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Edge Festival: quando il teatro supera le barriere

Ph Elena Savino

 




Non è un caso che l’idea dell’Edge Festival – Teatri Oltre le Barriere sia venuta a Donatella Massimilla, fondatrice del CETEC (Centro Europeo Teatro e Carcere), capace di vivere e comunicare il teatro come ponte tra il dentro e il fuori. Così, verrebbe da dire, accade in questo festival, alla sua edizione zero a Milano (anni fa, con caratteristiche anche differenti era nato a Roma). “Dopo tante edizioni inglesi, italiane ed europee, non sono i teatri chiamati ‘delle diversità’, ma artisti e persone di cui possiamo dimenticare le origini, come le attrici detenute ed ex-detenute del CETEC, ad avvicinare pubblici diversi”, ha dichiarato la direttrice artistica.

L’Edge Festival si rivela un’occasione interessante anche per ciò che apporta sul territorio vista l’attenzione che si ha sempre più verso le cosiddette periferie, puntando ad azzerare le distanze. Grazie al Patrocinio del Municipio 5 e alla collaborazione di PACTA. dei Teatri, la manifestazione “si declina intergenerazionale, coinvolgendo anche scuole del territorio, social street e luoghi rinati come il Parco del Ticinello per la festa finale che insieme a performance silenziose immerse nella natura parla di inclusione sociale, ambiente e poesia…”.

Dopo l’anteprima del 9 sera, si taglia ufficialmente il nastro con un meeting mercoledì 10 maggio, in cui si evidenzia subito in cos’altro si traduce quell’oltre le barriere. Gli incontri e gli spettacoli sono, infatti, accessibili a tutti con sovratitoli e interpretariato LIS. Se poi volete vedere all’opera la compagnia del CETEC, è possibile partecipare al laboratorio aperto a chiunque voglia alle h 19 (previa prenotazione) o alla prova generale de ‘Le sedie’ alle h 22. Questo spettacolo, sempre work in progress anche perché si nutre di storie vere, debutta in prima nazionale giovedì 11. Il titolo è ispirato a ‘la sedia’ che “il Consiglio Comunale di Milano ha voluto vuota, promuovendo il progetto nazionale #PostOccupato, a ricordare simbolicamente il posto occupato dalle donne vittime del femminicidio, le donne che quotidianamente nel mondo subiscono violenza. Un progetto teatrale rivolto a tutta la cittadinanza, uomini e donne, anziani e giovani. Un’azione di testimonianza sociale, educativa e artistica al tempo stesso” (dalla nota ufficiale).

Fino a domenica 14 si susseguiranno occasioni di confronto, diverse testimonianze artistiche tra cui Laboratorio Silenzio, laboratori (come quello con Riccardo Vannuccini) e rappresentazioni accessibili per tutti i pubblici e questo ci sembra un approccio interessante di cui tener conto sempre più quando si fa arte.

RIASSUMENDO

Edge Festival – Teatri Oltre le Barriere

Pacta Salone di via Dini e non solo

Da mercoledì 10 a domenica 14

Qui il programma completo. Vi segnaliamo che nel foyer del teatro, ogni giorno, potrete vedere la mostra fotografica ‘Voci dal silenzio’ di Giacomo Albertini e il video loop ‘Stand Agaist Violence’ di Laura Chiossone per Lady Lovers in supporto del CETEC progetti contro la violenza di genere.

Dalle h 17,30 nel cortile del teatro ci sarà ad accogliere l’ApeShakespeare To Bee or Not To Bee con merende, drinks e aperitivi.

 

 

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