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Sei spettacoli teatrali da vedere a Milano dal 19 al 25 dicembre 2016

 

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Avete l’imbarazzo della scelta su cosa vedere a teatro? Vi state chiedendo come impiegare, culturalmente, quella sera libera o la domenica pomeriggio? Come ogni lunedì, Milano Weekend vi segnala alcune opere in cartellone nella nostra città: un nuovo appuntamento con #lospiegoneteatri.

Ecco cosa vedere a teatro a Milano nella settimana dal 19 al 25 dicembre 2016.

Alcuni consigli sugli spettacoli in cartellone

– Cenerentola (Piccolo Teatro Strehler 13 – 22 dicembre)

Il Natale è alle porte e in questi giorni i grandi classici fanno capolino. Cenerentola è tra questi così come è, ormai, un appuntamento natalizio l’ospitalità, al Piccolo Teatro, della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala.
Questa messa in scena del famoso balletto, sulle musiche incantatrici di Sergej Prokof’ev, è stata realizzata nel 2015 su commissione della Fondazione Bracco e torna sullo stesso palco dove debuttò per continuare a far sognare nuove platee. Il direttore della Scuola, Frédéric Olivieri, autore delle coreografie ha scelto questa partitura per la natura fiabesca, in sintonia con l’età degli interpreti. “La Cenerentola proposta dalla Scuola di Ballo è in due atti, ove spiccano diversi momenti che mettono alla prova le abilità degli allievi: nel primo atto la danza delle fate delle quattro stagioni, chiamate dalla Fata Madrina per trasformare il sogno di Cenerentola in realtà e condurla al ballo, e nel secondo atto, il ballo a corte, la danza delle tre arance, dono del Principe che le sorellastre si contendono, le danze spagnola e araba, le variazioni e i passi a due di Cenerentola e del Principe” (dal comunicato stampa). Sul palcoscenico sono impegnati più di cento allievi della Scuola.

DURATA: 120′

ORARI: martedì e giovedì h 19,30; mercoledì h 20,30

PREZZI: Platea Intero 33€, Ridotto card Gio/Anz 21€; Balconata Intero 26€, Ridotto card Gio/Anz 18€

– Fa’afafine – Mi chiamo Alex e sono un dinosauro (Teatro Franco Parenti 16 – 19 dicembre)

Sicuramente i nostri lettori si staranno chiedendo cosa voglia dire il titolo. “Esiste una parola nella lingua di Samoa, che definisce coloro che sin da bambini non amano identificarsi in un sesso o nell’altro. Fa’afafine vengono chiamati: un vero e proprio terzo sesso cui la società non impone una scelta, e che gode di considerazione e rispetto” (dalla scheda).
Questa pièce interpretata da Michele Degirolamo (in video Giuliano Scarpinato, curatore anche della regia, oltre che del testo, e Gioia Salvatori), gode del patrocinio ufficiale di Amnesty International – Italia per la delicatezza e il tatto con cui affronta un tasto ancora difficile da digerire e toccare (“gender creative child”, o semplicemente un bambino-bambina) nonostante si sia nella cosiddetta società della globalizzazione.

DURATA: 60′

ORARI: h 20,45

PREZZI: intero 15€; over60/under26 12€

– Heartbreak Hotel (Teatro i 21 – 23 e 27 – 29 dicembre)

Il progetto multidisciplinare di snaporaz, collettivo nato dall’incontro tra Gilda Deianira Ciao, Matteo Salimbeni e Fulvio Vanacore, torna al Teatro i dopo aver conquistato gli spettatori al suo debutto a inizio stagione. Si tratta di un incontro a tu per tu. “L’Heartbreak Hotel è un albergo. Un hotel unico in tutto il nostro sistema solare: è il ricovero privilegiato per chiunque sia alle prese con una sofferenza indicibile e abbia rinunciato a cercare consolazione nella caterva di centri benessere che ammorbano il pianeta. Il visitatore contempla la stanza e questa gli mostra i suoi segreti” (dal comunicato stampa), che noi vi lasciamo scoprire provando direttamente quest’esperienza.

Con le voci di Cecilia Elda Campani, Vincenzo Giordano, Daniele Ornatelli, Andrea Panigatti, Alice Spisa.

DURATA: durata variabile, circa 20′

ORARI: dalle h 15 alle h 19,30 – ingresso ogni mezz’ora
(solo per il giorno 21 l’apertura al pubblico è dalle h 17,30)

PREZZI: biglietto unico 6€

– L’editore (Teatro Out Off 13 – 23 dicembre)

Dal romanzo di Nanni Balestrini, il quale ha curato l’adattamento teatrale insieme al regista Lorenzo Loris, ‘L’editore’, “romanzo storico e politico, racconta la morte di un noto editore, in cui è riconoscibile la figura di Giangiacomo Feltrinelli, nel contesto incandescente delle lotte sociali degli anni ’70. Il pretesto narrativo del romanzo è la discussione tra un gruppo di testimoni dell’epoca che si ritrovano con l’intento di realizzarne un film” (dal comunicato stampa). Ancora una volta il teatro sceglie di assolvere a una funzione importante, di cui spesso ci si dimentica anche a livello formativo: fare memoria attiva, tanto più per le giovani generazioni. L’autore, “analizzando scientificamente quegli anni si focalizza su un personaggio per lungo tempo molto discusso, cercando di restituirci il mistero di quella assurda scomparsa. L’adattamento per la scena ambienta, invece, ai giorni nostri le prove di uno spettacolo teatrale che ha come obiettivo la messa in scena di un testo teatrale sulla morte del noto editore”. La compagnia è costituita da Daniele Cavone Felicioni, Giovanni Longhin, Andrea Panigatti, Camilla Pistorello, Emilia Scarpati Fanetti, Matteo Vitanza.

Questa prima nazionale si inserisce all’interno delle iniziative per i quarant’anni del Teatro di via Mac Mahon.

DURATA: 75′

ORARI: lunedì riposo; da martedì a venerdì h 20,45; sabato h 19,30; domenica h 16,00

PREZZI: 18€ – costo prevendita e prenotazione 1,50/1€
Ridotto convenzione Feltrinelli 10 € CartaPiù e MultiPiù; under 25 12€; over 65 9 €

Le olimpiadi del 1936 (Teatro Menotti 16 – 22 dicembre)

Il giornalista di Sky, Federico Buffa, torna, dopo il tutto esaurito della stagione 2014-2015, al Teatro Menotti per riproporre lo spettacolo che ha unito sport e tavole del palcoscenico e segnato il suo debutto in teatro. Quanti giovani che quest’anno hanno seguito le Olimpiadi hanno idea di cosa siano state e cosa abbiano significato quelle del 1936?
“Le storie dello sport sono storie di uomini. Sono storie che scorrono assieme al Tempo dell’umanità, seguono i cambiamenti e i passaggi delle epoche, a volte li superano. È capitato a Berlino nel 1936, quando Hitler e Goebbels volevano trasformare le loro Olimpiadi, o quello che credevano che fossero le loro Olimpiadi, nell’apoteosi della razza ariana e del nuovo corso. E invece quelle Olimpiadi costruirono i simboli più luminosi dell’uguaglianza” (dalla scheda).
Insieme al giornalista che veste le panni di attore – pronto a interpretare Wolgang Fürstner, comandante del villaggio olimpico – i musicisti Alessandro Nidi, Nadio Marenco e la giovane cantante Cecilia Gragnani daranno volto e voce, a loro modo, a “personaggi evocati dal protagonista nel desiderio di poter rivivere quei giorni e quei luoghi della lontana estate del 1936, I giorni delle Olimpiadi di Berlino”. Produzione Teatro Menotti. Regia di Emilio Russo. Lo spettacolo andrà in tournée a febbraio e marzo 2017.

DURATA: 140′ più intervallo

ORARI: lunedì riposo; feriali h 20,30; mercoledì h 19,30

PREZZI: intero 26,50€; ridotto 14€

Eventi teatrali

Io, Chisciotte – Vita ed imprese dell’ingegnoso hidalgo raccontate da lui medesimo (Ex Officine Comunali di Via Amari 21 dicembre)

Torna il tradizionale appuntamento di fine anno, ‘Un dono alla città di Milano, organizzato dallo Spazio Teatro No’hma e che ancora una volta sceglie, per l’occasione, di abitare uno spazio non canonicamente teatrale, ma più adibito alla quotidianità. A portare in scena le note avventure di don Chisciotte il bravissimo Fausto Russo Alesi. “E se i mulini a vento fossero veramente giganti, che cambiano aspetto per magia dopo aver scalzato l’eroe da cavallo? E se Ronzinante fosse veramente un destriero senza eguali? Nei secoli la storia del cavalier Chisciada è stata raccontata da molti: Cervantes, Sancho e da numerosi artisti, ma non dal Nostro in prima persona. Finalmente, quindi, Don Chisciotte potrà raccontare la sua versione dei fatti con la complicità dell’invenzione registica di Marco Rampoldi e della riscrittura drammaturgica di Paola Ornati” (dal comunicato stampa).
Ad arricchire questa messa in scena ci penseranno anche le percussioni di Gregorio di Trapani e la fisarmonica di Maurizio Dosi.

Ingresso libero e gratuito fino ad esaurimento posti.
Per prenotazioni: 02.45485085/02.26688369 – nohma@nohma.it

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