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Dieci spettacoli teatrali da vedere a Milano dal 23 al 29 ottobre 2017

spettacoli teatrali Milano 2017

spettacoli teatrali Milano 2017

Avete l’imbarazzo della scelta su cosa vedere a teatro? Vi state chiedendo come impiegare, culturalmente, quella sera libera o la domenica pomeriggio? Come ogni lunedì, Milano Weekend vi segnala alcune opere in cartellone nella nostra città: un nuovo appuntamento con lo #spiegoneteatri.

Ecco cosa vedere a teatro a Milano nella settimana dal 23 ottobre 2017

Alcuni consigli sugli spettacoli in cartellone

— Filumena Marturano (Teatro Carcano 18 – 29 ottobre)

«’E figlie so’ ffiglie e so’ tutte eguale» è una delle frasi cult del nostro teatro, che la maggior parte di noi ha in mente, anche se non dovesse mai aver avuto modo di vedere Filumena Marturano, l’opera di Eduardo in cui viene pronunciata. Quest’allestimento curato da Liliana Cavani è l’occasione per sopperire alla mancanza di non aver ancora visto sul palco questo testo o semplicemente per riassaporarne carnalità e verità. “Domenico Soriano (un Geppy Gleijeses molto credibile) è furente perché Filumena Marturano (una Mariangela D’Abbraccio decisa, verace, a cui – forse – non è dato piangere), una ex prostituta che da anni vive con lui come la più paziente e sottomessa delle mogli, è riuscita a farsi sposare fingendosi moribonda. Celebrate le nozze, la donna era invece balzata dal letto, guaritissima e ferocemente soddisfatta di aver ripreso il suo posto legittimo nella casa che per tanti anni aveva contribuito a far prosperare. A quello stratagemma estremo s’era risolta perché, dopo mille avventure sopportate in silenzio, il suo uomo voleva darle il benservito, per sposare una ragazza di vent’anni. Ma non è tutto” (dalla trama). Il resto va scoperto assistendo alla recita, vista la messa in scena così fedele anche allo spirito eduardiano. Completano la compagnia Nunzia Schiano (che ha in sé le corde di questo tipo di teatro), Domenico Mignemi, Ylenia Oliviero, Elisabetta Mirra, Fabio Pappacena, Adriano Falivene, Gregorio Maria De Paola e Agostino Pannone.

DURATA: 120′

ORARI: lunedì riposo; da martedì a giovedì e il sabato h 20,30; venerdì h 19,30; domenica h 16

PREZZI: poltronissima 34€; balconata 25€; ridotto over65 22€, 18€, 17€ e 14,50; ridotto under26 15€ e 13,50€

— Frankestein, il racconto del mostro (Teatro Elfo Puccini 24 ottobre – 5 novembre)

A breve vi parleremo dello spettacolo con cui si è deciso di aprire la stagione 2017 – 2018, ‘Atti osceni: I tre processi di Oscar Wilde‘, intanto vi consigliamo di non perdervi questo incontro tra Elio De Capitani e Frankestein, con quest’ultimo sempre associato a qualcosa di mostruoso e di cui emerge la solitudine di quella condizione. «Oggi, mentre siamo immersi in tensioni emotive davvero laceranti nei riguardi dell’altro, la cui diversità ce lo può far apparire esattamente come un mostro, la creatura di Mary Shelley è in grado di svelare le emozioni più profonde che agitano la nostra epoca, di catturare le contraddizioni di una società in un momento critico della sua esistenza. Com’è proprio dei grandi miti. Il tema di Frankenstein è la bruttezza, la mostruosità fisica, in una creatura potenzialmente dotata di dolcezza infinita, ma portato a un’ira feroce e inarrestabile nella disperazione: un tema estremo ma illuminante. Il bisogno di far parte della comunità umana non ci tocca se la vista non è appagata? Concentrerò la narrazione sulla parte centrale del romanzo con la restituzione del punto di vista della creatura», ha dichiarato l’interprete e co-direttore artistico dell’Elfo. Prima nazionale. I disegni e la voce (registrata) del dott. Frankenstein sono di Ferdinando Bruni.

DURATA: 80′

ORARI: lunedì riposo; da martedì a sabato h 21; domenica h 16,30

PREZZI: intero 32,50€; martedì posto unico 21,50€; ridotti under25 e over65 17€

— L’anatra all’arancia (Teatro Manzoni 12 – 29 ottobre)

Luca Barbareschi ha scelto di impastare fino in fondo le mani per la messa in scena di questo spettacolo, a partire dall’originale (‘The Secretary Bird‘ di William Douglas Home, versione francese di Marc Gilbert Sauvajon) e curandone una nuova traduzione in cui emergono delle strizzatine d’occhio (qualche battuta prevedibile, ma fa parte del gioco) e che costituisce una buona base per gli interpreti. “Gilberto (lo stesso Barbareschi) e Lisa (una bravissima Chiara Noschese) sono una coppia sposata da venticinque anni; più che dal logorio della routine, il loro ménage è messo in crisi dalla personalità di lui, egoista, egocentrico, incline al tradimento, vittima del proprio essere un clown che finisce per stancare chi gli sta intorno. Esasperata, Lisa si innamora di Volodia, tutto l’opposto del marito, un russo di animo nobile, un romantico sognatore che ha scelto di trascorrere la sua vita in Lucania. Punto sul vivo, Gilberto studia una strategia di contrattacco e organizza un week-end a quattro”. Va da sé che, come denota questa trama, L’anatra all’arancia vuole “demolire” certi meccanismi insiti nei rapporti, giocando con le stesse maschere che indossiamo e che ancor più il vaudeville mostra, complice la cifra cinismo. La scena essenziale ed elegante suggerisce spesso i vuoti e i non detti insediatisi nel rapporto di coppia; di contro i costumi sgargianti diventano identitari del personaggio.

In scena anche il sempre in parte Ernesto Mahieux, Gerardo Maffei e Margherita Laterza. Buon ritmo, il che non guasta vista la durata.

DURATA: 140′ più intervallo

ORARI: lunedì riposo; da martedì a sabato h 20,45; domenica h 15,30

PREZZI: prestige 35€; poltronissima 32€; poltrona 23€; under26 15.00€

— Le Bal (Teatro Menotti 19 – 29 ottobre)

Avreste mai pensato di ripercorrere la nostra storia tramite “soltanto” i passi di danza, le espressioni, la mimica, le atmosfere e ovviamente i brani che han fatto da colonna sonora? Questo spettacolo di Giancarlo Fares (da LE BAL, una creazione del Théâtre du Campagnol da un’idea e nella regia di Jean-Claude Penchenat) ci riesce alla perfezione, riuscendo a coinvolgere chi ha attraversato effettivamente tutti quegli anni (dal 1940 al 2001) o anche solo una parte. C’è brio, ma anche nostalgia, per poi ritornare ad atmosfere effervescenti, passando da quelle drammatiche della guerra e del terrorismo fino alla paura post 11 settembre. “La pista di una balera si presenta pronta ad accogliere le coppie che di li a poco riempiranno la sala. Un luogo d’incontro in cui uomini e donne cercano gli altri, in cui si va a passare i pomeriggi. Si compiono gli ultimi passi, si rivivono le ultime memorie. Ma gli uomini e le donne che ora popolano la sala sono ancora vivi: gelosie, rancori, stilemi caratteriali radicati nell’essere umano si mostrano ed interagiscono” (dalla scheda). Ci sono alcune scene che restano particolarmente impresse nella memoria, come quella delle torce (sempre coordinatissimi). Tutto il cast merita di essere nominato perché ancor più in questa circostanza si nota come si tratti di un lavoro di gruppo: Giancarlo Fares, Sara Valerio, Alessandra Allegrini, Riccardo Averaimo, Alberta Cipriani, Manuel D’Amario, Vittoria Galli, Alice Iacono, Matteo Lucchini, Francesco Mastroianni, Davide Mattei, Matteo Milani, Pierfrancesco Perrucci, Maya Quattrini, Patrizia Scilla e Viviana Simone. Da vedere per immergersi nel clima di turno (a seconda del quadro), andando a spasso nel tempo a suon di danza. Il coinvolgimento attivo nel finale è garantito. Le coreografie sono di Ilaria Amaldi.

DURATA: 105′ più intervallo

ORARIO: lunedì riposo; martedì, giovedì e venerdì h 20,30; mercoledì e sabato h 19,20; domenica h 16,30

PREZZI: intero 29,50€; ridotto over65 e under14 15,50€; martedì e mercoledì prezzo unico 15,50€€

— L’intrusa (Teatro Gerolamo 27 – 29 ottobre)

Lucia Poli collabora con la compagnia Pupi e Fresedde (fondata da Angelo Savelli, che qui cura la regia) dal 2005. In questi giorni porta in scena al teatro di Piazza Cesare Beccaria due storie unite dal male di vivere, tratteggiate dallo scrittore franco-belga Éric-Emmanuel Schmitt. “Nella prima la protagonista è una donna insoddisfatta ed infelice a causa del suo inguaribile pessimismo, la sua amica di sempre è la depressione, il suo mondo è fatto di fatue speranze. Nella seconda un’anziana signora rischia la follia a causa di una misteriosa intrusa che si aggira nel suo appartamento: una sorta di thriller psicologico dove il crudele gioco sta nel riuscire a scoprire chi è quella vecchia intrusa. Due percorsi umani di due donne non comuni racchiusi in due bellissimi e toccanti racconti, due gioiellini pervasi da quell’eleganza e quell’umorismo che caratterizzano l’inconfondibile stile di Schmitt ma anche le doti interpretative di Lucia Poli, signora del teatro italiano che sa passare con disinvoltura dalla frequentazione dei classici sui grandi palcoscenici nazionali ad originali incursioni nei territori della drammaturgia contemporanea” (dalla scheda).

ORARI: venerdì e sabato h 20; domenica h 16

PREZZI: biglietti da 6€ a 38€

— L’ora di ricevimento (Teatro Franco Parenti 18 – 29 ottobre)

Vi consigliamo di non perdervi questo spettacolo con protagonista Fabrizio Bentivoglio, affiancato da un cast che dà volto ai vari adulti, soprattutto genitori che, per l’appunto, si recano dall’insegnante nel corso dell’ora di ricevimento. Il testo di Stefano Massini è così lucido su quella che è la situazione di oggi nelle banlieu, che ci fa entrare in quel contesto non più così lontano da noi. Regia di Michele Placido. Qui la nostra recensione.

DURATA: 120′

ORARI: lunedì riposo; martedì e venerdì h 20; mercoledì h 19,30; giovedì h 21; sabato h 20,30; domenica h 16

PREZZI: prime file biglietto unico 38€; I e II settore 30€; III settore 23,50€; convenzioni (escluso prime file) 21€; over65 e under26 (escluso prime file) 18€ + diritti di prevendita.

— Next to Normal (Teatro della Luna 19 – 29 ottobre)

Il Teatro della Luna ha avuto il coraggio (e in questo sistema va sottolineato) di riaprire la stagione 2017 – 2018 con questo spettacolo il cui titolo magari non è noto come ‘Tutti insieme appassionatamente’, ma che vi suggeriamo a vedere per ciò di cui tratta e il come lo fa. Sul palco sei personaggi: “Diana, la madre, interpretata da Francesca Taverni; Dan, il padre, impersonificato da Antonello Angiolillo; Gabe, il figlio, i cui panni saranno indossati da Mario Ortiz per la prima volta; Natalie, la figlia, interpretata da Laura Adriani; il giovane Henry, in questo ruolo Renato Crudo; il Dottor Madden e il Dottor Fine, doppio ruolo interpretato da Brian Boccuni. Un cast di rilievo porta in scena temi sociali come disturbo bipolare, allucinazioni, elettroshock e psicofarmaci, con una partitura musicale di stampo rock, 37 brani cantati in italiano, che sorregge un’infinita gamma di sfumature emotive”. La regia di Marco Iacomelli è essa stessa innovativa, a servizio di artisti e di un testo che comunicano emozioni e riflessioni, capaci di accompagnarti anche nei giorni seguenti alla visione.

ORARI: da lunedì a mercoledì riposo; dal giovedì al sabato h 21; domenica h 15,30

PREZZI: poltronissima blu 38,50€; poltronissima 33€; poltrona 27,50€; riduzioni per under14 e over70

Eventi teatrali

— Piano Gaber (Teatro Oscar 28 ottobre)

Giorgia Biancardi, Giorgia Dalle Ore e Tiziano Falasco affrontano il teatro-canzone di Gaber e Luporini rievocando brani famosi e non e facendosi veicolo, soprattutto per le giovani generazioni, di ciò che questi grandi hanno creato tra parole e note. “Con Gaber si ride, si piange, si riflette, ci si innamora. Parla con forza, oggi come quarant’anni fa, grazie alla sua profonda capacità di osservare e raccontare l’uomo. Piano Gaber è una performance in due tempi con una breve pausa, invita gli spettatori a pensare con leggerezza, a sorridere ma sopratutto a riscoprire o coltivare l’appassionato “ascolto” dell’amato Signor G” (dalla nota ufficiale). Regia di Laura Cossutta.

ORARIO: h 21

PREZZI: intero 10€; ridotto under25 7€

— Presentazione del taccuino ‘Dybuk’ di Andrzej Wajda (Chiostro Nina Vinchi 24 ottobre)

Dybuk‘ è il titolo di uno spettacolo di Andrzej Wajda ma anche del taccuino che ne racconta la genesi (edito dall’Officina d’arte grafica Lucini). Schizzi e appunti che testimoniano ciò che ha provato Wajda durante il viaggio in Israele, «un continuo inframmezzarsi di pensieri e di immagini dipinte che raccontano il teatro, l’architettura, la storia e la società di quegli anni» (dalla nota ufficiale).

Interverranno, oltre al Console Adrianna Siennicka, la responsabile del settore cultura del consolato Marta Zagorowska, le curatrici dell’edizione italiana – Sarah Kaminski (docente di lingua e letteratura israeliana presso l’Università di Torino), Silvia Parlagreco (ricercatrice e studiosa dell’opera di Wajda e Kantor), Giulia Randone (dottore di ricerca, polonista ed esperta del teatro Yiddish) – e Bogdana Pilichowska, curatrice dell’archivio Wajda di Cracovia fino al 2015.

ORARIO: h 17,30

PREZZI: ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili con prenotazione online.

Rassegne teatrali

— Lecite/visioni (Teatro Filodrammatici 25 – 29 ottobre)

Qui tutti i dettagli della rassegna di teatro omosessuale, che, nella sua sesta edizione, muta il proprio nome da illecite/visioni a lecite/visioni, sull’onda del mutamento avvenuto nel nostro paese anche se c’è ancora tanto da fare. Tanti gli artisti presenti tra cui figurano Pippo Delbono, Enzo Vetrano e Stefano Randisi, Le Brugole.

ORARI: per gli spettacoli in scena ai Filodrammatici h 21

PREZZI:
– Biglietti: intero sostenitori per chi desidera aiutare il festival 22€; intero 16€; ridotto riservato ai possessori di tessere di enti convenzionati con il festival 13€. I prezzi sopra indicati si riferiscono agli spettacoli in scena presso il Teatro Filodrammatici dal 25 al 29 ottobre; (i due spettacoli del 26/10 sono considerati come un unico evento e non sono acquistabili separatamente) sono esclusi gli eventi speciali (a ingresso libero).

– Abbonamenti: sostenitori 70€; 5 spettacoli 55€; carta due ingressi 25€. Quest’ultima è una carta a scalare utilizzabile da una persona per due spettacoli o da due persone per uno spettacolo; la carta è valida per tutti gli spettacoli in scena presso il Teatro Filodrammatici dal 25 al 29 ottobre.

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