Pubblicato in: Cinema

Un fantastico via vai: il ritorno di Leonardo Pieraccioni

pieraccioni cast un fantastico via vai

pieraccioni cast un fantastico via vaiArrivati a 45 anni, per molti la routine è il nemico per antonomasia: da qui parte il nuovo film di Leonardo Pieraccioni, Un fantastico via vai. 

Il protagonista, Arnaldo Nardi (in omaggio a Francesco Nardi, truccatore recentemente scomparso, che era amico del regista toscano)  è un tranquillo impiegato di banca che per un equivoco su un’amante (inesistente) viene cacciato di casa dall’affascinante moglie Anita (Serena Autieri) dalla quale ha avuto due graziose gemelle.

Spinto dalla nostalgia per l’energia dei vent’anni e dalla voglia di fuggire da una vita ripetitiva, Arnaldo troverà alloggio nella casa condivisa da quattro universitari, due ragazzi e due ragazze (Giuseppe Maggio, Davide Sef, Marianna Di Martino e Chiara Mastalli).

Qui Arnaldo entrerà in contatto prima con i loro sorrisi, poi con i loro problemi: una gravidanza mai confessata ai genitori, un ‘padroncino’ interpretato da Giorgio Panariello che non sopporta l’idea di un fidanzato di colore per la figlia Clelia (Alice Bellagamba), uno studente costretto dalla famiglia a studiare medicina e una bella ragazza che non riesce ad innamorarsi dei suoi coetanei.

Nel cast non poteva mancare Massimo Ceccherini, oltre alla coppia comica formata da Marco Marzocca e Maurizio Battista, che interpretano i due buffi colleghi di Arnaldo. Un cameo anche per Enzo Jacchetti.

Pieraccioni ha raccontato che l’idea di questo film è nata dai numerosi incontri con gli studenti universitari, che ormai gli danno spesso del “lei”.  Nel 1995, quando girò il suo primo film (I laureati) il regista toscano era appena trentenne: qui ci ripropone la famosa scena della fuga per non pagare il conto, ma con esiti ben diversi…

Voto per noi: 5,5 Per chi: va in crisi per la routine quotidiana ma ama la sua famiglia Una frase: “Io quando faccio pausa a scuola, poi non ho più voglia di tornare” (il ‘periodo di pausa’ dei genitori e la schiettezza di una bambina)

Etichette: