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Expo 2015, il palinsesto eventi del semestre. Il ministro Martina a Milano Weekend: “Milano grande laboratorio dell’agricoltura periurbana”

Expo-Pompei-Milano-WeekendIl grande “palinsesto” degli eventi durante il semestre Expo 2015 sarà basato su quattro percorsi fondamentali: 115 giornate nazionali, 26 giornate internazionali (tra cui spicca il Mandela Day), Women for Expo e 11 Feste dei Sapori.

Questo è quanto ha dichiarato il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali con delega all’Esposizione Universale, Maurizio Martina, al Quadriportico dei Teatri di Pompei durante il terzo e ultimo evento dell’Expo delle Idee dopo Milano e Firenze. Il ministro ha inoltre annunciato anche una Notte bianca del teatro e del cinema, che si terrà sabato 20 giugno.

Il titolare del dicastero dei Beni culturali, Dario Franceschini, ha ricordato che “solo l’Italia ha 4.500 musei, 80 feste del cinema, 80 feste tradizionali, 100 città d’arte e 1000 borghi” sottolineando, oltre agli importanti stanziamenti europei (105 milioni di euro) per il recupero di Pompei, “la stagione unica al mondo che quest’anno avrà il Teatro alla Scala”.

Il premier Matteo Renzi, appena rientrato dalla visita a Barack Obama, ha parlato dell’Italia come “superpotenza culturale”, un Paese “il cui futuro, anche se sembra una tesi arrogante, può essere persino più interessante del passato”, invitando per l’ennesima volta a superare le discussioni su come l’Expo 2015 avrebbe potuto essere: “Il mondo chiede Italia. Se abbiamo perso il treno della globalizzazione, allora ogni giorno di ritardo è un ottimo motivo per correre più veloci”.

A Pompei c’era anche Milano Weekend: abbiamo chiesto al responsabile dell’Agricoltura una risposta veloce su Milano, la Lombardia e il loro sistema agricolo e ricettivo, prima e dopo questo fatidico semestre.

Ministro Martina, il settore ricettivo lombardo è davvero pronto a Expo?

“Sì e lo dimostra lo sviluppo di percorsi e itinerari che hanno coinvolto numerose piccole e medie imprese lombarde”.

Che direzione dovrà prendere l’agricoltura lombarda? Quali sono le esperienze migliori?

“Milano è un laboratorio formidabile: assieme a Roma, il vero centro dell’agricoltura periurbana, con il recupero e la tutela delle cascine e l’incrocio tra nuove produzioni. Per la Lombardia nel suo complesso, sarà molto importante lo sviluppo della zootecnica. Tante cose si possono migliorare, ma dovremo puntare su questa in particolare”

Come ha risposto la città alla sfida dell’Esposizione Universale?

“Molto bene, credo che quest’anno la sua offerta culturale sia unica. Dobbiamo ragionare in termini di rete complessa, che riguarda i territori limitrofi. Ad esempio, anche Torino ha fatto tanto per Expo”.

Qual è il vostro obiettivo di adesioni alla Carta di Milano? C’è un numero?

“Non una stima precisa, perché l’ideale sarebbe coinvolgere tutti: la firma dei 20 milioni di visitatori che aspettiamo a Milano per Expo”.

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