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Otto spettacoli teatrali da vedere a Milano dal 27 febbraio al 5 marzo 2017

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Avete l’imbarazzo della scelta su cosa vedere a teatro? Vi state chiedendo come impiegare, culturalmente, quella sera libera o la domenica pomeriggio? Come ogni lunedì, Milano Weekend vi segnala alcune opere in cartellone nella nostra città: un nuovo appuntamento con lo #spiegoneteatri.

Ecco cosa vedere a teatro a Milano nella settimana dal 27 febbraio al 5 marzo 2017

Alcuni consigli sugli spettacoli in cartellone

— A house in Asia (Teatro dell’Arte 27 febbraio – 1 marzo)

Il Teatro della Triennale, dopo la sentita apertura con Romeo Castellucci, comincia ad entrare nel vivo del suo percorso secondo le linee dichiarate. Con A house in Asia della compagnia catalana Agrupación Señor Serrano (progetto della Triennale Teatro dell’Arte e Zona K) arriva il primo spettacolo in lingua e che, allo stesso tempo, è un mix di linguaggi.

«Il teatro può ancora dare una fitta al cuore?» Prendendo in prestito questo pensiero di Castellucci durante la lectio magistralis, lo rilanciamo a voi, lettori-spettatori, intuendo che questa domanda percorrerà tutto il cartellone proposto.

DURATA: 60′

ORARI: da martedì a sabato h 20

PREZZI: intero 20€; ridotto under 30, over 65, gruppi 15€; ridotto studenti 10€

— I giganti della montagna (Teatro Elfo Puccini 28 febbraio – 5 marzo)

Se ve l’eravate perso in precedenza, questa è l’occasione per recuperare I giganti della montagna di Pirandello nello sguardo di Roberto Latini — interprete e regista, oltre che curatore dell’adattamento.

Questa versione in forma di monologo gli è valsa diversi premi e candidature tra cui Premio della Critica 2015 (Anct).

«La vicenda è quella di una compagnia di attori che giunge nelle sue peregrinazioni in un tempo e luogo indeterminati: al limite, fra la favola e la realtà, alla Villa detta “la Scalogna”. Non aggiungerò parole alla trama, ma voglio dire di altre possibilità che vorrei assecondare. La più importante è rispetto al fascino del “non finito”, “non concluso”; all’attrazione che ho sempre avuto per i testi cosiddetti “incompiuti”. Sono così giusti rispetto al teatro: l’incompiutezza è per la letteratura, per il teatro è qualcosa di ontologico. Trovo perfetto per Pirandello e per il Novecento che il lascito ultimo di un autore così fondamentale per il contemporaneo sia senza conclusione», ha dichiarato l’artista nelle note di regia.

Non resta che scoprire questo fascino dell’incompiutezza. Sappiate solo che già la scenografia, molto minimale, vi stimolerà a una partecipazione ancora più attiva, immaginativa.

DURATA: 100′ più intervallo

ORARI: da martedì a sabato h 20,30; domenica h 16,30

PREZZI: intero 32,50€; martedì posto unico 21,50€; ridotto 25 anni e over 65 anni 17€

— Ivan (Piccolo Teatro Studio Melato 28 febbraio – 5 marzo)

Liberamente tratto da ‘I fratelli Karamazov’ di Fëdor Dostoevskij, focalizzandosi sulla leggenda del Grande Inquisitore, lo spettacolo vede per protagonista Fausto Russo Alesi, che torna a lavorare con Serena Sinigaglia. Ha dichiarato la regista: «amo i classici. Amo la grande letteratura russa dell’800 perché in essa gli uomini osavano ancora chiedersi il perché delle cose, osavano affrontare i grandi temi dell’esistenza. Chi sei? Cos’è l’uomo? Quale il senso del suo agire nel mondo? Cos’è la libertà?». Leggendo questo romanzo «ecco spiccare un uomo tra gli uomini, o forse è solo un ragazzo troppo maturo per i suoi anni, il secondo dei figli Karamazov, il più tormentato, il più assolutamente umano: Ivan. L’uomo e l’intera umanità visti dagli occhi di Ivan Karamazov, questo il nostro viaggio. I fratelli Karamazov secondo Ivan, se volete». Bisognerà viaggiare quindi con questi occhi per scoprire nuove sfumature di colui che il primogenito dei Karamazov, Dmitrij, aveva definito una sfinge.

Co—produzione Atir Teatro Ringhiera e Teatro Donizetti Bergamo.

DURATA: 75′

ORARI: martedì, giovedì e sabato h 19,30; mercoledì e venerdì h 20,30; domenica h 16

PREZZI: platea intero 33€; galleria intero 26€

All’interno del ciclo ‘Teatro e differenze/La differenza del teatro’ organizzato dall’Università degli Studi di Milano (Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere) in collaborazione con Piccolo Teatro, a cura di Mariacristrina Cavecchi e Caroline Patey, mercoledì 1 marzo, h 17, si terrà l’incontro Su Ivan. Parabola di Cristo redivivo condannato della Inquisizione con Serena Sinigaglia, Fausto Russo Alesi, Fausto Malcovati e Damiano Rebecchini.

Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili. Prenotazione obbligatoria a comunicazione@piccoloteatromilano.it

— La Traviata (Teatro alla Scala 26 febbraio – 14 marzo)

Dopo l’anteprima straordinaria di domenica 26 febbraio, i cui proventi son stati destinati alle popolazioni del Centro Italia colpite dal sisma, per sei recite, che già son tutte esaurite (la speranza sono gli ingressi in galleria in vendita il giorno di ciascuna recita e che venga ripreso in futuro), andrà in scena La Traviata di Giuseppe Verdi, nell’allestimento sontuoso di Liliana Cavani, con scene di Dante Ferretti e i costumi di Gabriella Pascucci. A dirigerlo il patriarca della tradizione operistica italiana, Nello Santi. Bastano questi nomi e un classi come come questo melodramma in tre atti per promettere bene già sulla carta.

Nella parte di Violetta si alternano il soprano americano Ailyn Perez (28 febbraio, 3 e 5 marzo) e Anna Netrebko (9, 11 e 14 marzo); il nostro tenore di riferimento, Francesco Meli nei panni di Alfredo Germont, mentre Leo Nucci è di nuovo Giorgio Germont (lo è stato nel 2007 con la direzione di Lorin Maazel).

ORARI: 28 febbraio, 3, 9, 11 e 14 marzo h 20; 5 marzo h 15

PREZZI: da 250 a 15€

— L’inquilina del piano di sopra (Teatro San Babila 28 febbraio – 5 marzo)

Ha debuttato al cinquantesimo festival di Borgio Verezzi e finalmente questo classico di Pierre Chesnot arriva a Milano con due protagonisti che promettono scintille, Gaia de Laurentiis e Ugo Dighero. La regia è di Stefano Artissunch, che già aveva diretto l’attrice nell’ottima e originale messa in scena della ‘Lisistrata’. Siamo in un torrido agosto e i due «sembrano gli unici superstiti di una Parigi deserta. Dopo il tragicomico tentativo di suicidio che si trasforma in una grottesca richiesta d’aiuto, “l’inquilina del piano di sopra” Sophie accetta, come ultimo tentativo, la sfida dell’amica Suzanne: rendere felice un uomo, il primo che le capiti a tiro. Un modo per dare senso alla propria vita dopo ventennali tentativi di rapporti andati a male.

L’incontro è inevitabile: lui Bertrand, unico scapolo scontroso del palazzo, personalità eccentrica, professore universitario che si diletta nella costruzione di marionette, pupazzi e meccanismi automatizzati, diventa il protagonista involontario della vicenda. Inizia così il gioco dell’innamoramento in un alternarsi di stati d’animo che trascinano i due dal pianto al riso mentre si scoprono simili più di quanto possa apparire» (dalla sinossi ufficiale). Il regista ha affermato che gli è venuto spontaneo farsi suggestionare dalla «cinematografia di Jeunet e di Marc Caro, da Delicatessen al Favoloso mondo di Amelie immaginando i due personaggi Sophie e Bertrand nel mondo incantato dei loro piccoli appartamenti. Mettere in scena questa commedia è come dare nuova linfa ad un testo brioso e fantasioso, divertente ma allo stesso tempo vitale. Mi piace l’idea di confrontarmi con gli ostacoli che Chesnot ha posto ai due protagonisti ed identificarmi in ognuno di loro come in Bertrand che vive attraverso i suoi pupazzi ed i suoi fantasiosi congegni».

DURATA: 90′

ORARI: martedì, giovedì, venerdì, sabato h 20,30; mercoledì e domenica h 15,30

PREZZI: da 15€ a 32€

— Le prénom [Cena fra amici] (Teatro Carcano 1 – 12 marzo)

È stato un lungometraggio di successo diretto da Alexandre de La Patellière e Matthieu Delaporte e se vi è piaciuto sicuramente sarete curiosi di vedere la pièce da cui era tratto. Anche la nostra Francesca Archibugi ne aveva tratto un film dal titolo ‘In nome del figlio’. Ora arriva al Teatro Carcano nella versione curata dall’ottimo drammaturgo italiano, Fausto Paravidino.

«Una sera come tante tra cinque amici quarantenni. Tutti appartenenti alla media borghesia. Oltre ai padroni di casa, ci sono il fratello di lei che fa l’agente immobiliare e la sua compagna in ritardo a causa di un impegno di lavoro con dei giapponesi, mentre l’amico single (sospettato di essere omosessuale) è trombonista in un’orchestra sinfonica. Quella sera, il fratello comunica alla compagnia che diventerà padre. Lo sconcerto nasce quando egli comunica il nome che hanno deciso di mettere al figlio. Un nome che evoca imbarazzanti memorie storiche» come andrà a finire, ve lo lasciamo gustare in teatro.

Regia di Antonio Zavatteri, con Alessia Giuliani, Alberto Giusta, Davide Lorino, Aldo Ottobrino e Gisella Szaniszlò.

DURATA: 100′

ORARI: da martedì a giovedì e sabato h 20,30; venerdì h 19,30; domenica h 16

PREZZI: intero 34/25€; over 65 22/18/17/14,50€; under 26 15/13,50€

— Motel forest (Teatro Manzoni 28 febbraio – 1 marzo)

All’interno della rassegna cabaret arriva Mister Forest (Michele Foresta) in Motel forest, pronto a traghettare la platea di turno in un motel particolare, in cui la prima condizione è non dormire.

«Sarà un viaggio bizzarro e spensierato visto attraverso la lente distorta della comicità, ma anche la paura ed il brivido fanno parte dell’avventura della vita quindi potrà capitare di imbattersi in cimeli raccapriccianti presi momentaneamente a prestito dalle famose stanze di Psyco e Shining. Ad aiutare il mago, o meglio ad ostacolarlo in questo immaginifico tour per le camere, ci sarà anche un improbabile personale di servizio Entrare qui sarà come visitare un museo dove le opere sono appese sulle pareti della mente. Non abbiate paura del buio: al Motel Forest quando si spegne la luce si accendono i sogni», si legge nella nota ufficiale.

ORARI: h 20,45

PREZZI: prestige 27€; poltronissima 25€; poltrona 18€; under 26 anni 13,50€

— Mozart – Ritratto di un genio (Teatro Franco Parenti 1 – 12 marzo)

Giuseppe Cederna torna al Franco Parenti per dar vita al grande compositore, a coadiuvarlo le musiche eseguite dal vivo dal maestro Sandro D’Onofrio, dando vita a un gioco a specchi tra attore (autore anche del monologo) e pianista. Cederna, in qualche modo, aveva già impastato le mani nella materia quando fu ingaggiato per partecipare alla messa in scena di ‘Amadeus’, di Peter Shaffer, diretto da Mario Missiroli e con Umberto Orsini, in cui conferì tratti pagliacceschi all’enfant prodige.

Per Mozart — Ritratto di un genio si è fatto guidare dalla biografia scritta da Wolfgang Hildesheimer, che ha avuto modo di incontrare. «Dopo quasi trent’anni Wolfgang Amadè è tornato a trovarmi. Mi ha chiesto di aiutarlo a ritrovare sé stesso. Di provarci almeno. Di raccontare la mia e la sua storia. Di tornare, per amore suo, a fare il clown come una volta. Ed eccomi qui». Presupposti che incuriosiscono e fanno venir voglia di conoscere il grande musicista mediante il ritratto che ne restituirà Cederna. Prima nazionale.

DURATA: 80′

ORARI: lunedì riposo; martedì, giovedì e sabato h 20,45; mercoledì e venerdì h 19,30; domenica h 15,45

PREZZI: intero 25€; over65 e under26 15€; convenzioni 18€

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