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Alimentazione sana, Vera Paggi e il suo libro SmartLife: “Il segreto è l’equilibrio, vi spiego come”

Redazione 7 anni fa
Vera Paggi  alla presentazione di SmartLife con lo chef Marco Dossi

Si parla tanto di alimentazione sana e falsi miti sul cibo, così, in questo quadro d’incertezza scientifica, si sente sempre di più il bisogno di alcuni punti fermi. Con questo spirito la giornalista Vera Paggi ha scritto il libro SmartLife, pubblicato da Skira Editore in collaborazione con Fondazione IEO CCM, dove racconta, insieme alla collaborazione di nutrizionisti, dietisti e oncologi, quali siano i segreti, o anche solo le accortezze, per vivere meglio e più a lungo partendo proprio dalla tavola. La pubblicazione è un vero e proprio manuale, molto pratico, scritto in un linguaggio semplice e diretto, che risponde a molte delle domande che ci poniamo al supermercato quando siamo indecisi sul cibo da mettere nel carrello. Per ogni copia venduta 1 euro sarà devoluto alla Fondazione IEO (Istituto europeo di oncologia) e al Centro Cardiologico Monzino per il supporto alla ricerca scientifica. Noi la abbiamo incontrata a una delle sue presentazioni milanesi, e le abbiamo fatto qualche domanda sulla sana alimentazione, sul biologico, sui falsi miti e anche sui consigli ai lombardi a tavola. Ecco la nostra intervista

MW: Quali sono i più grossi falsi miti sull’alimentazione?

“È una domanda difficile. Me ne vengono in mente alcuni però: per esempio che il latte faccia male, così come lo zucchero. In realtà, il problema dei falsi miti è che il buon senso è l’elemento che dovrebbe seguirci sempre. Il nostro organismo ha un proprio equilibrio, ognuno di noi dovrebbe conoscere il proprio corpo. Io ad esempio so che ci sono degli alimenti che mi danno fastidio, come i peperoni, ma il tuo corpo, che è diverso dal mio, magari li digerisce senza problemi. Ognuno di noi è diverso per natura e l’importante è davvero ascoltarsi. Quando sui giornali leggiamo delle notizie che ci spaventano, sarebbe utile approfondire, quindi se abbiamo delle preoccupazioni in merito a un cibo in particolare, mi viene in mente la carne rossa, molto demonizzata oggi, ci vuole equilibrio. Se leggi quello che dicono le agenzie di ricerca, capisci che se hai un consumo importante di carne, allora potresti dover modificare le tue abitudini, ma è tutta una questione di equilibrio”.

MW: Ora c’è il mito del biologico, anche per quanto riguarda le carni rosse, ne discute anche nel suo libro

“A una nutrizionista dello IEO avevo chiesto: “Ma se consumo frutta e verdura biologica ho risultati migliori sulla mia salute”? La sua risposta è stata no. Non esiste un’evidenza scientifica che la frutta e la verdura biologica facciano meglio di quelle coltivate in modo tradizionale. L’importante è mangiarne molta, almeno 5 porzioni al giorno. Il rischio è che il biologico, se utilizzato come alimento che fa meglio all’organismo, diventi un cibo di classe, e questo non è giusto e non va bene, è un cattivo messaggio”.

MW: Il prezzo a volte davvero superiore non ha quindi poi un riscontro scientifico?
“Non bisogna diventare degli stacanovisti di una scelta alimentare univoca. Dobbiamo capire che a ogni età c’è un tipo di alimentazione consigliata, che il nostro corpo gestisce meglio. Ci sono poi degli alimenti che fanno bene e questo lo dice invece la scienza”.

MW: Quali sono questi alimenti?
“Immancabili dovrebbero essere i cereali integrali, la frutta e la verdura. Anche le proteine animali non devono essere sottovalutate. Preferire il pesce alla carne, almeno 3 volte alla settimana, soprattutto pesci piccoli, poi preferire la carne bianca a quella rossa. Diversi studi hanno infatti evidenziato come un massiccio consumo di carne rossa aumenti la possibilità di soffrire di una serie di patologie cardiache”.

MW: Adesso ci sono anche alcuni alimenti che tradizionalmente non fanno parte della nostra dieta come i semi, importanti soprattutto per chi ha deciso di seguire uno stile di vita vegano o vegetariano. Ce ne sono alcuni che consiglia di più?
“Tutti i semi oleosi sono molto importanti: le mandorle, le noci e i pistacchi, con moderazione perché a volte sono confezionati presalati e contengono dunque anche molto sale, le nocciole, i semi di lino e i semi di zucca per condire le insalate. Bisogna fare attenzione però perché sono molto calorici”.

MW: C’è un consiglio da seguire?
“Non essere mai troppo monotematici. Ad esempio nella frutta e nella verdura privilegiare i colori, sono il simbolo della varietà della nostra cultura culinaria e della presenza di vitamine buone per il nostro organismo”.

MW: Nel libro accenna anche a una delle diete più in voga del momento, la mima digiuno. A questo proposito cosa si sente di dire?
“Sulla dieta mima digiuno io ho deciso di inserire questo piccolo capitolo perché nel momento in cui ho scritto il libro se ne parlava molto. Come scrivo in quel capitolo la dieta mima digiuno è un piccolo esperimento di ricerca che sta dando dei buoni frutti, ma che in questo momento non ha un valore universale. Non è quindi detto che chi usa quei prodotti in quelle proporzioni dimagrisca allo stesso modo, o rischi meno di ammalarsi di cancro. Il dotto Valter Longo ci sta studiando, vedremo”.

MW: Un consiglio ai milanesi a tavola?
“Il risotto con lo zafferano, se non ci mettete la salsiccia, va benissimo! Direi ai lombardi di dimenticarsi un po’ il burro, o almeno di non utilizzarlo come condimento. Come diceva lo chef Marco Dossi, ci sono tanti pesci fantastici nei nostri laghi, approfittiamone!”.

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