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Sette spettacoli teatrali da vedere a Milano dal 5 all’11 dicembre 2016

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Avete l’imbarazzo della scelta su cosa vedere a teatro? Vi state chiedendo come impiegare, culturalmente, quella sera libera o la domenica pomeriggio? Come ogni lunedì, Milano Weekend vi segnala alcune opere in cartellone nella nostra città: un nuovo appuntamento con #lospiegoneteatri.

Ecco cosa vedere a teatro a Milano nella settimana dal 5 all’11 dicembre 2016.

4:48 Psychosis (Spazio Banterle 8 – 11 dicembre)

Elena Arvigo continua a distinguersi per la scelta di ‘sporcarsi le mani’ con testi impegnativi da abitare. 4:48 Psychosis rientra tra questi, è molto difficile da farlo fruire, ma l’attrice riesce alla perfezione a rendere ciò che succede nella mente quando si rompe il confine tra realtà e immaginazione.
Non aspettatevi una forma convenzionale, si è di fronte a un personaggio-persona che dà sfogo di nervi e cuore per risvegliarli in chi la vede. “La parola di Sarah Kane è flusso di pensiero: 24 quadri in cui non ci sono indicazioni per la messa in scena né temporali né psicologiche. Questa lettura di 4.48 Psychosis non vuole essere uno spettacolo sulla follia ma uno spettacolo luminoso, un inno alla vita, nonostante la consapevolezza del suo essere effimera e sfuggevole riscoprendo così il senso vitale che abita ogni stato di dolore. La materia è luminosa, perché dove c’è amore, lì c’è vita” (dalla scheda). Regia di Valentina Calvani.

DURATA: 50′ circa

ORARI: da giovedì a sabato h 20,30; domenica h 16

PREZZI: intero 20€; ridotto (over 65/under 26) 16€; convenzionati 13€

Casa Ghizzardi. Mi richordo anchora (Teatro dell’Arte 15 novembre – 11 dicembre)

Il progetto di Giulia Morelli e Silvio Castiglioni (da un’idea di Franco Laera) prende spunto dalla vita del pittore Pietro Ghizzardi. Nello spettacolo si indaga una vocazione artistica che ha cambiato la vita di quest’uomo, umile, che trovò nella pittura “realizzata con materiali di fortuna, autoprodotti, estratti con processi quasi alchemici, il senso della propria esistenza” (dalla scheda).
La presenza di questo artista viene evocata ricorrendo al supporto della tecnologia e di materiali d’archivio della Casa Museo “Pietro Ghizzardi”.
Il progetto performativo, per la regia di Giovanni Guerrieri, “si origina dalla volontà di gettare nuova luce sulla vicenda esistenziale ed artistica di Ghizzardi, troppo a lungo – ed erroneamente – incluso tra i naif, poi riposizionato tra gli irregolari e infine, negli ultimi anni, considerato artista contemporaneo senza bisogno di aggettivi ulteriori che ne determinassero l’appartenenza”.

DURATA: 60′

ORARI: lunedì riposo, da martedì a venerdì h 19; sabato e domenica h 18

PREZZI: posto libero – intero 15€; ridotto 10€

Elvira (Piccolo Teatro Grassi 11 ottobre – 18 dicembre)

Anche se ha debuttato ad ottobre, continua a registrare sold out. Sicuramente un punto centrale è rappresentato dal fatto che il progetto vede protagonista un attore come Toni Servillo (qui in veste anche di regista). “Dopo anni in cui le sue riflessioni sul teatro (si riferisce a Louis Jouvet, nda) e sul lavoro di attore mi hanno fatto compagnia nell’affrontare repertori diversi, da Molière a Marivaux, da Eduardo a Goldoni, mi è parso necessario che arrivasse il momento di un incontro diretto”, aveva confessato l’attore napoletano.
Elvira non è un testo per tutti, ma lo diciamo in un’ottica propositiva affinché vi prepariate sapendo ciò a cui andrete ad assistere. Un maestro e un’allieva (una Petra Valentini all’altezza), con anche altri due studenti (Francesco Marino e Davide Cirri) che intervengono talvolta, stanno provando il monologo di Elvira nel ‘Don Giovanni’ di Molière. Sono lezioni di teatro per cui è fisiologico che ci sia una sensazione di ripetitività della scena, dato che la si sta provando. Per chi, però, ama il teatro non lo si può non vedere, cercando anche di portare a sé delle connessioni con la vita di ciascuno di noi – punto presente negli intenti di questa messa in scena. “Trovo il complesso delle riflessioni di Jouvet particolarmente valido oggi per significare soprattutto ai giovani la nobiltà del mestiere di recitare, che rischia di essere svilito in questi tempi confusi” (Servillo).

DURATA: 75′

ORARI: lunedì 5 dicembre h 20,30; martedì e sabato h 19,30; mercoledì e venerdì h 20,30; domenica h 16

PREZZI: intero platea € 33€; intero balconata 26€

Hansel e Gretel (Atelier Carlo Colla e Figli 5 novembre – 11 dicembre)

La nuova produzione della Compagnia Marionettistica Carlo Colla & Figli torna a un filone classico del suo repertorio, la fiaba. In questo testo si ritrovano non solo certi personaggi e luoghi tipici del genere come la strega nel bosco, la matrigna che vuole liberarsi dei figli a cui si aggiunge anche il tasto della fame. Tutto ciò dà vita a un percorso di formazione particolare che il marionettista trasforma dando corpo all’idea di metafora e simbolo.
“Niente fate, incantesimi, aiutanti magici. Solo la realtà con i suoi eventi e le sue tentazioni. I protagonisti si muovono in un mondo in cui le calamità naturali, la mancanza di lavoro, la povertà e la cupidigia fanno da sfondo. Per una volta, però, la matrigna è creatura positiva, che acquista una valenza amorosa. […] I dolciumi: le tentazioni di sempre, oggi, forse, ben più terribili. Tutti lieti alla fine perché sicuri di sé negli affetti, nei ricordi e nella vita di sempre” (dalle note di regia).

DURATA: 80′ più intervallo

ORARI: dal lunedì al venerdì h 10 (per le scuole su prenotazione); sabato riposo; domenica h 16

PREZZI: intero 16€; possessori Carta Più Feltrinelli e Rizzoli Card 12€; ragazzi 10€; anziani 8€ scuole 8€

Karmafulminien. Figli di puttini (Teatro Elfo Puccini 6 – 11 dicembre)

Una giovane e affermata compagnia come Generazione Disagio torna a calcare le tavole del palcoscenico dell’Elfo Puccini con una nuova produzione: Karmafulminien. Figli di puttini. Forte del linguaggio irriverente, il collettivo mette in scena tre angeli 3.0, dando vita all’esatto contrario di ciò che abbiamo in mente noi di queste figure, vista anche l’aggressività e il pessimismo che trasmettono. “L’uomo moderno identifica questi spiriti divini come creature funzionali alle proprie esigenze a cui votarsi per raggiungere la realizzazione dei propri desideri e bisogni terresti. Una spiritualità usa e getta, comoda come cliccare “mi piace” in un social” (dalla scheda dello spettacolo). Avrete sicuramente intuito che questa visione non sarà accomodante, ma preparatevi a pungoli e frecciate, certo mai fini a se stessi.

DURATA: 70′

ORARI: lunedì riposo; da martedì a sabato h 21; domenica h 16,30

PREZZI: intero 31€; ridotto giovani/anziani 15,50€; martedì posto unico 20€

La bottega del caffè (Teatro della Cooperativa 29 novembre – 11 dicembre)

La Confraternita del Chianti è riuscita a guadagnarsi meritatamente il suo spazio nel panorama teatrale lombardo e non solo. Al Teatro della Cooperativa è in scena con un classico di Carlo Goldoni a cui ha conferito la propria energia e vitalità.
“Vogliamo tradurre ciò che Goldoni ha scritto per i suoi contemporanei in una lingua che restituisca la tragica ironia dell’autore, il suo umorismo nero, il suo sguardo disincantato. Vogliamo utilizzare tutti i mezzi che un gioco come il teatro ci offre. Ma, come Goldoni, lasciare sempre una porta aperta alla speranza, una possibilità di riscatto”. Questa la dichiarazione di Chiara Boscaro (drammaturga) e Marco Di Stefano (regista) che ben si è tradotta in scena grazie anche all’ottima compagnia costituita da Valeria Sara Costantin, Giovanni Gioia, Marco Pezza, Diego Runko e Valentina Scuderi.
Cogliete l’occasione per andarlo a vedere ancor più in questi giorni del lungo ponte.

DURATA: 75′

ORARI: mercoledì 7 dicembre riposo; da lunedì a sabato h 20,30; giovedì h 19,30; domenica h 17

PREZZI: da 18€ a 9€; giovedì biglietto unico 10€

Nudi e crudi (Teatro Manzoni 24 novembre – 11 dicembre)

Edoardo Erba adatta un notissimo testo di Alan Bennett, Nudi e crudi, per mettere a tema la vita di una coppia di mezza età. A dar volto ai signor Ransome Maria Amelia Monti e Paolo Calabresi, pronti a rendere le sfumature provocate da un evento: che succederebbe se, tornando a casa dopo una serata a teatro, trovaste il vostro appartamento completamente vuoto, svaligiato da ladri che non hanno lasciato né un interruttore, né un rubinetto, né la moquette sul pavimento?
Questo dà il la per approfondire i mondi dei due tramite le rispettive reazioni.
“Forse se riuscissimo a convivere con il nostro lato dionisiaco, se avessimo forza e coraggio per sostenere con garbo la libertà di cui in teoria siamo dotati, forse riusciremmo ad essere veramente più vicini a ciò che siamo. Qui sta il punto, a mio parere, qui Bennett diventa universale e parla a tutti noi, nessuno escluso. La vita è tutta nel cambiamento, nel movimento imprevisto, in quella vertigine che ti dà il vuoto”, ha affermato la regista Serena Sinigaglia.

DURATA: 110′ più intervallo

ORARI: lunedì riposo; feriali e 7 dicembre h 20,45; domenica e 8 dicembre h 15,30

PREZZI: Poltronissima Prestige 35€; poltronissima 32€; poltrona 23€; poltronissima under26 15€

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