesia: Salvatore Quasimodo, poeta illustre che proprio dalla Sicilia arrivò a Milano, nel 1934, e che è sepolto nel Famedio del Cimitero Monumentale. E non a caso l’introduzione è firmata da Alessandro Quasimodo, figlio del Premio Nobel 1959, attore e regista. A lui anche il compito di interpretare una scelta di testi tratti dal libro nella presentazione, che vedrà anche l’intervento dell’editore Gerardo Mastrullo, di Carlo Franza, storico dell’Arte moderna e contemporanea, critico letterario e giornalista e di Gianmarco Gaspari, professore di Letteratura Italiana presso l’Università degli Studi dell’Insubria e direttore della Casa del Manzoni.

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