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Addio a Zaha Hadid, l’archistar di Citylife

morta Zaha Hadid

Zaha Hadid morta
In Italia il suo nome è legato, tra le altre cose, al MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo a Roma, e naturalmente a CityLife a Milano. Si è spenta a Miami Zaha Hadid, celebre architetto di origine irachena diventata in seguito cittadina britannica. Hadid aveva 65 anni (era nata il 31 ottobre 1950 a Baghdad) ed era ricoverata in un ospedale di Miami per una bronchite. La causa della morte sembra essere stata un attacco cardiaco.
Nata nella capitale irachena, si era laureata in matematica all’American University di Beirut e in architettura all’Architectural Association di Londra.

Nel 2004 è stata la prima donna a vincere il premio Pritzker, tra i massimi riconoscimenti nel settore dell’architettura, mentre a settembre 2014 aveva ricevuto la medaglia d’oro del Royal institute of British architects (Riba). Impegnata a sperimentare nuovi concetti di spazio, portano la sua firma una parte delle residenze di Citylife a Milano, il progetto di riqualificazione del quartiere di FieraMilanoCity.

Dal Comune di Milano il ricordo di Alessandro Balducci, assessore all’Urbanistica e Edilizia Privata: “E’ mancata improvvisamente una straordinaria figura dell’architettura contemporanea, Zaha Hadid. Proprio questa mattina siamo stati a visitare il cantiere del suo nuovo grattacielo a City Life, ormai giunto quasi all’ultima soletta. Ho potuto ammirare la stupefacente combinazione tra originalità delle forme architettoniche e qualità degli spazi interni. Zaha Hadid è stata capace di tradurre nell’architettura l’unione generata dalle sue origini nel lontano Iraq con il suo essere diventata cittadina del mondo. Siamo felici e orgogliosi che abbia lasciato anche a Milano testimonianza della sua grande creatività“.

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