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‘L’ora di ricevimento’ con un impeccabile Fabrizio Bentivoglio, in scena al Parenti. La recensione

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“È una regola che vale in tutto l’universo/ Chi non lotta per qualcosa ha già comunque perso / E anche se la paura fa tremare/ Non ho mai smesso di lottare” sono alcuni dei versi di ‘Combattente’ di Fiorella Mannoia, brano presente in ‘7 minuti‘ di Stefano Massini, diretto da Michele Placido. Abbiamo voluto rievocarli perché anche nel protagonista de L’ora di ricevimento si potrebbe vedere a suo modo un combattente – se si pensa a come si presenta. Pian piano ci rivelerà sempre più la sua natura fino a confessarsi e spiazzare nel finale.

Quando si entra in sala, al centro si nota subito la cattedra, i banchi e le sedie sono uno sull’altro ai lati, in fondo chi tiene l’ora di ricevimento sono i docenti ed è proprio lui, il professor Ardeche (un impeccabile Fabrizio Bentivoglio) a tenere le fila del racconto, mettendosi in gioco in prima persona. Pian piano quello spazio “vuoto” prende sempre più forma grazie alle sue parole, alla capacità della drammaturgia prima e dell’attore poi di far visualizzare. Molto interessante, oltre che curiosa e veritiera, la classificazione degli alunni attraverso un soprannome. L’insegnante infatti, col tempo, in base alla posizione assunta all’interno della classe è riuscito ad attribuirla. Abbiamo così raffreddore, primo banco, fuggi presto, boss, bodyguard…e gli altri ve li facciamo scoprire vedendo L’ora di ricevimento. Lascia senz’altro di stucco con quanta descrittività parla dei “suoi” ragazzi (volutamente non presenti) a noi, a se stesso e ai famigliari.

Il cinismo è una maschera che cade, una difesa visto anche l’ambiente in cui si ritrova ad operare (la banlieue francese) e in cui, però, sembra, che abbia scelto di rimanere. Col sorriso arriva allo spettatore di turno non solo la riflessione sulla convivenza di diverse etnie, ma si scoprono anche aspetti che si ignorano. Con ritmo incalzante, si susseguono i tanti quadri legati a ciò che evoca il titolo. La regia di Placido è essenziale, con le luci che giocano a suggerir l’effetto di dissolvenza su nero.

Ci si alza dalla poltroncina rossa pensando se anche loro, questi ragazzi di cui ogni anno il professor Ardeche si impegna a non perderne uno per strada, potranno essere dei combattenti nella vita, nonostante come li abbia battezzati e le condizioni in cui vivono. “Stefano Massini mette in scena tutto ciò che noi viviamo in modo molto drammatico in una commedia. Non una commedia per ridere, ma per riflettere, con un finale spiazzante”, ha dichiarato il regista ed effettivamente è così.

RIASSUMENDO

L’ora di ricevimento, dal 18 al 29 ottobre 2017

Teatro Franco Parenti e in tournée fino a dicembre 2017

DURATA: 120′

ORARI: lunedì riposo; martedì e venerdì h 20; mercoledì h 19,30; giovedì h 21; sabato h 20,30; domenica h 16

PREZZI: prime file biglietto unico 38€; I e II settore 30€; III settore 23,50€; convenzioni (escluso prime file) 21€; over65 e under26 (escluso prime file) 18€ + diritti di prevendita.

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