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Transformers 4 – L’era dell’estinzione, la recensione

Transformers 4 cast
Foto Lucian Capellaro

Dal 16 luglio arriverà nelle sale italiane Transformers 4 – L’era dell’estinzione in 3D, quarto capitolo della serie diretta dall’ormai veterano Michael Bay (Transformers, Transformers – la vendetta del caduto e Transformers 3). Un nuovo strabordante episodio, che potremmo definire come una sorta di reboot.

Dopo la devastazione della città di Chicago, gli Stati Uniti d’America decidono di scovare e scacciare tutti i Transformers sulla faccia della Terra, incaricando la CIA dell’eliminazione definitiva di quelli rimanenti, inclusi gli Autobot. Sullo sfondo, pericolosi e incredibili esperimenti attuati dagli umani per riprodurre eserciti di Transformers impiegati per la difesa del Paese, sotto il totale controllo del Governo.

Bay attua un drastico cambio dei protagonisti per un episodio che dà il via ad una nuova trilogia, fra di loro Mark Wahlberg impersona un ingegnere e inventore che si ritrova a dover condividere le sue sorti con quelle dell’esule e carismatico Autobot Optimus Prime, insieme alla figlia (Nicola Peltz) e al fidanzato di lei. I veri protagonisti di Transformers 4 – l’era dell’estinzione sono lo spettacolo e gli effetti speciali: i dialoghi ripiegano sul banale, siparietti familiari fra il padre geloso Wahlberg e l’esuberante figlia adolescente Peltz, personaggi che difficilmente si imprimono nella memoria. Unica eccezione, il bravo Stanley Tucci nei panni di uno scienziato minaccioso, che con il suo personaggio regala al film una nota farsesca.

Bay inciampa sulla trama a tratti confusa, costellata da buchi, nei quali si arranca per capire cause ed effetti. Il campo definitivo di battaglia si sposta in Cina, Paese in totale espansione che macina ingenti profitti. Fra apocalittiche esplosioni metalliche, ammassi di ferraglia, relitti che si trasformano in scintillanti veicoli, astronavi epiche che incombono sulla Terra, inseguimenti roboanti e assordanti, Bay con l’intento di intrattenere un pubblico desideroso di emozioni estreme, esagera confezionando una maratona apocalittica di 165 minuti senza tregua.

Un caos cibernetico e metallico, fine a sé stesso. Eppure Transformers 4 avrebbe potuto rappresentare un ottimo potenziale: dopotutto, nei rari momenti di distensione, ci pensa una studiata e affascinante fotografia a risollevare le sorti della pellicola, fra primi piani e tagli di luce al tramonto. Transformers 4 – L’era dell’estinzione è infarcito di effetti speciali, innegabilmente ben costruiti e studiati per allettare un pubblico di giovanissimi.

Voto per noi: 6-

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