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Pericle il nero, a Cannes un intenso Scamarcio: la recensione in anteprima

Pericle il nero Riccardo Scamarcio recensione-2

Pericle il nero Riccardo Scamarcio recensione-2

Capelli scuri e raccolti in un codino, occhi cerchiati e sguardo sgranato da disperato, Pericle Scalzone detto “il nero” è quello che a primo acchito può sembrare un tizio sgradevole. Esce nelle sale il 12 maggio Pericle il nero, per la regia di Stefano Mordini, liberamente ispirato al libro di Giuseppe Ferradino. Unico film italiano selezionato a concorrere nella sezione Un certain regard al Festival di Cannes. 

Riccardo Scamarcio interpreta questo reietto. Pericle è un uomo di 35 anni, immigrato in Belgio, che lavora alle dipendenze di Don Luigi, un boss camorrista che lo ha adottato. “Il nero” si mantiene facendo il lavoro “sporco” ovvero “fa il culo alla gente”. Considerato l’ultimo fra gli ultimi, poco intelligente e molto servile, Pericle ubbidisce a comando quando “pestano i piedi” a Don Luigi. Ma un giorno commette un errore che lo condanna automaticamente a morte. Quello che Mordini ci presenta è un uomo a cui non sono concesse scelte, fino al “punto di rottura”. Pericle passa dalla sua condizione di latitante spaventato e braccato, alla alternativa che la vita gli offre, un possibile nuovo inizio, il suo riscatto, con Anastasia una lavoratrice e madre single.

Ne esce sulle prime il ritratto di un giovane spaventato e fragile, si può pensare quasi “verghiano”, Mordini accentua questo aspetto calando lo spettatore nei panni del “nero” attraverso soggettive e un continuo soliloquio interiore. Pericle il nero è una sorta di noir neorealista, dati i temi trattati di stampo sociale e il taglio stilistico, arricchito da atmosfere fredde e desolanti mutuate dai film di Antonioni.

Una condizione di grigiore esistenziale che si ripercuote nei paesaggi lividi, ma non meno suggestivi di questa pellicola. Pericle si muove in solitaria in una spiaggia nuvolosa o atterrito durante la fuga nel buio di una tranquilla notte belga. Mordini confeziona un film stilisticamente ben fatto, narrativamente interessante che coinvolge lo spettatore. Scamarcio interpreta un Pericle credibile e intenso, riuscendo a tradurre realisticamente le complesse metamorfosi emozionali di questo difficile protagonista.

Voto per noi: 8

Riccardo Scamarcio e Stefano Mordini saranno in sala per salutare il pubblico a Milano giovedì 12 maggio ore 20.15 presso Anteo spazioCinema.

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