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Luca Ronconi porta in scena Lehman Trilogy al Piccolo

Marco Valerio 9 anni fa
Massimo De Francovich, Massimo Popolizio, Fabrizio Gifuni - Foto: Attilio Marasco

Giovedì 29 gennaio, al Piccolo Teatro Grassi di via Rovello 2, debutta in prima nazionale Lehman Trilogy, la nuova produzione del Piccolo Teatro di Milano, diretta da Luca Ronconi, con un cast di fuoriclasse.

Centosessant’anni di storia di una delle famiglie più potenti d’America, i Lehman, sono al centro del testo di Stefano Massini: dall’America schiavista alla New York post 11 settembre, rivive in scena la storia di un Paese e dei profondi mutamenti, sociali prima ancora che economici, che hanno influenzato il mondo globalizzato. La saga dei fratelli Lehman è al tempo stesso uno squarcio di sogno americano: il Paese che tutto dà a chiunque dia prova di talento, inventiva e abnegazione, in una manciata di secondi rovescia fortune e destini.

I Lehman correranno più volte il rischio di cadere, con la Guerra di Secessione, i due conflitti mondiali, la crisi del 1929, ma sempre sapranno risollevarsi. Tranne l’ultima volta: il 15 settembre 2008 Lehman Brothers diventa il più grande fallimento nella storia delle bancarotte mondiali.

D’intesa con l’autore, Luca Ronconi ha suddiviso i tre capitoli della Trilogia (Tre fratelliPadri e figliL’immortale) in due parti, intitolate Tre fratelli e Padri e figli.

La prima parte inizia l’11 settembre 1844 con l’arrivo in America di Heyum Lehmann proveniente da Rimpar, piccolo villaggio della Baviera. Viene registrato da un ufficiale del porto come Henry Lehman: da allora in poi quello sarà il suo nome. Si stabilisce a Montgomery (Alabama), dove apre un emporio di tessuti. Tre anni dopo lo raggiunge il fratello minore Mendel, che in America prenderà il nome di Emanuel, infine “il piccolo” Mayer. Nel corso degli anni il loro interesse si sposta dal cotone al caffè, alle grandi infrastrutture (ferrovie, canale di Panama) fino ad approdare in Borsa, dove tutto si vende ma nessuna merce è.

Tre fratelli termina all’inizio del Novecento con la morte di Emanuel e l’avvento della nuova generazione guidata da suo figlio Philip.

La seconda parte si apre nella New York degli anni Dieci del Novecento. I fondatori della dinastia, Henry, Emanuel e Mayer, sono morti; al loro posto ci sono i figli: Philip (figlio di Emanuel) vuole speculare in Borsa, mentre Herbert (figlio di Mayer) non si fida. Quest’ultimo diventa Governatore di New York. A settant’anni Philip Lehman “lascia”, ma non definitivamente: non si fida del figlio Robert (Bobbie), laureato in economia a Yale.

La Lehman Brothers passa attraverso la Prima Guerra mondiale, la crisi del 1929, la Seconda Guerra mondiale, avventurandosi in nuovi e sempre più spericolati investimenti (telefonia, computer, persino la bomba atomica) espandendo i propri interessi in tutto il mondo. Alla morte di Bobbie Lehman nel 1969, la società è affidata a Pete Peterson, estromesso da Lewis Glucksman, che condurrà la banca a una prima crisi, negli anni Ottanta. Dopo la ripresa, il nuovo CEO, Dick Fuld jr, vivrà il destino di essere legato alla catastrofe dei mutui subprime e al fallimento della più che centenaria Lehman Brothers, il 15 settembre 2008.

Tra i grandi attori che saliranno sul palco del Piccolo a interpretare Lehman Trilogy segnaliamo Fabrizio Gifuni, Massimo De Francovich, Laila Maria Fernandez, Massimo Popolizio e molti altri.

Le repliche dello spettacolo proseguiranno fino a domenica 15 marzo.

I biglietti per Lehman Trilogy sono in vendita al prezzo di € 33 (platea) o € 26 (balconata) per ciascuna parte. Si può vederne una sola o entrambe, in sere diverse nell’arco della settimana, congiuntamente. Presentando in biglietteria il biglietto della Prima o Seconda parte si potrà acquistare un biglietto per la Seconda o Prima parte al prezzo di € 15. Per chi acquista contestualmente i biglietti delle due Parti è disponibile la Lehman Card a € 40.

Questo il calendario completo delle repliche di Lehman Trilogy con relativi orari 

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