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Film in uscita nel weekend: le novità da giovedì 2 novembre 2017

Film in uscita nel weekend
Foto tratta dal film 'My Name is Emily' di Simon Fitzmaurice

Avete voglia di cinema e non sapete per cosa optare? Cercate una serata di puro divertimento grazie al grande schermo o un film che riesca a unire più anime? Come ogni giovedì, Milano Weekend vi segnala eventi cinefili e nuove uscite in sala nella nostra città: un nuovo appuntamento con lo #spiegonecinema.

Ecco cosa vedere al cinema a Milano dal 2 novembre2017

Alcuni consigli sui film in uscita

— Gifted di Marc Webb

Mentre alla Festa del Cinema di Roma è stato presentato ‘The Only Living Boy in New York‘, nelle nostre sale arriva il precedente Gifted – Il dono del talento, in cui, ancora una volta sono protagonisti i bambini. Qui la scena è soprattutto per la piccola Mary (talentuosa è la stessa interprete che la incarna, Mckenna Grace), la quale, rimasta orfana di madre, vive con Frank (Chris Evans).

Inizialmente lo spettatore ipotizza che egli sia il padre, in realtà è lo zio. Il dono della bambina consiste nelle fenomenali abilità in matematica: “riesce a risolvere da sola equazioni complesse di livello avanzato, destando l’interesse di preside e insegnanti, ma non solo” (dalla sinossi), visto che ricompare la nonna (la bravissima Lindsay Duncan), pretendendo “per la nipote una formazione appropriata nel moderno Massachusetts, in ambiente accademico e con un team di insegnanti specializzati a disposizione.

Mentre Frank, nonostante rischi di perdere l’affidamento, resta fedele alla promessa fatta alla sorella prima che morisse: garantire a sua figlia un’infanzia serena e spensierata, cadenzata dai compiti e dagli impegni della scuola pubblica e addolcita dai pomeriggi di gioco con i coetanei. I due modi diversi di immaginare il futuro della nipotina si scontreranno in una battaglia legale per l’affido, nella quale anche Mary sarà impaziente di dire la sua”.

Il regista di ‘The Amazing Spider-Man‘ confeziona un lungometraggio ben curato e che soprattutto non potrà non intenerire la platea di turno.

— Il mio Godard di Michel Hazanavicius

Scoprite nella nostra recensione cosa potrebbe stimolarvi nel vedere un’opera in sé curiosa come operazione.

— Mistero a Crooked House di Gilles Paquet-Brenner

Se siete degli appassionati delle storie di Agatha Christie non potete perdervi questo adattamento curato dal regista e sceneggiatore francese. Per chi non conoscesse il testo di partenza, si tratta di “un giallo corale come quelli che piacciono all’autrice: un confronto incrociato tra i componenti di una ricca famiglia inglese, tra le sale della sontuosa villa del capostipite.

Per ottenere finalmente la mano della bella e facoltosa Sophia Leonides (Stefanie Martini), incontrata al Cairo presso l’ambasciata inglese, il giovane investigatore privato Charles Hayward (Max Irons) deve risolvere il mistero che avvolge la morte di suo nonno, il patriarca Aristides Leonides, avvelenato da un familiare a Crooked House. Nella dimora lussureggiante, dove l’intera famiglia si è trasferita a causa della Seconda guerra mondiale, figli e nipoti del defunto puntano il dito contro Brenda (Christina Hendricks), giovane seconda moglie dell’anziano miliardario, accusata di avere una liaison sentimentale con il precettore dei nipoti.

Le indagini personali conducono Charles su piste non battute dalla polizia, nuovi moventi emergono a rimescolare le carte, e gli alibi già traballanti dei misteriosi inquilini crollano sotto il peso di stringenti interrogativi. Non solo ci si domanda chi è l’assassino, ma se e quando colpirà ancora” (dalla sinossi). Questa trasposizione riesce a coinvolgere lo spettatore in quelle dinamiche già così magnificamente pensate dalla Christie, immedesimandosi, in particolare, con la figura dell’investigatore per cui se volete “giocare” a scovare il colpevole è il film che fa per voi.

— My Name is Emily di Simon Fitzmaurice

Purtroppo il regista, a due giorni dall’uscita in sala del lungometraggio è scomparso all’età di 43 anni: dal 2008 gli fu infatti diagnosticata la sclerosi laterale amiotrofica (SLA).

Con uno stile ellittico e sognante, il film ricorre a una voiceover poetica che ricorda ‘I giorni del cielo’ di Terrence Malick o ‘Il cielo sopra Berlino’ di Wim Wenders”, ha scritto Variety di quest’opera prima di un uomo che si è dedicato con tutto se stesso a questo progetto. “Il soggetto nacque da una frase scritta su un pezzetto di carta: «La vita scorre velocemente, come le montagne sullo sfondo e un giorno ti svegli…». La storia di Robert, il padre di Emily, iniziò quando un giorno sentii un’amica di mia moglie Ruth raccontarle di uno zio che, alla nascita del suo primo figlio, immediatamente lasciò l’ospedale e corse in biblioteca, mosso dalla paura del momento in cui si sarebbe trovato faccia a faccia con il suo bebè: non sapeva nulla di cosa significasse essere padre. Il terzo soggetto fondamentale di questa storia è Arden.

Il suo personaggio è mosso dalla ricerca dell’amore che dà forma alla sua vita», ha dichiarato il regista. “Dopo la morte della madre e l’internamento del padre in una clinica psichiatrica, Emily viene affidata a una famiglia adottiva e inizia a frequentare una nuova scuola dove fatica a integrarsi. Quando, per la prima volta, nel giorno del suo sedicesimo compleanno non riceve l’annuale biglietto d’auguri da parte del padre Robert, un eccentrico autore di best-seller a cui lei è molto legata, Emily intuisce che qualcosa non va. La ragazza decide allora di risolvere da sé la questione e, chiedendo aiuto ad Arden, l’unica persona che le abbia offerto la propria amicizia e dimostrato interesse nella nuova scuola, decide di partire per liberare il padre dalla clinica in cui è ricoverato” (dalla scheda).

Potrete intuire che vi verrà naturale versare lacrime, ma il tutto senza semplici sentimentalismi.

Eventi cinematografici

— Speciale Lautrec (Spazio Oberdan 3 novembre)

Dopo la rassegna organizzata al MIC dal 17 al 29 ottobre come attività ispirata dalla mostra ‘Toulouse-Lautrec. Il mondo fuggevole (Palazzo Reale, 17 ottobre 2017 – 18 febbraio 2018)‘, si è decido di dedicare una giornata al pittore bohemien anche all’Oberdan. “Tre i film in programma: l’epico ‘Lautrec‘ (R. Planchon), biografia della breve e sfortunata esistenza del grande artista; ‘Sotto i tetti di Parigi‘, primo film sonoro di Rene’ Clair che ritorna sui luoghi della ”ville lumiere” già teatro della vita e dell’arte di Lautrec e infine ‘Moulin Rouge‘ (J. Huston), film vincitore nel 1953 dei premi Oscar per la Migliore scenografia e per i Migliori costumi e del Leone d’Argento alla 18. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica Venezia” dalla nota ufficiale.

ORARI: h 17 ‘Moulin Rouge’; h 19,15 ‘Sotto i tetti di Parigi’ e h 19,15 ‘Lautrec’

PREZZI: intero 7,50€; ridotto (cinetessera e studenti universitari) 5,50€; ingresso Abbonamento Musei Lombardia 6,50€; ingresso giorni feriali spettacolo h 17 7,50€ intero o 4,50€ con cinetessera

Rassegne cinematografiche

— Piccolo Grande Cinema (Cinema Spazio Oberdan e MIC – Museo Interattivo del Cinema 3 – 12 novembre)

Al nostro articolo troverete tutti i dettagli sul festival internazionale delle nuove generazioni, giunto al traguardo della decima edizione.

ORARI: variano a seconda del film e dell’incontro

PREZZI:
– biglietti adulti ingresso gratuito con *Cinetessera 2018, ingresso intero 5€; bambini: ingresso unico 5€
– Proiezioni Concorso Rivelazioni ingresso gratuito con Cinetessera 2018, ingresso intero 5€
– Speciale ‘Una notte al museo’ 35€
– Seminario ‘Il mondo del lavoro nel cinema di Ken Loach’ ingresso libero
– Laboratorio ‘La materia dei sogni’ 5€
– Proiezioni Tempo Limite ingresso libero