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Mudec Milano: presentata la collezione permanente

Marco Valerio 8 anni fa

Il Mudec Milano, il Museo delle culture, apre alla città la sua collezione permanente dando il via, al tempo stesso, a un ampio programma di mostre, focus, approfondimenti, programmi di ricerca, laboratori e corsi dedicati a tutte le culture del mondo e ai diversi linguaggi delle loro espressioni.

Per invitare i milanesi e i visitatori a conoscere le molte anime del Mudec, i primi dieci mesi di apertura, dal 28 ottobre 2015 al 31 agosto 2016, l’ingresso alla collezione permanente e alla mostra focus A Beautiful Confluence. Anni and Josef Albers e l’America Latina, sarà gratuito.

In occasione dell’inaugurazione del Mudec Milano, inoltre, lo Spazio delle Culture, destinato alla multiforme attività del Forum della Città Mondo, sarà intitolato a Khaled Asaad, il direttore del sito archeologico di Palmira ucciso dai jihadisti dello Stato islamico perché “colpevole” di aver difeso le testimonianze e i simboli di una civiltà.

La collezione permanente è il cuore del Museo delle culture e vede esposte oltre 200 tra opere d’arte, oggetti d’uso, tessuti, strumenti musicali, testimonianze preziose di culture provenienti da medio ed estremo Oriente, America meridionale e centrale, Africa occidentale e centrale, Sud Est asiatico e Oceania, coprendo un arco cronologico che va dal 1200 a.C. (Perù preispanico) al Novecento. Una selezione ragionata dai circa 8000 pezzi delle Raccolte Etnografiche del Comune di Milano che presenta il risultato di nuovi e approfonditi studi e rivela i molti differenti approcci che hanno condizionato la ricerca, la curiosità e l’approccio dei collezionisti verso i mondi più lontani.

Il Mudec Milano investe molte delle proprie energie anche per sensibilizzare, coinvolgere i bambini e i ragazzi sulla conoscenza e la condivisione delle culture diverse e lontane: l’attività del Mudec Lab, già operativo per le mostre temporanee, si arricchirà infatti di una proposta di laboratori tematici legati al percorso museale, offrendo un approccio originale e divertente per riflettere sui temi dell’interculturalità e per entrare in contatto con le peculiarità culturali di popolazioni diverse.

Concepito e voluto come un luogo d’incontro delle diverse culture, il Mudec Milano, opera tutt’ora in corso di completamento e che sarà ancora meglio apprezzata dopo alcune rifiniture, si arricchisce di uno spazio nuovo, circa 200mq nella stecca dell’ex Ansaldo di fronte all’ingresso del Museo, interamente dedicato ai bambini: il Mudec Junior, destinato a ospitare esposizioni temporanee annuali dedicate alla scoperta delle culture contemporanee extra-occidentali. L’approccio, innovativo e coinvolgente, riprende l’esperienza del Tropenmuseum Junior di Amsterdam ed è basato sul learning by doing e su un percorso espositivo interattivo, ludico ed esperienziale. Il progetto d’avvio, che prende il via il prossimo 28 ottobre, è dedicato a uno dei Paesi più ricchi di culture e tradizioni, che si affaccia sulle rive del Mediterraneo, Mosaico Marocco, studiato per i bambini dai 4 ai 10 anni.

Il programma espositivo del Mudec Milano vede una ricca programmazione declinata sui temi dell’interculturalità e della contaminazione tra genti, culture e arti:

  • La mostra focus “A Beautiful Confluence”, dedicata ad Anni and Josef Albers e l’America Latina presenta la produzione artistica di due artisti annoverati tra i principali pionieri del modernismo del XX secolo ed è posta in relazione con gli oggetti precolombiani collezionati con passione nel corso della loro vita. La mostra è collocata in due sale che si trovano naturalmente e simbolicamente alla fine del percorso espositivo della collezione permanente, dedicata appunto al collezionismo del ‘900 e alla scoperta dell’arte non europea da parte delle Avanguardie.
  • La mostra “Gauguin. Racconti dal paradiso”. Le circa 70 opere esposte, provenienti da 12 musei e collezioni private internazionali, permettono di riconoscere – grazie al confronto con oggetti, manufatti e immagini dei luoghi visitati dall’artista – le fonti figurative dell’arte di Paul Gauguin, che spaziano dall’arte popolare della Bretagna francese a quella dell’antico Egitto, dall’arte peruviana delle culture Inca, passando per la cambogiana e la javanese, fino ad arrivare alla vita e alla cultura polinesiana.
  • Nello Spazio delle Culture, al piano terra del Mudec Milano, il Forum della Città Mondo inaugura il proprio programma espositivo con una mostra fotografica di Alan Maglio e Medhin Paolos dedicata alla comunità eritrea/etiope che vive a Milano. La mostra, intitolata Milano Città Mondo.# 1 Eritrea/Etiopia: immagini e storie costituisce la prima tappa di un percorso teso a documentare la storia e le modalità di presenza, integrazione e cittadinanza delle diverse comunità internazionali a Milano. Il focus attuale è sulla comunità eritrea/etiope, da almeno mezzo secolo integrata nel tessuto cittadino in maniera socialmente e culturalmente attiva.
  • “Barbie. The Icon” è il titolo della mostra: la fortuna globale della bambola che in 56 anni di vita è riuscita ad abbattere ogni frontiera linguistica, culturale, sociale, antropologica è il soggetto del progetto curato da Massimiliano Capella. Il percorso espositivo è studiato per offrire diversi livelli di lettura: alle informazioni di approfondimento storico e culturale per il pubblico adulto, si affiancano postazioni pensate per i bambini, che attraverso dei telefoni posizionati nelle diverse sezioni e una serie di attività interattive potranno approfondire la storia e i segreti di Barbie giocando.

Il programma espositivo del Mudec Milano prevede già nel prossimo futuro, a partire dal 2016, progetti espositivi dedicati a grandi artisti che hanno fatto del dialogo e del confronto con culture “altre”, lontane nel tempo o nello spazio, la chiave di volta della loro cifra stilistica e della loro produzione artistica: Joan Mirò, Jean-Michel Basquiat, Frida Kahlo.

Già in fase di lavorazione anche il progetto Italiani sull’oceano che grazie a mostre, convegni, rassegne cinematografiche, concerti, pubblicazioni e performance indagherà le relazioni artistiche tra Italia e Brasile durante tutto il Novecento. Il 2016 sarà infatti l’Anno dell’Italia in America Latina, un’iniziativa che ha l’obiettivo di valorizzare le relazioni tra i due Paesi, l’identità italiana e i talenti dell’Italia contemporanea nei Paesi dell’America Latina.

Milano Città Mondo.# 1 Eritrea/Etiopia immagini e storie, come tutte le mostre e le iniziative promosse dal Forum della Città Mondo, è a ingresso gratuito.

Il biglietto d’ingresso alla mostra Gauguin. Racconti dal paradiso costa 12 euro, mentre per Barbie. The Icon il prezzo è 10 euro.

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