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Il National Geographic porta la Grande Guerra sui ghiacciai alla Fabbrica del Vapore

Gruppo Adamello- Cresta Croce, cannone italiano 149 G, innalzato a Cresta Croce per appoggiare l’attacco e la conquista del Corno di Cavento. Fotografia di Stefano Torrione

La Grande Guerra sul fronte dei ghiacciai. Mai prima di allora, e solo raramente dopo, l’uomo aveva combattuto a quote così alte, fino a oltre 3.600 metri sul livello del mare, nei luoghi teatro di un tragico capitolo della storia europea. Sulla scia degli omaggi e delle commemorazioni per il centenario della Prima Guerra Mondiale, iniziati due anni fa, arriva a Milano una interessante mostra che la racconta da questo punto di vista molto preciso.

Fino al 5 novembre, alla Fabbrica del Vapore, è possibile visitare “La Guerra Bianca”, una grande mostra fotografica ideata e prodotta da National Geographic Italia. Oltre 70 immagini in grande formato, accompagnate da foto d’epoca e mappe esplicative realizzate dal fotografo Stefano Torrione, porteranno i visitatori sui gruppi montuosi più elevati delle Alpi centro-orientali, tra le cime dell’Ortles Cevedale, dell’Adamello e della Marmolada.

Una mostra che esprime una contrapposizione fortissima, come spiega lo stesso Torrione. “Il senso di questa esplorazione fotografica si trova nel profondo contrasto tra la sacralità di un’epopea umana tragica, di una guerra combattuta a quote impensabili – in cui persero la vita 150mila soldati, di cui solo un terzo per cause direttamente connesse alla guerra, gli altri di freddo e incidenti legati all’alta quota, e con loro 80mila animali – e un contesto ambientale di incredibile bellezza, dove si esprime la glorificazione massima della natura”. Sono sue le immagini che si possono ammirare nella mostra, curata da Marco Cattaneo e dalla redazione di National Geographic Italia.

La Guerra Bianca: le immagini

La Prima Guerra Mondiale fu anche e drammaticamente una guerra di montagna. Gli eserciti del Regno d’Italia e dell’Impero austro-ungarico si scontrarono anche sui gruppi montuosi più elevati delle Alpi centro-orientali, tra le cime e i ghiacciai dell’Ortles-Cevedale, dell’Adamello e della Marmolada, tra Lombardia, Trentino Alto-Adige e Veneto. Stefano Torrione, con la guida di Marco Gramola, presidente della Commissione storica della Sat, ha raggiunto luoghi dai nomi evocativi – Scorluzzo, Cavento, Lagoscuro, Presanella, Albiolo – per chi ha studiato le cronache della guerra o letto i diari dei soldati, alla ricerca delle tracce lasciate da quelle migliaia di uomini scaraventati a vivere, combattere e morire in condizioni proibitive, estate e inverno, a temperature che superavano i 30 gradi sotto zero.

E ha trovato scheletri di baracche, trincee, gallerie scavate nella roccia, passerelle affacciate sul vuoto, reticolati, scale di pietra e di legno, cannoni, fucili, persino scarponi che riaffiorano con il ritiro dei ghiacciai; ma anche oggetti più personali dei combattenti, fotografie di fidanzate o scatolette di sardine, preservati per cent’anni dal ghiaccio e dalla neve. Il reportage nato dal viaggio di Torrione, pubblicato da National Geographic Italia nel numero di marzo 2014, è stato il primo servizio di un’edizione straniera a essere tradotto e ripreso dal sito internazionale nationalgeographic.com.

RIASSUMENDO

La Guerra Bianca 1915-18: Vivere e morire sul fronte dei ghiacciai

Dal 14 luglio al 5 novembre 2017

Fabbrica del Vapore – via Procaccini 4, Milano

Orari: fino al 4 settembre tutti i giorni ore 17 – 21.15; dal 5 settembre al 5 novembre tutti i giorni ore 10 – 19

Biglietti: intero 10 euro, ridotto 8; gruppi 5 euro. Riduzione costo biglietto euro 8 a chi presenterà il biglietto della rassegna cinematografica Arianteo presente in Fabbrica del Vapore.

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