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Giovani, green e lombardi: ecco chi utilizza il ride sharing

macchinaOccupati, amanti della tecnologia, rispettosi dell’ambiente e attenti al risparmio, gli utenti del ride sharing (che permette a privati di mettere a disposizione posti auto su una tratta a fronte di un contributo economico da parte dei passeggeri, leggi anche Car sharing Milano: come funziona e come sceglierlo) hanno un’età media di 31 anni e sono per il 71% lavoratori attivi (in maggioranza impiegati e liberi professionisti).

A dirlo la ricerca che la piattaforma online di ride sharing BlaBlaCar, ha fatto realizzare all’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, coinvolgendo i propri utenti con cinquemila risposte.

Ha commentato Andrea Saviane, country manager Italia di BlaBlaCar. «Tra i dati che ci hanno stupito di più c’è quello sul passaparola, il 99% degli intervistati consiglia il ride sharing ad altre persone. Si tratta di un risultato straordinario ed eloquente: dimostra il potenziale di una soluzione di viaggio innovativa, nei cui confronti gli italiani si rivelano entusiasti».

Da una prospettiva geografica, si rileva che il 60% degli intervistati risiede nel Nord Italia, con la Lombardia in testa (20%) seguita da Emilia Romagna e Veneto.

L’indagine ha fatto emergere che l’85% degli utenti è sempre connesso a internet; nell’82% si tratta di persone che fanno shopping online e, nell’83%, possiedono uno smartphone.

Inoltre, per il 99% degli intervistati, BlaBlaCar è vantaggioso o molto vantaggioso rispetto ad altre soluzioni di trasporto, mentre il 61% degli utenti indica la tutela ecologica tra le principali motivazioni per cui sceglie di utilizzare il servizio.

«Le tecnologie ICT 2.0. diventano abilitanti di nuovi modelli di business che espandono una value proposition in segmenti di mercato nuovi», commenta Alberto Di Minin, ricercatore presso la Scuola Superiore Sant’Anna e coordinatore scientifico di questo progetto, che aggiunge: «La collaborazione con BlaBlaCar ci ha permesso di analizzare come le piattaforme social stiano trasformando tanti aspetti della nostra vita».

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