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Addio a Claudio Abbado, Pisapia: un concerto per onorare il maestro

claudio abbado morto

Si è spento all’età di 81 anni il maestro Claudio Abbado, uno dei più apprezzati direttori d’orchestra al mondo, un milanese Doc che nell’agosto 2013 era stato nominato senatore a vita dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Una figura fondamentale per la musica italiana e non solo, Abbado era stato direttore musicale del Teatro alla Scala fino agli Ottanta, proseguendo poi all’Opera di Vienna, ai Berliner Philharmoniker e ricreando in seguito l’orchestra del Festival di Lucerna, in occasione del quale, lo scorso agosto, ha diretto il suo ultimo concerto.

Il maestro era rientrato infine dopo più di 20 anni di assenza alla Scala nel 2012, dirigendo la Filarmonica della Scala proprio da lui creata.

«Con la scomparsa del Maestro Claudio Abbado Milano non perde solo un eccezionale Direttore d’Orchestra, ma un grande uomo di cultura innamorato della propria città. Ricordo con profonda emozione il concerto che ha tenuto alla Scala nell’ottobre del 2012 dirigendo dopo molti anni la “sua” Filarmonica. Uno splendido regalo per Milano» ha dichiarato in una nota il sindaco di Milano Giuliano Pisapia.

«Claudio Abbado – continua il sindaco – che ha ricevuto la Medaglia d’Oro di Civica Benemerenza nel 1974, ha contribuito a portare il Teatro alla Scala ai vertici della lirica mondiale, anche per questo solo pochi mesi fa il Presidente Napolitano lo aveva nominato Senatore a Vita proprio per i suoi grandi meriti culturali e musicali» dice il primo cittadino di Milano.

«Quello che però mi piace ricordare di Claudio Abbado è il suo impegno a favore dei giovani talenti, anche attraverso la creazione di nuove orchestre come la European Union Youth Orchestra. Mi attiverò sin da oggi perché il Maestro Abbado possa essere onorato in città e in quella che è stata la sua vera casa, La Scala. Chiederò al Sovrintendente Lissner di organizzare un concerto, oltre ad altre iniziative, per ricordare uno dei migliori Direttori d’Orchestra al mondo» conclude Giuliano Pisapia.

«Con la scomparsa di Claudio Abbado, Milano perde uno dei suoi artisti più grandi e dei suoi figli migliori, che ha portato il nome della nostra città in tutto il mondo, contribuendo in modo determinante ad accrescerne il prestigio e la fama di capitale internazionale della musica. Claudio Abbado ha infatti diretto la più importante istituzione musicale della città, il Teatro alla Scala, raccogliendo successi grandissimi, il cui apice è senz’altro rappresentato dalle due produzioni di Macbeth e di Simon Boccanegra di Giuseppe Verdi, realizzate con la regia di Giorgio Strehler. Ma Abbado ha fatto di più: negli anni Settanta ha portato e diretto le ‘sue’ orchestre anche fuori dai templi consacrati della musica, diffondendola in spazi che mai prima avevano ospitato concerti, come le fabbriche» ha detto l’assessore alla Cultura, Filippo Del Corno.

«Uno spirito coraggioso e libero che ha sempre creduto fortemente nei giovani e non ha mai rinunciato a coniugare l’entusiasmo e il rigore della disciplina nei numerosi progetti di orchestre giovanili ai quali ha dato vita in tutto il mondo. Da vero artista del suo tempo, Abbado ha sempre dato grande attenzione alla musica contemporanea, che ha diretto con la stessa cura e passione che metteva nel suo repertorio classico. A Milano resteranno molte tracce della sua vita e del suo lavoro, ma la città gli sarà sempre grata per l’eredità preziosa della Filarmonica della Scala, da lui fondata nel 1982 e da allora patrimonio non solo dei milanesi, ma di tutti coloro che, nel mondo, amano la musica» ha concluso Del Corno.