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Amedeo Minghi torna live a Milano con “Suoni tra ieri e domani”: l’intervista

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Amedeo Minghi torna a cantare dal vivo a Milano con un recital da non perdere, il 22 dicembre al Teatro Nuovo (San Babila). Il grande cantautore e compositore romano, 67 anni, è oggi nei negozi di dischi con un grande ritorno, il suo 31esimo album “Suoni tra ieri e domani live“, a quasi un anno dalla scomparsa della moglie che l’ha segnato profondamente, dopo 40 anni d’amore narrati in centinaia di brani.

Oltre al nuovo singolo Io non ti lascerò mai, il disco – impreziosito da un ampio book cartaceo – contiene 10 tracce intervallate da altrettanti aneddoti: brevi conversazioni con l’affezionato pubblico (dall’esordio nel lontano 1966) che fanno emergere i retroscena, anche duri, legati a ogni canzone. Sono 10 pezzi scritti in origine per altri interpreti, riletti da Amedeo Minghi (il cui brano più noto è probabilmente Vattene Amore, l’indimenticabile “trottolino amoroso” del duetto con Mietta) accompagnato da Cinzia Gangarella al pianoforte.

La dolcissima Fijo mio, ad esempio, segnò l’avvio della grande carriera di Califano, che iniziò a cantarla al Club84 svestendo i panni del “paroliere”. Ma non furono sempre rose e fiori: “Non avrei voluto inviare a Sanremo ‘Firenze piccoli particolari – ammette Minghi nel disco – perché lei (Laura Landi, ndr) era adatta per altre cose. Ma non avevo ancora la possibilità di imporre la mia opinione: firmavamo contratti capestro. Mi sembrava giusto che in questo disco avesse una nuova chance”.

“Oggi mi sono affidato a un gruppo di giovani – spiega Minghi sorridendo – non ero mai entrato nel mondo digitale, ma con il loro aiuto ho persino fondato una web radio monografica”. In passato i negozi di dischi erano al centro: “Ho fatto anche 140mila prevendite nel 1992, con I ricordi del cuore, ora è tutto diverso” racconta l’artista. “Ho avuto grandi soddisfazioni il 30 ottobre scorso alla Sapienza: c’erano tanti giovani, che hanno realizzato una versione rock di ‘1950‘ e una con l’ukulele di ‘Per noi‘”.

I progetti per il futuro? “Nel 2015 ci sarà un nuovo disco, l’anno dopo vorrei celebrare i 50 anni di carriera con le riedizioni dei miei successi”. Il disco è chiuso da Firenze piccoli particolari, “tributo a una città molto amata dai romani”, spiega Minghi. Nel cuore anche Napoli: “Chi fa questo mestiere e non ama la canzone napoletana non ha capito nulla: è la nostra cifra e Modugno è stato il più grande”.

E Milano? “Ho cantato tanto qui: Carcano, Nuovo, Smeraldo, Arco della pace. Ma è difficile parlarne, qui ho firmato molti contratti”, scherza Minghi. La location per il classico sogno nel cassetto? “In Italia, il Colosseo. Poi in un teatro di Broadway, ma da solo”.

La tracklist di “Suoni tra ieri e domani live” (tra parentesi l’interprete originale)

  • L’amore (Mietta)
  • Ti perdo e non vorrei (Rita Pavone)
  • Solo all’ultimo piano (Gianni Morandi)
  • Camminando e cantando (Marcella Bella)
  • Per noi (Andrea Bocelli)
  • Toledo (Anna Oxa)
  • Fijo mio (I Vianella / Franco Califano)
  • Ma sono solo giorni (Mia Martini)
  • Il profumo del tempo (Katia Ricciarelli)
  • Firenze piccoli particolari (Laura Landi)
  • Io non ti lascerò mai (Amedeo Minghi)
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