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Strage Via Palestro: commemorazioni e PAC aperto fino alle 24

Gente comune davanti al PAC_Courtesy Archivio Vigili del Fuoco di Milano

La strage di Via Palestro del 27 luglio 1993 segna la data di un passato lontano, eppure così vicino, in cui anche Milano si scopre vulnerabile al terrore mafioso.

Sono passati 22 anni da quel giorno di fine luglio, in cui anche  la capitale economica d’Italia viene scossa dalle bombe delle stragi di mafia del ’92-’93. Per ricordare questo triste episodio della storia della città e del Paese intero, lunedì 27 luglio, alle ore 10, in via Palestro 16, si terrà la cerimonia di commemorazione della strage di via Palestro e delle sue vittime: i Vigili del Fuoco Carlo La Catena, Sergio Pasotto e Stefano Piperno, il Vigile urbano Alessandro Ferrari e il venditore ambulante, Driss Moussafir.

In occasione della cerimonia, a cui parteciperà anche il sindaco Giuliano Pisapia, il Comune di Milano aprirà in via straordinaria il PAC-Padiglione di Arte Contemporanea (solitamente chiuso di lunedì), luogo simbolo della strage in quanto seriamente danneggiato dall’esplosione, dell’autobomba piazzata davanti alla vicina Galleria d’Arte Moderna.

Il PAC attualmente ospita la mostra “Jing Shen – L’atto della pittura nella Cina contemporanea“. Un’esposizione che idealmente richiama nel titolo la “forza interiore” (Jing Shen) che Milano seppe ritrovare subito dopo il dolore di quel drammatico momento.

Aperta dalle ore 9.30 alle ore 24, la mostra è visitabile con biglietto ridotto a 4 euro. Alle 19 è inoltre possibile usufruire del servizio di visita guidata. Sempre lunedì 27 luglio sarà poi possibile acquistare, al prezzo ridotto di 6 euro, il catalogo “Saranno fiori bianchi”, dedicato alla mostra fotografica organizzata in occasione dei vent’anni della strage.

La commemorazione dei 22 anni della strage avviene appena un mese dopo l’assoluzione di Filippo Marcello Tutino, accusato di essere il basista dell’attentato, per non aver commesso il fatto. La prima Corte d’Assise di Milano ha infatti ritenuto che gli elementi fossero sufficienti per arrivare ad una condanna.

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