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L’Energia del Lavoro: mostra Aem tra Milano e la Valtellina

Automezzi Aem in piazza Duomo per la manutenzione dei lampioni @Antonio Paoletti, 20 maggio 1938Tra la terra e il cielo, arrampicati sui tralicci in costruzione, sospesi a un filo tra le nuvole, gli uomini di Aem hanno partecipato alla costruzione di una nazione. Aem non è stata solo grandi cantieri, ma anche lavoro d’ufficio, una realtà in cui le giovani donne hanno trovato un’occasione per conquistare la propria indipendenza.

Mercoledì 22 ottobre 2014 si inaugura alla Casa dell’Energia e dell’Ambiente di piazza Po 3 la mostra fotografica “L’Energia del Lavoro. Uomini e donne in Aem tra Milano e la Valtellina”: reportage aziendali, ritratti, foto-ricordi, ma scatti di grandi maestri della fotografia italiana, come Antonio Paoletti, Francesco Radino, Gianni Berengo Gardin, per raccontare una delle più importanti realtà aziendali italiane e della città di Milano.

I materiali fotografici, conservati negli archivi della Fondazione Aem, descrivono un secolo di lavoro tra Milano e la Valtellina negli stabilimenti, nei cantieri e negli uffici dell’azienda, “un’epoca epica – dichiara Alberto Martinelli, Presidente della Fondazione Aem -, nella quale una pluralità impressionante di lavoratori ha contribuito con sacrificio e dedizione alla crescita e all’industrializzazione del nostro territorio; dove è anche opportuno scorgere in controluce il doloroso prezzo del progresso richiesto dalle grandi opere elettriche, sia tra le montagne valtellinesi sia nel capoluogo milanese, in termini di vite umane e sofferenza”.

Dal 1910, anno della fondazione, in cui Aem contava 400 addetti, l’azienda è cresciuta fino a sfiorare i 4.000 dipendenti nel 1981, con l’annessione del servizio gas e la trasformazione in azienda “energetica”. Nel 2007, l’assemblea della società ha approvato la fusione con l’utility bresciana Asm, trasformandosi in A2A.

La mostra è suddivisa in quattro sezioni:

Un’impresa di uomini, che ospita una selezione di fotografie inedite che documentano il lavoro di operai, minatori, impiegati, elettricisti, tecnici, ingegneri, da Milano all’Alta Valtellina, a partire dalla fondazione della municipalizzata fino alla trasformazione in azienda energetica.

Tra terra e cielo: le immagini mostrano la costruzione e la messa in opera nel corso del Novecento delle linee di trasmissione per portare energia a lunghe distanze, dalla prima linea pionieristica Grosotto-Milano (150 km, 65 kV) alla Grosio-Milano (130 km, 220 kV), allora la linea a doppia terna più alta al mondo (2.610 m).

La “famiglia Aem”: gli scatti mostrano lo sviluppo del welfare aziendale, dal periodo fascista agli anni del “miracolo economico”.

Le donne di Aem: una serie di fotografie rende omaggio al ruolo delle donne in azienda: impiegate, centraliniste, cuoche, dattilografe e segretarie. Reclutate in massa durante la guerra in sostituzione del personale maschile, negli anni ’50 le lavoratrici si specializzano progressivamente assumendo nuove mansioni operative.

La mostra, a cura di Fabrizio Trisoglio, rimarrà aperta fino al 30 gennaio 2014, con una pausa dal 24 dicembre al 7 gennaio.
Orari: da lunedì a venerdì, dalle 9.30 alle 17.30.

Per ulteriori informazioni: fondazioneaem@a2a.eu o 02/77203935
www.fondazioneaem.it

 
Casa dell’Energia e dell’Ambiente
Piazza Po 3
 

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