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NASA – A Human Adventure, la mostra allo Spazio Ventura XV di Lambrate prorogata fino al 18 marzo

nasa a human adventure milano

***AGGIORNAMENTO*** La mostra è stata prorogata al 18 marzo

Di motivi per vederla, anche se non siete molto appassionati di astronomia, navicelle spaziali, Shuttle e altro ce ne sono sicuramente tanti, tra questi il fatto di potere constatare da vicino fino a dove è in grado di spingersi l’uomo e quanto riesce a evolversi nell’arco di oltre 60 anni.

Parliamo della mostra “NASA – A Human Adventure” che aprirà il 27 settembre allo Spazio Ventura XV di Lambrate per chiudersi il 4 marzo 2018 e che abbiamo visto in anteprima per la stampa.

Un’esposizione che piacerà sicuramente a chi era tra i 900 milioni di persone che si incollarono alla TV per assistere al mitico sbarco sulla Luna del 1969, a chi l’ha rivisto e riascoltato anni dopo e anche a chi si è sempre occupato di altro, ma ha voglia di vedere da vicino le ricostruzioni di quanto fatto dalla NASA. Oltre a tute spaziali e oggetti come il satellite Sputnik lanciato per la prima volta dai Russi nel 1961 e che segnò le prime ostilità della Guerra Fredda tra l’allora URSS e gli USA.

Allo Spazio Ventura la mostra arriva per la prima volta in Italia dopo il suo tour mondiale iniziato nel 2011 che ha coinvolto milioni di spettatori. L’obiettivo è di raccontare la storia della National Aeronatics and Space Administration (acronimo: NASA) e le sue conquiste nei voli e nelle esplorazioni spaziali.

Il percorso della mostra

L’ingresso avviene tramite una passerella in metallo, una sorta di corridoio, così come lo percorrono gli astronauti che devono passare dall’atmosfera esterna alla white room ad atmosfera controllata. “Si tratta delle ultime preparazioni prima di attaccarsi al sistema che c’è a bordo di ogni navicella”, spiega Luigi Pizzimenti, esperto missioni Apollo della mostra e curatore del Padiglione Spazio presso il Museo del volo. “Quanto alla mostra, questo corridoio ci porta nella Sala dei Sognatori perché in fondo qualsiasi missione inizia da qui: da chi sognava di andare nello spazio”.

La sezione dei Sognatori infatti racconta come, per migliaia di anni, il cielo notturno sia stato propulsore di tanti sogni e come scrittori e artisti l’hanno immaginato ispirando anche chi poi in effetti ci è andato. Come ha confidato l’astronauta Maurizio Cheli che insieme a Pizzimenti ci ha guidati nella visita: “Sono stato molto ispirato da Jules Verne, ma anche dal fumetto Tintin sulla Luna”.

In questa sezione, poi, è possibile vedere tutte le scoperte che sono state fatte dopo la Seconda Guerra Mondiale e come dagli anni ‘50 in poi il sogno dello spazio abbia cominciato a tramutarsi in realtà. Se alzerete lo sguardo al soffitto potrete vedere la ricostruzione dello Sputnik, che, lanciato il 4 ottobre 1957, trasmise segnali alla Terra per 21 giorni fino a che le sue batterie non andarono in avaria, finendo con il disintegrasi il 4 gennaio dell’anno dopo.

A seguire, trovate la sezione Pioneri dove è esposto il Saturno V, veicolo di lancio a 3 stadi alimentato a propellente liquido e sviluppato nel quadro di programmazione di esplorazione lunare nel progetto Apollo. Ma la sezione Pioneri è dedicata anche a chi come Yuri Gagarin, cosmonauta russo, portò a termine per primo la sua missione nello spazio nel 1961. Come ricorda Pizzimenti: “In quegli anni, gli astronauti avevano il 50% delle possibilità di non rientrare più sulla Terra, cosa che oggi sarebbe impensabile”.

Oltre a ciò, è fondamentale una grande preparazione sia fisica che psicologica che viene affrontata nella sezione Resistenza dove si potranno vedere il cibo liofilizzato, i kit personali, le tute spaziali e i Rover lunari presenti in mostra a grandezza reale. Questo è un automezzo a 4 ruote aumentato elettricamente e impiegato nelle 3 ultime missioni del Programma Apollo.

Nella sezione Innovazione potrete invece ammirare da vicino – si tratta ovviamente sempre di ricostruzioni – una serie di navicelle spaziali, tra cui la capsula Mercury, modulo di comando dell’Apollo che portò per la prima volta gli uomini sulla Luna. “Gli astronauti dovevano stare seduti sul sedile per 16 giorni e questo sicuramente non era molto facile”, spiega Cheli che, come saprete, partecipò alla missione STS – 75 Tethered Satellite in cui ricoprì, primo italiano, il ruolo di Mission Specialist.

In questa sezione poi trovate anche lo Space Shuttle, in riproduzione con il muso frontale in grandezza reale e scala 1:1. C’è anche il telescopio Shuttle, celebre per le sue scoperte scientifiche e per essere stato costruito dalla NASA con contributi dell’Agenzia Spaziale Europea dall’astronomo Edwin Hubble, da cui prese il nome.

La mostra, come spiegato da Pizzimenti, “è anche un modo per far conoscere il mondo dello spazio alle nuove generazioni, un mondo che avrà in futuro sempre più richiesta di personale qualificato: non solo piloti e ingegneri, ma anche tecnici, biologi e botanici”.

“Lo spazio è la nostra ultima frontiera”, dichiara Cheli “dove si mettono a punto ritrovati scientifici-tecnologici da impiegare sulla Terra. Lo spazio è quindi il luogo per eccellenza in cui avventura umana e avventura scientifica si fondono in un tutt’uno e l’ambito in cui a ogni missione si sposta sempre più in avanti il limite della conoscenza umana. La mostra coglie perfettamente lo spirito dell’avventura spaziale: trarre dalla storia delle missioni passate nuovi stimoli per quelle future”.

Il costo dei  biglietti

Infine, se volete, la vostra visita si conclude con la “centrifuga spaziale”: salirete su una piccola navicella in cui simulerete il training che gli astronauti fanno nello spazio. La durata è di circa un minuto e mezzo e ci potete andare con i bambini, purché siano più alti di 1,20 metri.

Andateci se, però, non siete claustrofobici: sarete in uno spazio piccolo e per una manciata di secondi anche al buio. Comunque, ne vale la pena, anche se l’esperienza ha un costo a parte di 5 euro che, a fronte di un biglietto intero di 18 di certo non è poco.

Il biglietto ridotto è di 16 euro, mentre per i bambini dai 6 ai 14 anni è di 12 euro. Previsti biglietti ridotti per le famiglie, dai 26 ai 50 euro, e riduzione scuole con ingressi a 8 euro, dai 15 ai 25 bambini. C’è anche un biglietto open del costo di 20 euro, valido entro le ultime due settimane di mostra.

Riassumendo

NASA – A human adventure
27 settembre – 4 marzo 2018 18 marzo 2018
Spazio Ventura XV – via Giovanni Ventura 15, Lambrate
Aperta dal lunedì alla domenica dalle 10 alle 19.30, anche il 24 e 31 dicembre dalle 10 alle 14, il 25 dicembre e 1 gennaio dalle 14.30 alle 19.30.

Biglietti: intero 18 euro, 16 il ridotto
Gratuito per under 6, per accompagnatore di gruppo, accompagnatore di persona disabile, giornalisti accreditati

Per ulteriori informazioni: www.ahumanadventure.it

hashtag ufficiale #ahumanadventure

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